29 research outputs found

    Un felice incontro

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    Il testo di Remo Ceserani dal titolo "Un felice incontro" fa parte di "Nel cuore della meraviglia" [Atti del convegno, marzo 2000] a cura di Isabelle Mallez e Raffaele Milani, "Quaderni di PsicoArt", n. 1, 2010

    La Storia della letteratura italiana come romanzo

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    La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis viene letta in questa relazione come un romanzo, forse il romanzo di maggior successo dell'Ottocento italiano, dopo I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Nell'interpretazione di Ceserani la struttura del libro Ú basata su tre tipi molto popolari di narrazione praticati in quel secolo: 1) il romanzo storico, in cui realtà e invenzione sono mescolate e scene di movimento di grandi masse si alternano con scene in cui singoli grandi eroi (Dante, Machiavelli) sono celebrati e rappre­sentati nella loro monumentalità: 2) il romanzo di educazione o Bildungsroman, nel quale tuttavia il protagonista non Ú un singolo personaggio, che costruisce la sua individualità dalla giovinezza alla maturità, ma Ú, invece, un intero popolo, che passa attraverso fasi suc­cessive: una fase creativa e spontanea nel Trecento, una fase di decadenza nel Cinquecento e Seicento, una nuova partenza e un vero rinascimento nell'età moderna; 3) il dramma borghese e l'opera in musica, con il loro gusto per i contrasti dialettici e i forti conflitti.Francesco De Sanctis' History of Italian Literature is read in this paper as a novel, proba­bly the most successful novel of the Italian Nineteenth-Century after The betrothed by Alessandro Manzoni. According to Ceserani's interpretation, the structure of the book is based on three popular types of narrations written in that century: 1) the historical novel (or romance), in which reality and invention are combined and scenes of large masses alternate with scenes in which single great heroes (Dante, Machiavelli) are celebrated and represented in their monumentality; 2) the novel of education or Bildungsroman, but in this case the protagonist is not a single character, who constructs his individuality from youth to maturity; instead it is an entire people, who passes through different stages: a very creative and genuine one in the Trecento, an age of decadence during the Cinquecento and Seicento, a new start and a true renaissance in the modern times; 3) the bourgeois drama and the opera, with their penchant for dialectical contrasts and sharp conflicts

    Le antologie e le grandi opere come contributi alla costruzione dei canoni

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    In this paper, Remo Ceserani reflects upon the notions of canon and anthology in relation to the institutions behind them. After a short premise in which the traditional role of Church and school in the process of canonization is taken into account, the discussion moves to the present age, focusing on the idea of canon that lies at the basis of both North-American and Italian anthologies. In the former case, Ceserani highlights how the emergence of world literature has led to revise the structure of anthologies; in the latter case, the author argues that the canon mutuated from the work of Francesco De Sanctis still functions as the main source for many anthologies. He then concludes by stating that a thematical approach could constitute an alternative structuring criterion for a scholastic anthology.Nel presente intervento Remo Ceserani riflette sui concetti di «canone» e «antologia» in relazione alle istituzioni che li determinano. Dopo una premessa in cui Ăš discussa la funzione ‘canonizzante’ di Chiesa e scuola giĂ  a partire dall’antichitĂ , la riflessione si sposta verso la contemporaneitĂ  e si concentra in particolare sull’idea di canone sottesa alle antologie scolastiche, sia nordamericane che italiane. Nel caso delle prime, Ceserani sottolinea fra l’altro come l’affermazione della world literature abbia portato a rivedere la forma stessa delle antologie; nel caso delle seconde, l’autore argomenta invece intorno al canone desanctisiano su cui ancora oggi molte di esse sono costruite, e suggerisce come una possibile via alternativa sia rappresentata da un’impostazione di tipo tematico

