16 research outputs found

    La normativa sammarinese in materia di prevenzione e repressione della violenza di genere

    Get PDF
    Con legge 20 giugno 2008, n. 97 «Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere» la Repubblica di San Marino si è dotata di un impianto normativo teso al contenimento del fenomeno della violenza domestica, sessuale e di genere, il cui tratto saliente è dato dal coinvolgimento della compagine sociale nel contrasto delle condotte delittuose (Santolini & Venturini, 2013/2014. La progressiva sensibilizzazione della collettività (Authority Pari Opportunità, 2010)rispetto a fenomeni tollerati in ragione di stereotipi culturali radicati nel contesto sociale tende a favorire l’emersione di episodi altrimenti destinati a rimanere ignoti agli organi giudiziari. Essa appare, pertanto, espressiva della «(…) acquisita consapevolezza del legislatore del fallimento, in materia di violenza di genere, delle modalità tradizionali di formazione e trasmissione della notitia criminis», conseguenti alle «difficoltà oggettive della vittima (…) di reagire alla violenza subita con i tradizionali strumenti della querela o della denuncia» (Santolini&Venturini, 2013/2014, 27), posta l’esistenza di fattori di vulnerabilità specifica del soggetto passivo (ragioni di carattere culturale, sociale o religioso, dipendenza economica e/o psicologica) che lo relegano in posizione subalterna rispetto al perpetrator

    L'agito aggressivo: la gestione della situazione di crisi

    Get PDF
    L’aggressività, in quanto condotta diretta contro conspecifici sotto forma di agiti distruttivi, si manifesta in molteplici contesti, con rilevanti ripercussioni sul versante del contenimento dell’attore violento in situazioni di crisi. Impiegando il paradigma bidimensionale proposto da Geen (1990) - che teorizza l’esistenza di una duplice forma di aggressività, in base alla prevalenza della componente emotiva o di quella cognitiva del soggetto - si intende dimostrare la necessità di predisporre specifiche tecniche di approccio all’agito violento, in ragione del differente grado di incidenza sul medesimo degli elementi di autoregolazione cognitiva da parte dell’attore. Il modello criminologico proposto dallo studioso statunitense Athens, e recentemente ripreso da Ceretti e Natali (2009), si rivela un efficace strumento metodologico per la comprensione dell’attore violento e del significato del suo agire, al fine di favorire l’elaborazione di adeguati protocolli operativi

    Il profiling vittimologico nella scomparsa di persona

    Get PDF
    L’impiego dello strumento dell’autopsia psicologica, consistente nella valutazione delle condizioni psicologiche di un individuo deceduto in circostanze potenzialmente riconducibili ad un evento suicidario, potrebbe rivelarsi di estrema utilità per tratteggiare l’identikit tipologico dello scomparso, con il duplice intento di favorirne il rintraccio e di valutare l’indice di vulnerabilità e di rischio di categorie psico-comportamentali affini. Un opportuno adattamento dello strumento d’indagine post-mortem alle peculiarità del fenomeno in esame, unitamente all’impiego della tecnica di recupero mnestico guidato dell’intervista cognitiva somministrata ai testimoni dell’evento critico, potrebbe riservare indubbie potenzialità per l’elaborazione di un modello investigativo di supporto alle attuali tecniche operative di polizia. A partire dagli spunti della penultima Relazione del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, si ipotizza una metodologia di indagine ad hoc

    La dignità dei corpi senza nome

    Get PDF
    Le molteplici implicazioni di una corretta diagnosi identificativa di cadaveri e resti umani di identità ignota si riverberano sul piano morale, giuridico e amministrativo, imponendo la messa in atto di strategie operative sempre più raffinate. Il fenomeno, che in Italia ha raggiunto dimensioni ragguardevoli in ragione dei recentissimi flussi migratori, ha indotto le Autorità competenti ad adottare Protocolli di indagine in grado di rispondere ai quesiti identificativi. Pacifica l’equazione «sconosciuto=scomparso», si auspica la raccolta contestuale dei dati pertinenti agli scomparsi e ai cadaveri sconosciuti mediante la creazione del «Registro nazionale degli scomparsi», in parallelo con quello dei corpi senza identità, istituito nel 2007 presso l’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse. La disamina della legislazione italiana in materia precede una breve ricognizione delle metodiche antropologico-forensi di maggiore impiego a fini identificativi

    L'evoluzione giuridica del plagio nella normativa italiana e sammarinese

    Get PDF
    Il contributo tratta l’evoluzione giuridica del plagio, ponendo a confronto la normativa italiana e quella sammarinese. A partire dalla ricostruzione storica dell’istituto riportata dalle fonti latine, se ne analizza la disciplina normativa nel diritto romano, in età giustinianea e nelle fonti giuridiche medioevali, fino al diritto intermedio e agli inizi dell’epoca moderna. Particolare attenzione viene riservata alle legislazioni italiane preunitarie, al Codice Zanardelli e alla disciplina originaria del Codice Rocco, modificata dalla sentenza della Corte Costituzionale del 1981 che ha abrogato il reato di plagio ex art. 603 c.p. per violazione del principio di tassatività della fattispecie di cui all’art. 25 della Costituzione. Segue un esame sommario delle proposte di legge per l’introduzione del reato di «manipolazione mentale» recentemente presentate in Parlamento. Viene, infine, esaminata la normativa sammarinese che non contempla la fattispecie plagiaria

