901 research outputs found
Nonsense-mediated mRNA reduction and pre-mRNA processing in drosophila
From bacteria to mammalian cells, the presence of a nonsense mutation causes a reduction in the level of the mRNA of the corresponding gene. The reduction is not, contrary to initial expectations, due to a passive mechanism by which non translated mRNAs are degraded; rather it is a active process in which active translation, cis-acting sequences and specific trans-acting factors are required. It is generally accepted that this phenomenon is the consequence of an evolutionary conserved mechanism that evolved to protect cells from the potentially deleterious effect of truncated proteins - this is often referred to as the mRNA surveillance system or nonsense mediated mRNA decay (NMD). This phenomenon has been extensively studied in budding yeast and in mammalian systems and to a lesser extent in C. elegans. In yeast the recognition of the nonsense codon appears to occur during cytoplasmic translation and premature translation termination is thought to activate a specific protein complex - called the surveillance complex - which in tum triggers an accelerated decay of the aberrant mRNA.
However, contrary to the expectation that the recognition of the nonsense codon should occur during cytoplasmic translation, several studies in mammalian cells indicate that NMD may take place in the nucleus by a mechanism that is independent of cytoplasmic translation. For example, several reports indicate that this reduction occurs while the mRNA is still associated with the nucleus, and that the stability of the cytoplasmic mRNA is unchanged relative to a wild-type allele.
The common view in the field is that these apparently discordant results between NMD in yeast and in mammalian cells will eventually be accommodated in a single model in which translation in the cytoplasm plays a prominent role. For example, a commonly given explanation is that the recognition of the nonsense codon takes place during nuclear export, and it has been implied that the apparent effects on nuclear RNA are in fact triggered by the premature abortion of translation at the cytoplasmic side of the nuclear envelope.
However not all the data from mammalian systems can be so easily explained by the above model. For example, several reports indicate that nonsense mutations affect the splicing of the corresponding pre-mRNA, which makes it difficult to imagine how premature translation in the cytoplasm could effect such an early event in mRNA biogenesis
Development of the PAT toolkit for continuous bioprocessing
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Accessible Tourism in Rome
The topics of inclusion and disability are currently discussed in modern society. In particular, the concept of accessibility draws a wide range of attention legislation, architecture and tourism. Accessible tourism is a quality perspective of tourism, and it provides a panorama of change and evolution. The paper, which focuses on the city of Rome, analyzes the advantages and criticisms of these "forgotten" and underestimated market niches. Information, transports, space distribution, and safety are involved in the development of the accessible destination. The paper opens a reflection about the opportunity and the perspective of improving a quality and accessible tourism in the Eternal City
Sars-cov-2 detection in fecal sample from a patient with typical findings of covid-19 pneumonia on ct but negative to multiple sars-cov-2 rt-pcr tests on oropharyngeal and nasopharyngeal swab samples
Reverse transcriptase polymerase chain reaction (RT-PCR) negative results in the upper respiratory tract represent a major concern for the clinical management of coronavirus disease 2019 (COVID-19) patients. Herein, we report the case of a 43-years-old man with a strong clinical suspicion of COVID-19, who resulted in being negative to multiple severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) RT-PCR tests performed on different oropharyngeal and nasopharyngeal swabs, despite serology having confirmed the presence of SARS-CoV-2 IgM. The patient underwent a chest computed tomography (CT) that showed typical imaging findings of COVID-19 pneumonia. The presence of viral SARS-CoV-2 was confirmed only by performing a SARS-CoV-2 RT-PCR test on stool. Performing of SARS-CoV-2 RT-PCR test on fecal samples can be a rapid and useful approach to confirm COVID-19 diagnosis in cases where there is an apparent discrepancy between COVID-19 clinical symptoms coupled with chest CT and SARS-CoV-2 RT-PCR tests’ results on samples from the upper respiratory tract
L'importanza del microcredito per le attività del turismo
La ricettività romana soffre di scarso posizionamento, o meglio negli anni ha sviluppato un deposizionamento dovuto al deterioramento del prodotto e quindi dell’immagine che ha portato la capitale al 14° posto come città turistica mondiale, con circa la metà degli arrivi rispetto a Parigi e Londra (8 milioni circa a fronte di 16 milioni circa, con una media nel decennio 2006 – 2015 al ribasso). La principale causa nonché principale conseguenza dello scarso posizionamento risiede nella seconda grande carenza: la necessità di ristrutturazione delle strutture ricettive. Sappiamo tutti che un albergo necessita di opere di manutenzione ordinaria costanti e di un’attività straordinaria con cadenza decennale. In mancanza di tali interventi la struttura si incammina inevitabilmente verso una fase di decadenza che ne determinerà la perdita di immagine e di quota di mercato e quindi la crisi, che da microeconomico-finanziaria, in una prima fase, si trasformerà in breve in fenomeno macroeconomico strutturale, dal quale sarà sempre più difficile uscire.
