374 research outputs found

    Sequelae of distal humeral fractures

    Get PDF
    Distal humerus fractures (DHF) are rare and complex injuries. Although knowledge of these lesions among surgeons has increased in recent decades, a high rate of complications and unsatisfactory results are still reported. The main complications are ulnar nerve neuropathies, stiffness, heterotopic ossifications, nonunions, malunions, painful hardware and post-traumatic osteoarthritis. Careful pre-operative planning, choosing the correct surgical approach, mini-invasive and tissue-sparing surgery, stable osteosynthesis, correct management of the ulnar nerve and early rehabilitation can improve clinical outcomes by reducing the number of complications. The type of trauma, bone exposure, timing of surgery in polytraumas and varying levels of compliance among patients represent inevitable risk factors for unsatisfactory outcomes. Early and appropriate treatment of complications is associated with better results as it reduces the development of osteoarthritis and avoids a long period of functional disability. The aim of this study is to describe the main complications of DHF and ways of preventing and treating the

    Ecdotica umanistica: pubblicare le opere di Francesco Filelfo

    Get PDF
    stato della tradizione manoscritta e a stampa delle opere di Francesco Filelf

    Bernardo Tasso, Vittoria Colonna e il gruppo valdesiano: sperimentalismo metrico e inquietudini religiose nella Napoli degli anni '30 del XVI secolo.

    Get PDF
    Si terrà venerdì 24 febbraio 2017 alle ore 15:00 (aula 410, Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Napoli Federico II) l’incontro legato al ciclo seminariale Il Canto della Sirena con la relazione di Rosanna Morace dal titolo Bernardo Tasso, Vittoria Colonna, il gruppo valdesiano: sperimentalismo metrico e inquietudini religiose nella Napoli degli anni ’30 e gli interventi di Pasquale Sabbatino e Vincenzo Caputo. La prima questione a essere affrontata verte sul sodalizio tra Vittoria Colonna e Bernardo Tasso. «Attraverso una lettura delle rime dedicate alla Marchesa di Pescara nel Secondo libro de gli Amori (1534) – dichiara Rosanna Morace – si delineeranno i contorni dell’amicizia che legò i due letterati tra il 1532 e il 1534, contestualizzandola nell’influsso che l’umanesimo platonizzante partenopeo esercitò sulla formazione spirituale e poetica del Tasso». Al centro della riflessione ci sarà, inoltre, la questione legata al rapporto tra poesia neolatina napoletana e sperimentalismo classicista di Bernardo Tasso con una riflessione sulla prossimità di quest’ultimo agli ambienti valdesiani. «Non si può, infatti, spiegare – continua la studiosa – l’eclettico classicismo tassiano senza prendere in considerazione la suggestione della poesia neolatina; né l’affiorare di istanze evangeliche nell’autografo oliveriano 1399 e nei Salmi (1560), prescindendo dal fascino che il pensiero di Juan de Valdés esercitò nella Napoli degli anni ’30 del XVI secolo». A Napoli Bernardo Tasso fu segretario del nobiluomo Ferrante Sanseverino e caldeggiò la sua ambasceria presso Carlo V, la quale aveva l’obiettivo di evitare l’introduzione – fortemente voluta da don Pedro di Toledo – del Tribunale dell’Inquisizione in città. «Bernardo Tasso – evidenzia Vincenzo Caputo – è anche personaggio di un dialogo che il figlio Torquato elaborò negli anni Ottanta del Cinquecento. Nel Nifo overo del piacere il personaggio Cesare Gonzaga legge le due orazioni con le quali Vincenzo Martelli e Bernardo Tasso avrebbero cercato rispettivamente di dissuadere e convincere il Sanseverino ad accettare l’ambasceria». Sarà proprio la scelta di appoggiare davanti all’Imperatore le ragioni del popolo napoletano, avverso all’introduzione del Tribunale, a determinare la sfortuna del nobiluomo e le relative peripezie sia del Tasso padre che del Tasso figlio. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli, rappresenta quindi uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano. Questo ciclo di seminari, al suo terzo anno, intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura

    Scienza consolatoria? Esilio e lontananza dalla patria nel poema didascalico di Scipione Capece "De principiis rerum" (1546)

    Get PDF
    Il poeta napoletano Scipione Capece nel finale del suo poema didascalico De principiis rerum stampato nel 1546 fa una riflessione sul suo soggiorno a Salerno, che si colloca fra il 1543 ed il 1549 e che egli ha poeticamente connotato come “esilio” e “lontananza dalla patria”. L’intervento si prefigge di indagare sulla questione del rapporto di tale finale ispirato alla poetica dell’esilio col resto dell’opera ed inserisce le argomentazioni del Capece nel contesto politico e religioso della Napoli degli anni ’40 del XVI secolo

    "Sepolcri et epitafi a Napoli": per una preistoria della "Napoli Sacra" di Cesare d'Engenio.