    Crimine e società nel terzo millennio

    Get PDF
    Quali sono gli scenari criminosi del Terzo Millennio? È possibile impiegare gli assiomi delle tradizionali teorie sociali della criminalità per interpretare i fenomeni devianti contemporanei? Con l’intento di fornire una possibile risposta a tali quesiti, si indaga il rapporto esistente tra criminalità e globalizzazione, l’attuale paradigma socio-economico, mediante il modello analitico del Case Study. A partire dall’inquadramento del reato come «fatto sociale» di durkheimiana memoria, seguìto da un sommario richiamo ai contributi teorici in materia, si esaminano i principali indicatori del mercato globale riportati in letteratura, evidenziandone le correlazioni in termini devianti e criminosi. Emergerà con chiarezza come la realtà globale produca nuove forme di criminalità, oltre a riverberarsi su quelle già esistenti, tanto da imporre innovativi modelli di ricerca nell’analisi e nella formulazione di teorie criminologiche adeguate ad un contesto socio-economico in continua evoluzione

    La convenzione di Istanbul: un approccio integrato alla violenza di genere

    Get PDF
    la «Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica», meglio nota come Convenzione di Istanbul, rappresenta il primo strumento giuridicamente vincolante, a livello internazionale, in materia di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere. Strutturata secondo l’architettura garantista delle «4 P» (to prevent, promote, punish, protect), la normativa sposa un approccio integrato e multidisciplinare al fenomeno, capace di coniugare misure preventive delle condotte violente e di promozione di politiche antidiscriminatorie in tema di gender divide con norme di carattere repressivo a carico dell’autore di reato e con uno statuto di garanzie a tutela delle persone offese, sensibile alle dinamiche di vittimizzazione secondaria e terziaria. Di essa si propone un’interpretazione in duplice chiave criminologica e vittimologica, pacifico il connubio tra asimmetria di genere e comportamenti violenti

    La sottrazione internazionale di minore

    Get PDF
    la fattispecie giuridica della «sottrazione internazionale di minore» include la duplice condotta di illecito trasferimento e/o trattenimento all’estero di minore, in assenza di consenso del soggetto esercente la responsabilità genitoriale. Di frequente riscontro nei casi di conflittualità coniugale nell’ambito delle c.d. unioni miste, costituisce una delle principali cause di scomparsa di minore infra-quattordicenne sul territorio italiano, riconducibile alla litigiosità parentale circa l’affidamento della prole. La condotta sottrattiva, oltre ad impedire l’esercizio della responsabilità genitoriale da parte del genitore escluso, contrasta con il principio della bigenitorialità, ossia il diritto del minore alla permanenza dei rapporti con ambedue i caregivers, nonostante la cessazione della vita coniugale. Interruzioni di continuità con le figure di attaccamento e mutamenti ambientali ostacolano, altresì, il processo di riorganizzazione del minore, imposto dalla dissoluzione familiare

    Lo sfregio permanente del viso

    Get PDF
    sulla scia dei recenti episodi di vitriolage – pratica consistente nel getto di esogeni caustici, localizzato principalmente al volto, con l’intento di sfigurare la vittima in modo permanente – la legge 19 luglio 2019, n. 69 (c.d. Codice Rosso) ha introdotto il reato di «Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso» (art. 583-quinquies c.p.). L’analisi degli elementi naturalistici del quadro lesivo corrispondente, corroborata dall’evoluzione giurisprudenziale in materia e affiancata da un excursus storico della pratica criminosa dello sfregio, ha consentito di indagare i significati criminologici della lesione facciale, mediante l’applicazione del modello teorico della Psicologia Investigativa (IP) elaborato da Canter e collaboratori: da azione simbolica e rituale, caratteristica di particolari sottoculture criminali, a indicatore comportamentale correlabile a specifici tratti caratteriali dell’aggressore, emergenti dall’interazione tra autore e vittima di reato

    Advancing international cooperation in disaster response: the “Center for Disaster, Forensic, and Biometric Sciences”

    Get PDF
    In our interconnected world, crises and disasters rarely confine themselves to national borders, often affecting citizens from multiple countries. Furthermore, when a major catastrophe strikes, a single country may lack the necessary resources to handle the consequences. Complicating matters, the incident itself may have severely damaged or destroyed emergency infrastructures, making response and recovery a formidable challenge. Mass disaster (MD) involving many victims requires multinational collaboration, utilising a common forensic language and a unified system for gathering, sharing, and comparing data and information. Recognizing the importance of a cooperative approach to disaster management, the “European Centre for Disaster Medicine” has recently formed a dedicated Work Group aimed to establish a specialised centre, known as the “Center for Disaster, Forensic, and Biometric Sciences”, focusing on developing standards and guidelines for the handling of forensic activities in emergencies, disasters, and terrorist attacks. This paper aims to outline the origins, objectives, purposes, and participating bodies of this new entity
    corecore