115 research outputs found

    Short‑term disengagement from early intervention service for first‑episode psychosis: findings from the “Parma Early Psychosis” program.

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    tors of engagement is crucial to maximize mental healthcare interventions in first-episode psychosis (FEP). No Italian study on this topic has been reported to date. Thus, the aims of this investigation were: (1) to examine short-term disengagement rate in an Italian population of FEP patients treated within an EIP service across a 1-year follow-up period, and (b) to assess the most relevant predictors of disengagement in the first year of treatment. Methods All participants were young FEP help-seeking patients, aged 12–35 years, enrolled within the “Parma Early Psychosis” (Pr-EP) protocol. At baseline, they completed the Positive And Negative Syndrome Scale (PANSS), the Health of the Nation Outcome Scale (HoNOS) and the Global Assessment of Functioning (GAF) scale. Univariate and multivariate Cox regression analyses were used. Results 496 FEP individuals were enrolled in this research. Across the follow-up, a 16.5% prevalence of short-term disengagement was found. Particularly robust predictors of service disengagement were poor baseline treatment non-adherence, living with parents and the presence of brief psychotic disorder or schizophreniform disorder at entry. Conclusion About 16% of FEP patients disengaged the Pr-EP program within the first year of treatment. A solution to reduce disengagement and/or to favor re-engagement of these subjects might be to remain on EIP program caseloads allowing the option for low-intensity support and monitoring, also via remote technology

    CIRUGÍA VIDEOLAPAROSCÓPICA BÁSICA Y DE AVANZADA. HOSPITAL DE BABAHOYO. JUNIO 2015 A DICIEMBRE 2017

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    RESUMEN La cirugía videolaparoscópica, considerada uno de los acontecimientos más relevantes en la cirugía general desde su inicio en el siglo pasado, ha permitido realizar técnicas cada vez más complejas. Se realizó un estudio de serie de casos de operados por cirugía videolaparoscópica en el periodo de junio 2015 a diciembre 2017 en el Hospital IESS de Babahoyo para describir los resultados de la aplicación de esta técnica y su eficiencia. Se realizaron 262 cirugías para una aplicación de esta técnica de más del 50% del total de operaciones. El tiempo quirúrgico transcurrió desde 15 minutos hasta cuatro horas, con 1.1 % de conversiones. Se complicaron siete pacientes para el 2.6%.  La cirugía laparoscópica de avanzada se incrementó hasta representar el 37% y no existieron fallecidos. La cirugía videolaparoscópica básica y de avanzada se aplicó en el Hospital IESS de Babahoyo con baja morbilidad, ninguna mortalidad y evidencia de eficiencia económica

    Cyclin D1 Restrains Oncogene-Induced Autophagy by Regulating the AMPK-LKB1 Signaling Axis.

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    Autophagy activated after DNA damage or other stresses mitigates cellular damage by removing damaged proteins, lipids, and organelles. Activation of the master metabolic kinase AMPK enhances autophagy. Here we report that cyclin D1 restrains autophagy by modulating the activation of AMPK. In cell models of human breast cancer or in a cyclin D1-deficient model, we observed a cyclin D1-mediated reduction in AMPK activation. Mechanistic investigations showed that cyclin D1 inhibited mitochondrial function, promoted glycolysis, and reduced activation of AMPK (pT172), possibly through a mechanism that involves cyclin D1-Cdk4/Cdk6 phosphorylation of LKB1. Our findings suggest how AMPK activation by cyclin D1 may couple cell proliferation to energy homeostasis

    ECACL (European and Chinese Approach to Commercial Law)