    Get PDF
    «Per chi s’interessa delle guide alle chiese di Napoli – dichiara Deramaix – la storia prende le mosse nel 1624 con la Napoli Sacra di Cesare d'Engenio. Per la descrizione delle tombe, però, un codice finora ignoto, anonimo e inedito, dell’Archivio Storico Vaticano abbassa quella data al 1579. Esso ci guida ai principali “sepolcri” dall’età angioina al Viceregno, passando da San Giovanni a Carbonara, alla Cappella Pappacoda, a Santa Chiara, ad altre chiese fino alla tomba di Pedro de Toledo, non senza lunghe soste alla Cappella Pontano, alla tomba di Sannazaro, a quella cosiddetta di Virgilio o ancora nel giardino-museo dell'antiquario Spadafora. Tale descrizione, in un volgare d’area verosimilmente romana, offre una dovizia di particolari tipici d’un occhio non novizio, che vale la pena studiare e pubblicare»

    Shaping ability of ProTaper Ultimate and BlueShaper in mandibular molars: a micro-CT evaluation

    Get PDF
    Aim: The study aimed to evaluate the shaping characteristics of ProTaper Ultimate (Dentsply Sirona) and BlueShaper (Zarc4Endo) using microcomputed tomographic imaging technology (micro-CT). Methods: Thirty mesial and distal canals of extracted second mandibular molars with similar anatomy were selected and scanned pre- and postoperatively by micro-CT scanning (SkyScan 1172, Bruker micro-CT) with a voxel size of 11 mu m and shaped with two different procedures: ProTaper Ultimate (Group 1: n = 15) and BlueShaper (Group 2: n = 15) were used following the manufacturer's recommendations up to final 30 apical size. Irrigation was ensured in all groups with 5.25% NaOCl and 10% EDTA during instrumentation. Canal transportation, the volume of removed dentin, and area of untreated surface were matched with preoperative values with Bruker CT Analyser (Bruker micro-CT). Data were statistically analyzed using Student's t-test. Results: No significant differences were observed between Group 1 and Group 2 in terms of canal transportation, volume of removed dentin, and untreated surfaces. A significant difference (p < 0.05) in the amount of untreated surfaces was found between the mesial and distal canals in both groups. Conclusion: Shaping procedures with both ProTaper Ultimate and BlueShaper demonstrated similar canal enlargement volumes and similar canal transportation without evidence of significant preparation errors. Nevertheless, a high amount of untreated surface was reported for both systems, particularly in distal canals

    Microchimerism in multiple sclerosis: The association between sex of offspring and MRI features in women with multiple sclerosis

    Get PDF
    Aims: During pregnancy, fetal cells can migrate to the mother via blood circulation. A percentage of these cells survive in maternal tissues for decades generating a population of fetal microchimeric cells (fMCs), whose biological role is unclear. The aim of this study was to investigate the association between the sex of offspring, an indirect marker of fMCs, and magnetic resonance imaging (MRI) features in women with multiple sclerosis (MS). Methods: We recruited 26 nulliparous MS patients (NPp), 20 patients with at least one male son (XYp), and 8 patients with only daughters (XXp). Each patient underwent brain MR scan to acquire 3D-T2w FLAIR FatSat and 3D-T1w FSPGR/TFE. Lesion Segmentation Tool (LST) and FreeSurfer were used to obtain quantitative data from MRI. Additional data were collected using medical records. Multiple regression models were applied to evaluate the association between sex of offspring and MS data. Results: Comparing NPp and XXp, we found that NPp had larger 4th ventricle volume (2.02 ± 0.59 vs. 1.70 ± 0.41; p = 0.022), smaller left entorhinal volume (0.55 ± 0.17 vs. 0.68 ± 0.25; p = 0.028), and lower thickness in the following cortical areas: left paracentral (2.34 ± 0.16 vs. 2.39 ± 0.17; p = 0.043), left precuneus (2.27 ± 0.11 vs. 2.34 ± 0.16; p = 0.046), right lateral occipital (2.14 ± 0.11 vs. 2.25 ± 0.08; p = 0.006). NPp also had lower thickness in left paracentral cortex (2.34 ± 0.16 vs. 2.46 ± 0.17; p = 0.004), left precalcarine cortex (1.64 ± 0.14 vs. 1.72 ± 0.12; p = 0.041), and right paracentral cortex (2.34 ± 0.17 vs. 2.42 ± 0.14; p = 0.015) when compared to XYp. Comparing XYp and XXp, we found that XYp had higher thickness in left cuneus (1.80 ± 0.14 vs. 1.93 ± 0.10; p = 0.042) and left pericalcarine areas (1.59 ± 0.19 vs. 1.72 ± 0.12; p = 0.032) and lower thickness in right lateral occipital cortex (2.25 ± 0.08 vs. 2.18 ± 0.13; p = 0.027). Discussion: Our findings suggested an association between the sex of offspring and brain atrophy. Considering the sex of offspring as an indirect marker of fMCs, we speculated that fMCs could accumulate in different brain areas modulating MS neuropathological processes

    La coscienza della fine: le ultime opere di Giovanni Pontano

    Get PDF
    Il seminario appunta l’attenzione, in particolar modo, sull’ultimo periodo di vita e di attività letteraria di Giovanni Pontano, uno degli esponenti più importanti dell’Umanesimo napoletano, corifeo della celebre Accademia che ne prese il nome. «Ritirato della politica – dichiara Bistagne – a partire degli anni novanta del Quattrocento, è un Pontano stanco, realistico e quasi cinico a ripiegarsi sulla letteratura come unico scopo dell’intellettuale. Di fronte al crollo del regno aragonese, è questa l’epoca in cui scrive o pubblica opere come il De sermone, il De prudentia, la Lepidina, ma anche in cui offre consigli ai sovrani nel suo carteggio, in una dimensione adesso privata, mentre tutta la sua vita precedente aveva assunto una dimensione pubblica. Attraverso l’esame di alcune lettere del Pontano ad amici o sovrani cercheremo di mostrare come la coscienza della fine abbia contribuito a delineare un ritratto del loro autore più complesso e profondo di quando era coinvolto negli affari pubblici»
    • …
    corecore