18 research outputs found

    Online determinization of large mutating automata

    Get PDF
    A mutating finite automaton (MFA) is a nondeterministic finite automaton (NFA) which changes its morphology over discrete time by a sequence of mutations, one mutation at each time instant. A mutation involves the insertion and/or removal of a set of states and/or transitions. This results in a sequence of NFAs, one mutated NFA for each mutation. Some application domains, including model-based diagnosis and monitoring of active systems in artificial intelligence and model-based testing in software engineering, require online determinization of MFAs. Determinizing an MFA online means generating a deterministic finite automaton (DFA) as soon as a mutation occurs, which is equivalent to the mutated NFA. Since the classical Subset Construction determinization algorithm may be inadequate for MFAs, a conservative algorithm is proposed, called Subset Restructuring, that generates the new DFA by restructuring the previous DFA based on the mutation occurred, instead of building it from scratch. Experimental results indicate the effectiveness of the approach, especially so when large MFAs change in time by small mutations

    Fonti cartografiche per lo studio del territorio jesolano

    Get PDF

    NAVIS 6. Atti del III Convegno Nazionale dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale, Cesenatico, Museo della Marineria, 15-16 aprile 2016

    No full text
    Gli atti del III Convegno Nazionale di Archeologia e Etnologia Navale, organizzato dall'Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale in collaborazione col Museo della Marineria di Cesenatico, si articolano, come di consueto, in quattro sezioni: archeologia navale, storia navale e marineria, etnologia navale, poster. Indice Prima Sezione Archeologia Navale,15; Modellini di natanti neolitici: possibili lucerne?, 17, Maria Antonietta Fugazzola Delpino; Archeologia subacquea alle isole Eolie: il relitto Panarea III e i riti di bordo, 25, Roberto La Rocca, Sebastiano Tusa; Nuovi relitti dagli scavi del porto antico di Napoli, 33, Giulia Boetto, Chiara Zazzaro, Daniela Giampaola, Vittoria Carsana, Barbara Davidde Petriaggi, Antonella Di Giovanni; Note sulle alberature di età romana alla luce delle più recenti acquisizioni, 45, Francesco Tiboni, Edoardo Riccardi; Due tipi di carene antiche a confronto: forme piene e forme svasate, 51, Marco Bonino, Alberto Ferrari, Simone Parizzi; Il relitto Tardo-antico di Santa Maria in Padovetere a Comacchio (FE), 69, Carlo Beltrame, Elisa Costa; Il relitto di Precenicco (XI-XIII d.C.): lettura dello scafo e osservazioni sull’uso dei madieri asimmetrici alternati, 77,Massimo Capulli; Indagini archeologiche nell’Arsenale di Venezia, tese della Novissima, 2014-2015, 87, Alessandro Asta, Stefano Medas, Eros Turchetto; Il ritrovamento della fl otta perduta di Kubilai Khan: la spedizione archeologica italiana in Giappone, 95, Daniele Petrella. Seconda Sezione Storia Navale, Storia della Navigazione e Arte Marinaresca, 103; Le iscrizioni sui rostri delle Egadi quattro anni dopo, 105, Tommaso Gnoli; Pellegrinaggi medievali in Terrasanta. Le regole del Capitulare Nauticum, 109, Elena Albanello, Antonio Rosso, Giovanni Battista Sandonà; L’Albania e l’Adriatico: una secolare vocazione marittima, 115, Lucia Nadin; Tracce di marineria nel Paese delle Aquile, 121, Andrea Bonifacio; Aspetti e momenti della cantieristica a Chioggia in età moderna, 127, Sergio Perini; Il Bucintoro di Vittorio Amedeo II (1729-1731), 139, Giorgio Marinello, Alessandra Castellani Torta; La ricostruzione dell’armo velico della peota sabauda, 147, Gilberto Penzo; I colori della Marineria veneziana , 153, Gianfranco Munerotto; Gli archivi dell’Arsenale di Venezia dopo la Serenissima. Nuove testimonianze, 163, Lorenzo Roman; Le stanze dei gondolieri nel Palazzo Reale di Venezia “Venezia Vestiario di Galleria dei Gondolieri”, 203, Amalia Donatella Basso; Il trionfo artificiale del Vate a Gardone Riviera. D’Annunzio e il monumento della Nave Puglia nel Vittoriale degli Italiani, 217, Nicole Hegener; Terza Sezione Etnologia Navale, 227; La