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    L'ordinamento cinese ha avuto, negli ultimi decenni, una profonda evoluzione, per molti aspetti correlata alla clamorosa crescita in termini economici di cui \ue8 stata protagonista la Repubblica Popolare. Questo ha fatto s\uec che all'enorme interesse riservato dall'imprenditoria occidentale a tale mercato si sia accompagnata una crescente attenzione della dottrina europea e nordamericana nei confronti delle innovazioni che hanno caratterizzato, in tempi recenti, quell'ordinamento giuridico. Il fenomeno, proprio per via della sua correlazione con la sottostante realt\ue0 economica, ha interessato in maniera particolare il diritto commerciale, ossia quella branca del diritto che ha certamente, tra i diversi suoi ambiti d'indagine, i temi dell'innovazione e della globalizzazione. La conoscenza, in Europa, delle soluzioni normative implementate in Cina a partire dagli scorsi anni '80 \ue8 tuttavia \u2010 per motivi storici, geografici e per l'ostacolo costituito dalle rilevanti differenze linguistiche \u2010 ancora oggi insufficiente, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti attuativi. In effetti la dottrina italiana, nella sua quasi totalit\ue0. ha sempre privilegiato, nel proprio approccio comparatistico, l'Occidente all'Oriente, e ci\uf2 \ue8 ancor pi\uf9 vero se ci si limita a considerare gli studi giuridici caratterizzati da una specifica attenzione alle ragioni economiche: la carenza d\u2019innovazioni in ambito economico che ha contraddistinto la realt\ue0 cinese lungo gran parte del Novecento, in uno con la difficolt\ue0 a reperire dati su tale ambito, hanno difatti costituito un serio impedimento a questa tipologia di studi. Le lacune ricordate abbisognano, tuttavia, di essere colmate. Lo sviluppo dell'apparato produttivo e commerciale della Cina ha infatti poggiato anche su un ordinamento giuridico sempre pi\uf9 articolato e sofisticato e per ci\uf2 stesso contrassegnato da istituti di cui \ue8 bene che il legislatore italiano abbia compiuta conoscenza. Il progetto di seguito descritto intende quindi contribuire a colmare tale gap, tramite un'attenta disamina di taluni, specifici aspetti del diritto commerciale cinese, nell'ottica di appurare quali scelte legislative possano essere utilmente recepite nella nostra realt\ue0 giuridica, alla luce di criticit\ue0 e aspetti positivi. A ci\uf2 si giunger\ue0 tenendo ovviamente in considerazione i diversi modelli di sviluppo economico implementati: da un lato il c.d. \u201csocialismo di mercato\u201d, dove lo Stato svolge una funzione di pianificazione complessiva e partecipa in prima persona all'agone imprenditoriale, dall'altro una tendenziale adesione ai principi liberisti, con l'autorit\ue0 statuale che in linea di principio si limita a reprimere e, prima ancora, prevenire, le condotte abusive poste in essere dai competitor privati. La ricerca che qui si propone sar\ue0 condotta utilizzando differenti metodi interpretativi \u2010 fra cui quello noto come law and economics \u2013 cui accederanno profili di analisi economica in senso stretto. Le numerose modifiche apportate in questi ultimi anni, al sistema di diritto commerciale cinese, hanno suggerito di procedere ad una selezione che trova il suo filo conduttore nel principio della libert\ue0 d'impresa, il quale presenta una differente estensione, all\u2019interno dei due ordinamenti oggetto di disamina, in virt\uf9 delle diverse strategie politiche di base. Conseguentemente, sono state individuate le seguenti aree di ricerca, sulla base delle considerazioni esplicitate nel paragrafo \u201cIdea e obiettivi\u201d: libert\ue0 d'impresa sul piano organizzativo nel diritto societario cinese; capitale e responsabilit\ue0 dei soci: raffronto tra Italia 2 e Cina; la responsabilit\ue0 sociale d'impresa in Cina; la nuova legge cinese sulle class action in materia di securities; propriet\ue0 intellettuale e IA: Europa e Cina a confronto; accesso al mercato cinese e scelte organizzative nei processi d\u2019internazionalizzazione. L'invito presente nel bando a varare un progetto che coinvolga il Dottorato di ricerca attivo presso l'Ateneo maceratese viene accolto sotto due profili. Innanzitutto, il gruppo vede tra i partecipanti una studentessa del Corso di Dottorato in Diritto e innovazione. Inoltre, si proporr\ue0 al Collegio dei Docenti del Dottorato l'inclusione, nel programma istituzionale di attivit\ue0, dei seminari che saranno organizzati nell'ambito del progetto e del convegno che concluder\ue0 quest'ultimo, cos\uec da esporre ai dottorandi i risultati delle ricerche svolte in un contesto di confronto e arricchimento reciproco. L'attivit\ue0 di disseminazione e divulgazione dei risultati parziali e finali del progetto avr\ue0 luogo attraverso seminari e pubblicazioni scientifiche in riviste di classe A e open access. Inoltre, la comunicazione dei risultati conseguiti avverr\ue0 anche tramite iniziative \u2013 quali conferenze e workshop \u2013 destinate a svolgersi attraverso i canali extra\u2010accademici rappresentati da Confindustria Macerata, in quanto rappresentativa di una categoria naturalmente interessata ai risvolti pratici delle ricerche condotte, e dagli Istituti Confucio di Macerata e Venezia, in quanto punti di riferimento privilegiati di ogni iniziativa volta ad incrementare la conoscenza della realt\ue0 cinese. La presentazione del complesso dei risultati raggiunti avverr\ue0 invece in un convegno conclusivo, con la partecipazione in presenza dell'intero gruppo e di esperti esterni ad esso. I lavori progettuali si concluderanno con la pubblicazione, auspicabilmente all'interno della Collana curata dal Dipartimento di Giurisprudenza UniMC e comunque in open access, degli atti del convegno. \uc8 infine previsto il deposito telematico presso il Laboratorio di innovazione delle registrazioni dei seminari, del convegno e del materiale informativo medio tempore prodotto. Responsabile del progetto \ue8 il prof. Alessio Bartolacelli, coordinatore scientifico \ue8 il dott. Carlo Emanuele Pupo. Il gruppo di ricerca \ue8 formato da studiosi dotati di competenze adeguate alla realizzazione del progetto ideato e che si sono gi\ue0 confrontati con le metodiche proprie delle collaborazioni scientifiche. Il team dei giuristi \ue8 interamente riconducibile all'area privatistica, atteso che ricade nell'ambito del diritto privato la disciplina delle transazioni tra privati e la configurazione, da parte dei consociati, del modello organizzativo da utilizzare nell'esercizio dell'attivit\ue0 economica. Il team degli economisti, con i quali s\u2019instaurer\ue0 quel dialogo interdisciplinare richiesto dal bando, garantisce la massima coesione, data la comunione di metodiche di lavoro. L'attivit\ue0 di ricerca sar\ue0 caratterizzata da una continua dialettica interdisciplinare