    Davanti alla grande macchina della legge

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    Literature and its representations of the legal world.Remarkable differences between the administration of the  law in countries that follow the tradition of the Roman law and those that operate according to Anglo-Saxon customs. The protagonists of the court-room drama:  the defendant, the prosecutor, the lawyers, the testifiers, the expert witness, the judge, the jurors, the audience. The machine of the law, its functioning, the atmosphere of the court in their metaphorical representations in literary texts. The frequent difficulty experienced by defendants and audience to understand the machinery of the law. Examples from many literary and filmic texts, from the Book of Job to the novels by Grisham.La letteratura e le sue rappresentazioni del mondo della legge. Differenze profonde tra l’amministrazione della giustizia nei paesi eredi del diritto romano e quella nei paesi di tradizione anglosassone. I protagonisti della scena giudiziaria: l’imputato, il procuratore, gli avvocati, i testimoni, il perito di parte, il giudice, la giuria, il pubblico. La macchina della giustizia, i suoi funzionamenti, l’atmosfera delle udienze nelle metafore letterarie. La frequente incomprensione dei suoi meccanismi da parte di imputati e pubblico. Gli esempi di molti testi letterari e filmici, dal Libro di Giobbe ai romanzi di Grisham

    Il fantastico e l’immaginario postmoderno

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    Questo articolo corrisponde alla relazione che Remo Ceseraniha presentato al XXX Convegno ADILLI, “Lo fantástico en las letras italianas”, tenutosi Buenos Aires, presso l’Universidad del Salvador, il 1 ottobre 2014 ed ù qui pubblicato per la prima volta in lingua italiana

    New Transnational Literary Histories on the World Scene

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    Il saggio discute il rapporto sempre piĂč problematico fra storia della letteratura e identitĂ  nazionale. Dopo aver esaminato alcune storie recenti che continuano a privilegiare la dimensione nazionale ed esclusivamente letteraria della materia trattata, si sofferma su alcune interessanti esperienze di storie che trattano la produzione culturale e letteraria di intere zone geografiche, a prescindere dalle identitĂ  statali, culturali e linguistiche di singoli Paesi e nazioni (per esempio: l’Europa centro-orientale, la penisola iberica, l’intero continente sudamericano). Fra i testi presi in esame: la Storia della letteratura ungherese, a cura di B. Ventavoli (2002-2004), la Storia della letteratura polacca, a cura di L. Marinelli (2004), la Geografia e storia della civiltĂ  letteraria rumena nel contesto europeo, a cura di B. Mazzoni e A. Tarantino (2010), la History of the Literary Cultures of East-Central Europe, a cura di M. Cornis-Pope e J. Neubauer (2004-2010), la New History of German Literature, a cura di D. E. Wellbery e J. Ryan (2004), la New History of French Literature, a cura di D. Hollier (1998), la Comparative History of Literatures in the Iberian Peninsula, a cura di F. Cabo Aseguinolaza, A. AbuĂ­n Gonzales e C. DomĂ­nguez (2010), la New Literary History of America, a cura di G. Marcus e W. Sollors (2009) e le Literary Cultures of Latin America, a cura di M. ValdĂ©s e D. Kadir (2004)