tipologia dei natanti tradizionali nelle acque interne di Scutari, 229, Zamir Tafilica; Il racconto del mare attraverso i Musei, 237, Valeria Patrizia Li Vigni; Marineria siciliana. Uomini barche simboli e riti, 243; Federica Valenti; Comunità del paesaggio culturale del fi ume Sile: il caso studio del “Cimitero dei burci”, 249, Claudio Fadda, Marta Laureanti; Applicazioni digitali e patrimonio della nautica tradizionale: il paesaggio ereditato delle vie d’acqua navigabili della Serenissima, 257, Eriberto Eulisse, Francesco Visentin; Un’imbarcazione per un porto di antico regime. Le chiatte del porto di Genova, 265; Giovanni Panella, Guido Rosato; Imbarcazioni tradizionali del Mar Rosso e del Golfo Persico: fascino letterario, testimonianze storiche e studi recenti, 271, Chiara Zazzaro; Moscone o pattino? Storia di una barca da spiaggia, 279, Fabio Fiori; Il ritorno della Falcia. Una barca tra conservazione e didattica, in ricordo di Siro Ricca Rosellini, 283, Davide Gnola; Va’ a l’orza! In ricordo dell’amico Riccardo (Dino) Brizzi, 287, Stefano Medas; In ricordo dell’amico Riccardo Pergolis, studioso e cultore di marineria (Trieste 1940 – Padova 2018), 295, Ugo Pizzarello. Quarta Sezione Poster, 299; Alcuni progressi dell’Atlante delle barche tradizionali in Italia, 301, Marco Bonino; Bastiglia (MO). Un’ancora a rampino dal fiume Secchia, 307, Sara Campagnari, Alain Rosa; La nave romana di Comacchio: “Una sfida di conservazione e valorizzazione”, 311, Caterina Cornelio Cassai, Roberto Monaco; Il Capòtt del Pescatore Adriatico, 319, Claudia Raimondo; Camillo Manfroni (1863-1935) eminente storico della Marina Italiana, 323, Fosco Rocchetta; Nuovi ritrovamenti archeologici sottomarini lungo la costa catanese: i relitti di Acitrezza (CT) e il giacimento della baia di Punta Aguzza (Acicastello-Catania) modello di studio e valorizzazione del patrimonio sommerso della Sicilia orientale, 327, Philippe Tisseyre, Sebastiano Tusa, Teresa Chiara Saitta; Resistenze di Palude, sulle tracce di un fossile vivente, 331, Nicolò Zen; Sergio: batélo sabionante 6V-13290, 335, Nicolò Zen.The proceedings of the III National Conference on Naval Archaeology and Ethnology, organised by the Italian Institute of Naval Archaeology and Ethnology in collaboration with the Maritime Museum of Cesenatico, are divided, as usual, into four sections: naval archaeology, naval history and seafaring, naval ethnology, posters. Index Prima Sezione Archeologia Navale,15; Modellini di natanti neolitici: possibili lucerne?, 17, Maria Antonietta Fugazzola Delpino; Archeologia subacquea alle isole Eolie: il relitto Panarea III e i riti di bordo, 25, Roberto La Rocca, Sebastiano Tusa; Nuovi relitti dagli scavi del porto antico di Napoli, 33, Giulia Boetto, Chiara Zazzaro, Daniela Giampaola, Vittoria Carsana, Barbara Davidde Petriaggi, Antonella Di Giovanni; Note sulle alberature di età romana alla luce delle più recenti acquisizioni, 45, Francesco Tiboni, Edoardo Riccardi; Due tipi di carene antiche a confronto: forme piene e forme svasate, 51, Marco Bonino, Alberto Ferrari, Simone Parizzi; Il relitto Tardo-antico di Santa Maria in Padovetere a Comacchio (FE), 69, Carlo Beltrame, Elisa Costa; Il relitto di Precenicco (XI-XIII d.C.): lettura dello scafo e osservazioni sull’uso dei madieri asimmetrici alternati, 77,Massimo Capulli; Indagini archeologiche nell’Arsenale di Venezia, tese della Novissima, 2014-2015, 87, Alessandro Asta, Stefano Medas, Eros Turchetto; Il ritrovamento della fl otta perduta di Kubilai Khan: la spedizione archeologica italiana in Giappone, 95, Daniele Petrella. Seconda Sezione Storia Navale, Storia della Navigazione e Arte Marinaresca, 103; Le iscrizioni sui rostri delle Egadi quattro anni dopo, 105, Tommaso Gnoli; Pellegrinaggi medievali in Terrasanta. Le regole del Capitulare Nauticum, 109, Elena Albanello, Antonio Rosso, Giovanni Battista Sandonà; L’Albania e l’Adriatico: una secolare vocazione marittima, 115, Lucia Nadin; Tracce di marineria nel Paese delle Aquile, 121, Andrea Bonifacio; Aspetti e momenti della cantieristica a Chioggia in età moderna, 127, Sergio Perini; Il Bucintoro di Vittorio Amedeo II (1729-1731), 