    AMBRA1 regulates cyclin D to guard S-phase entry and genomic integrity

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    Mammalian development, adult tissue homeostasis and the avoidance of severe diseases including cancer require a properly orchestrated cell cycle, as well as error-free genome maintenance. The key cell-fate decision to replicate the genome is controlled by two major signalling pathways that act in parallel-the MYC pathway and the cyclin D-cyclin-dependent kinase (CDK)-retinoblastoma protein (RB) pathway(1,2). Both MYC and the cyclin D-CDK-RB axis are commonly deregulated in cancer, and this is associated with increased genomic instability. The autophagic tumour-suppressor protein AMBRA1 has been linked to the control of cell proliferation, but the underlying molecular mechanisms remain poorly understood. Here we show that AMBRA1 is an upstream master regulator of the transition from G1 to S phase and thereby prevents replication stress. Using a combination of cell and molecular approaches and in vivo models, we reveal that AMBRA1 regulates the abundance of D-type cyclins by mediating their degradation. Furthermore, by controlling the transition from G1 to S phase, AMBRA1 helps to maintain genomic integrity during DNA replication, which counteracts developmental abnormalities and tumour growth. Finally, we identify the CHK1 kinase as a potential therapeutic target in AMBRA1-deficient tumours. These results advance our understanding of the control of replication-phase entry and genomic integrity, and identify the AMBRA1-cyclin D pathway as a crucial cell-cycle-regulatory mechanism that is deeply interconnected with genomic stability in embryonic development and tumorigenesis

    Impact of clinical phenotypes on management and outcomes in European atrial fibrillation patients: a report from the ESC-EHRA EURObservational Research Programme in AF (EORP-AF) General Long-Term Registry