    Treni di carta - Trains de papier

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    Teoria / teorie

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    Cette communication porte sur le rĂŽle de la « thĂ©orie » dans les Ă©tudes littĂ©raires, et sur son rapport avec la « pratique ». Le XXe siĂšcle a Ă©tĂ© celui de l’« avĂšnement » de la thĂ©orie, Ă  partir de RenĂ© Wellek (Theory of Literature, 1949) pour arriver au structuralisme français ; cependant, la grande saison des annĂ©es soixante-dix a Ă©tĂ© suivie d’une pĂ©riode de crise et de repli, pendant laquelle des voix se sont Ă©levĂ©es pour dĂ©noncer la stĂ©rilitĂ© de toute thĂ©orie et revendiquer la richesse fĂ©conde de la pratique. On a pu alors invoquer un cĂ©lĂšbre passage de Faust, dans lequel MĂ©phistophĂ©lĂšs oppose Ă  la grisaille du savoir abstrait l’arbre vert et dorĂ© de la vie. Dans cette Ă©tude, on s’arrĂȘte en particulier sur le dĂ©bat amĂ©ricain, analysant notamment la position d’un francisant comme Roger Shattuck, auteur de dix-neuf « thĂšses » qu’il a proposĂ©es Ă  l’Association of Literary Scholars and Critics. Shattuck dĂ©fend une conception « illustre » et « absolue » de la littĂ©rature, qui n’est pas Ă  l’abri des paradoxes ; aux antipodes de celle-ci, dans le dĂ©bat critique contemporain, se positionnent les partisans du relativisme culturel. À travers l’exemple de Shattuck, on s’interroge sur le rapport qui lie entre elles les Ă©tudes littĂ©raires et culturelles : conflit – comme c’est souvent le cas, de nos jours – ou plutĂŽt collaboration fĂ©conde ? On prĂŽne ici le choix d’une thĂ©orie littĂ©raire souple, susceptible d’éviter ces deux extrĂȘmes qui consistent, d’un cĂŽtĂ©, Ă  hypostasier le champ noble et sublime de la LittĂ©rature, et de l’autre, Ă  dissoudre n’importe quel texte dans la grande mer de la production culturelle

    La Storia della letteratura italiana come romanzo

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    La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis viene letta in questa relazione come un romanzo, forse il romanzo di maggior successo dell'Ottocento italiano, dopo I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Nell'interpretazione di Ceserani la struttura del libro Ú basata su tre tipi molto popolari di narrazione praticati in quel secolo: 1) il romanzo storico, in cui realtà e invenzione sono mescolate e scene di movimento di grandi masse si alternano con scene in cui singoli grandi eroi (Dante, Machiavelli) sono celebrati e rappre­sentati nella loro monumentalità: 2) il romanzo di educazione o Bildungsroman, nel quale tuttavia il protagonista non Ú un singolo personaggio, che costruisce la sua individualità dalla giovinezza alla maturità, ma Ú, invece, un intero popolo, che passa attraverso fasi suc­cessive: una fase creativa e spontanea nel Trecento, una fase di decadenza nel Cinquecento e Seicento, una nuova partenza e un vero rinascimento nell'età moderna; 3) il dramma borghese e l'opera in musica, con il loro gusto per i contrasti dialettici e i forti conflitti.Francesco De Sanctis' History of Italian Literature is read in this paper as a novel, proba­bly the most successful novel of the Italian Nineteenth-Century after The betrothed by Alessandro Manzoni. According to Ceserani's interpretation, the structure of the book is based on three popular types of narrations written in that century: 1) the historical novel (or romance), in which reality and invention are combined and scenes of large masses alternate with scenes in which single great heroes (Dante, Machiavelli) are celebrated and represented in their monumentality; 2) the novel of education or Bildungsroman, but in this case the protagonist is not a single character, who constructs his individuality from youth to maturity; instead it is an entire people, who passes through different stages: a very creative and genuine one in the Trecento, an age of decadence during the Cinquecento and Seicento, a new start and a true renaissance in the modern times; 3) the bourgeois drama and the opera, with their penchant for dialectical contrasts and sharp conflicts

    Treni di carta - Trains de papier

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    1– Je m’intĂ©resse depuis longtemps aux rapports entre dĂ©veloppement technique et imaginaire littĂ©raire, au cours des deux siĂšcles derniers. Parmi les inventions qui ont le plus influencĂ© la sensibilitĂ© et l’imagination collectives, dĂ©terminant des rĂ©actions et des changements profonds, je me suis penchĂ© plus particuliĂšrement sur le phĂ©nomĂšne de l’irruption du train dans la vie pacifique des communautĂ©s du XIXe siĂšcle, sur la reproduction des images par la photographie, sur les nouvelles techn..
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