139, Giorgio Marinello, Alessandra Castellani Torta; La ricostruzione dell’armo velico della peota sabauda, 147, Gilberto Penzo; I colori della Marineria veneziana , 153, Gianfranco Munerotto; Gli archivi dell’Arsenale di Venezia dopo la Serenissima. Nuove testimonianze, 163, Lorenzo Roman; Le stanze dei gondolieri nel Palazzo Reale di Venezia “Venezia Vestiario di Galleria dei Gondolieri”, 203, Amalia Donatella Basso; Il trionfo artificiale del Vate a Gardone Riviera. D’Annunzio e il monumento della Nave Puglia nel Vittoriale degli Italiani, 217, Nicole Hegener; Terza Sezione Etnologia Navale, 227; La tipologia dei natanti tradizionali nelle acque interne di Scutari, 229, Zamir Tafilica; Il racconto del mare attraverso i Musei, 237, Valeria Patrizia Li Vigni; Marineria siciliana. Uomini barche simboli e riti, 243; Federica Valenti; Comunità del paesaggio culturale del fi ume Sile: il caso studio del “Cimitero dei burci”, 249, Claudio Fadda, Marta Laureanti; Applicazioni digitali e patrimonio della nautica tradizionale: il paesaggio ereditato delle vie d’acqua navigabili della Serenissima, 257, Eriberto Eulisse, Francesco Visentin; Un’imbarcazione per un porto di antico regime. Le chiatte del porto di Genova, 265; Giovanni Panella, Guido Rosato; Imbarcazioni tradizionali del Mar Rosso e del Golfo Persico: fascino letterario, testimonianze storiche e studi recenti, 271, Chiara Zazzaro; Moscone o pattino? Storia di una barca da spiaggia, 279, Fabio Fiori; Il ritorno della Falcia. Una barca tra conservazione e didattica, in ricordo di Siro Ricca Rosellini, 283, Davide Gnola; Va’ a l’orza! In ricordo dell’amico Riccardo (Dino) Brizzi, 287, Stefano Medas; In ricordo dell’amico Riccardo Pergolis, studioso e cultore di marineria (Trieste 1940 – Padova 2018), 295, Ugo Pizzarello. Quarta Sezione Poster, 299; Alcuni progressi dell’Atlante delle barche tradizionali in Italia, 301, Marco Bonino; Bastiglia (MO). Un’ancora a rampino dal fiume Secchia, 307, Sara Campagnari, Alain Rosa; La nave romana di Comacchio: “Una sfida di conservazione e valorizzazione”, 311, Caterina Cornelio Cassai, Roberto Monaco; Il Capòtt del Pescatore Adriatico, 319, Claudia Raimondo; Camillo Manfroni (1863-1935) eminente storico della Marina Italiana, 323, Fosco Rocchetta; Nuovi ritrovamenti archeologici sottomarini lungo la costa catanese: i relitti di Acitrezza (CT) e il giacimento della baia di Punta Aguzza (Acicastello-Catania) modello di studio e valorizzazione del patrimonio sommerso della Sicilia orientale, 327, Philippe Tisseyre, Sebastiano Tusa, Teresa Chiara Saitta; Resistenze di Palude, sulle tracce di un fossile vivente, 331, Nicolò Zen; Sergio: batélo sabionante 6V-13290, 335, Nicolò Zen

    Naturalis dell'origine del benessere naturale

    No full text
    Attraverso le immagin ie le descrizioni di parti di piante vengono svelati i caratteri che identificano e diversificano le specie vegetali in un viaggio che porta alla scoperta di bellezze sconosciute e di funzionalit\ue0 inaspettate

    Evaluation of the impact noise reduction by using thin flooring solutions

    No full text
    The purpose of the research was to evaluate the possibility of reducing impact noise by using thin flooring solutions, in particular in the context of the acoustic retrofitting of existing floors with ref-erence to the requirements established by the legislation. For this purpose, various types of flooring solutions, in vinyl, wood, laminate and cork, were used, and comparative measurements were carried out using the same procedures. These floor coverings were tested both individually and in combination with different types of underlayment. The tests were initially carried out both on an existing structure with a wooden floor and on a hol-low-core concrete floor. From the measurements carried out it was observed that the type of samples that led to better attenuation results when used directly on the existing floor, was not the same in the case of coupling with an underlayment. On the contrary, the types that obtained the greatest benefits were those that were less efficient when used directly on the existing floor
    corecore