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    Background: Epidemiological studies in atrial fibrillation (AF) illustrate that clinical complexity increase the risk of major adverse outcomes. We aimed to describe European AF patients\u2019 clinical phenotypes and analyse the differential clinical course. Methods: We performed a hierarchical cluster analysis based on Ward\u2019s Method and Squared Euclidean Distance using 22 clinical binary variables, identifying the optimal number of clusters. We investigated differences in clinical management, use of healthcare resources and outcomes in a cohort of European AF patients from a Europe-wide observational registry. Results: A total of 9363 were available for this analysis. We identified three clusters: Cluster 1 (n = 3634; 38.8%) characterized by older patients and prevalent non-cardiac comorbidities; Cluster 2 (n = 2774; 29.6%) characterized by younger patients with low prevalence of comorbidities; Cluster 3 (n = 2955;31.6%) characterized by patients\u2019 prevalent cardiovascular risk factors/comorbidities. Over a mean follow-up of 22.5 months, Cluster 3 had the highest rate of cardiovascular events, all-cause death, and the composite outcome (combining the previous two) compared to Cluster 1 and Cluster 2 (all P <.001). An adjusted Cox regression showed that compared to Cluster 2, Cluster 3 (hazard ratio (HR) 2.87, 95% confidence interval (CI) 2.27\u20133.62; HR 3.42, 95%CI 2.72\u20134.31; HR 2.79, 95%CI 2.32\u20133.35), and Cluster 1 (HR 1.88, 95%CI 1.48\u20132.38; HR 2.50, 95%CI 1.98\u20133.15; HR 2.09, 95%CI 1.74\u20132.51) reported a higher risk for the three outcomes respectively. Conclusions: In European AF patients, three main clusters were identified, differentiated by differential presence of comorbidities. Both non-cardiac and cardiac comorbidities clusters were found to be associated with an increased risk of major adverse outcomes

    Gestión del conocimiento. Perspectiva multidisciplinaria. Volumen 8

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    El libro “Gestión del Conocimiento. Perspectiva Multidisciplinaria”, volumen 8, de la Colección Unión Global, es resultado de investigaciones. Los capítulos del libro, son resultados de investigaciones desarrolladas por sus autores. El libro es una publicación internacional, seriada, continua, arbitrada de acceso abierto a todas las áreas del conocimiento, que cuenta con el esfuerzo de investigadores de varios países del mundo, orientada a contribuir con procesos de gestión del conocimiento científico, tecnológico y humanístico que consoliden la transformación del conocimiento en diferentes escenarios, tanto organizacionales como universitarios, para el desarrollo de habilidades cognitivas del quehacer diario. La gestión del conocimiento es un camino para consolidar una plataforma en las empresas públicas o privadas, entidades educativas, organizaciones no gubernamentales, ya sea generando políticas para todas las jerarquías o un modelo de gestión para la administración, donde es fundamental articular el conocimiento, los trabajadores, directivos, el espacio de trabajo, hacia la creación de ambientes propicios para el desarrollo integral de las instituciones

    Gestión del conocimiento: perspectiva multidisciplinaria. Volumen 11

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    El libro “Gestión del Conocimiento. Perspectiva Multidisciplinaria”, Volumen 11, de la Colección Unión Global, es resultado de investigaciones. Los capítulos del libro, son resultados de investigaciones desarrolladas por sus autores. El libro cuenta con el apoyo de los grupos de investigación: Universidad Sur del Lago “Jesús María Semprúm” (UNESUR), Zulia – Venezuela; Universidad Politécnica Territorial de Falcón Alonso Gamero (UPTAG), Falcón – Venezuela; Universidad Politécnica Territorial de Mérida Kleber Ramírez (UPTM), Mérida – Venezuela; Universidad Guanajuato (UG) - Campus Celaya - Salvatierra - Cuerpo Académico de Biodesarrollo y Bioeconomía en las Organizaciones y Políticas Públicas (C.A.B.B.O.P.P), Guanajuato – México; Centro de Altos Estudios de Venezuela (CEALEVE), Zulia – Venezuela, Centro Integral de Formación Educativa Especializada del Sur (CIFE - SUR) - Zulia - Venezuela, Centro de Investigaciones Internacionales SAS (CIN), Antioquia - Colombia.y diferentes grupos de investigación del ámbito nacional e internacional que hoy se unen para estrechar vínculos investigativos, para que sus aportes científicos formen parte de los libros que se publiquen en formatos digital e impreso
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