Se questo è vero allora le tradizionali strutture ricettive romane sono tagliate fuori dal mercato. Non hanno una redditività tale da permettere accantonamenti necessari per gli interventi di manutenzione straordinaria; hanno grandi difficoltà ad eseguire la manutenzione ordinaria; non possono investire in innovazione di prodotto, innovazione tecnologica e ricerca della qualità, e per restare in vita, ormai da un decennio, hanno optato per l’unica strategia da loro erroneamente ritenuta possibile: una politica di bassi prezzi. Politica che se in parte (ma solo in parte) giustificabile nel brevissimo periodo, nel medio lungo è stata la principale causa della perdita di competitività di Roma.
In ogni caso tutte le caratteristiche necessarie elencate dall’art. 3 comma 1 e 2 dell’avviso pubblico escludono in modo pressoché categorico la presentazione di domanda di finanziamento da parte degli alberghi, ed inoltre l’ammontare massimo del finanziamento (25.000 euro) non risulterebbe sufficiente a risolvere i suddetti problemi degli albergatori romani. È tuttavia necessario fermarsi a riflettere sulla specifica volontà di dare fiducia a nuove forme imprenditoriali, ad idee giovani e innovative, e quindi superare definitivamente forme imprenditoriali obsolete, non più in grado di competere all’interno di uno scenario globale. L’iniziativa è quindi rivolta all’extralberghiero? Certo , ma non solo.
L’offerta ricettiva extralberghiera romana è ormai una realtà consolidata e in continua crescita, in grado di rappresentare almeno il 50% dei posti letto totali, offrendo servizi di qualità a prezzi inferiori. Non si deve commettere l’errore di ritenere la ricettività extralberghiera un servizio povero. Roma offre numerose soluzioni anche di estremo lusso, ma assolutamente più competitive del corrispettivo alberghiero.
Nell’ambito della programmazione delle risorse disponibili sono stati individuati alcuni target prioritari: 3 milioni per i soggetti che abbiano età inferiore ai 35 anni non compiuti; 5 milioni per i soggetti che abbiano partecipato alle iniziative regionali “Torno subito”, “In studio” e “Coworking”. 5 milioni per i soggetti che abbiano reddito ISEE non superiore a 21.265,87 Euro (seconda fascia ISEE deliberata dall’INPS).
Perfetto per piccoli piccolissimi imprenditori turistici, esistenti o potenziali. Si potrebbe obiettare che invece di aiutare il settore alberghiero in crisi si offre sostegno al suo principale concorrente, l’extralberghiero, ritenuto concorrente sleale poiché di sovente caratterizzato dalla componente sommersa, dal nero, e quindi da costi di gestione di gran lunga inferiori. Affermazione condivisibile; ma è anche vero che la concessione di un microfinanziamento che prevede una serie di controlli nuovi e rigorosi potrebbe essere la strada per far emergere il sommerso e premiare, giustamente gli imprenditori virtuosi (alberghieri ed extralberghieri), ponendo i meno virtuosi difronte alla triste ma necessaria realtà: chiudere l’attività.
Tuttavia ho grandi dubbi anche in merito alla possibilità da parte dell’extra alberghiero di accedere al finanziamento: Vedo utilità da parte di strutture molto piccole e gestite in ottica non imprenditoriale, possibilità che si riducono fino a svanire all’aumentare delle dimensioni. Questo perché su Roma i costi fissi di gestione (affitto di un appartamento in centro storico) sono talmente elevati da rendere purtroppo irrisoria l’entità del finanziamento erogabile. E lo stesso vale, forse ancor di più, per le attività di ristorazione, con costi di gestione e manutenzione altissimi. Quindi microfinanziamenti per microimprese. con, a parer mio, la persistenza di una grande problematica: l’incapacità di riposizionarsi sul mercato. Una microimpresa, da sola, non è certamente in grado di intraprendere iniziative efficienti di promozione aziendale e tantomeno di marketing territoriale. Se non ci riescono i singoli alberghi difficilmente ci riuscirà una casa vacanze o un B&B.
Più imprese, in grado di fare sistema e disposte a mettere a disposizione parte del finanziamento, possono invece raggiungere obiettivi importanti, soprattutto all’interno di un progetto comune in grado di coinvolgere privato e pubblico verso la medesima direzione, di ricostruire un’immagine degna, affidabile e vincente di Roma, tornando a primeggiare sulle principali concorrenti, e soprattutto puntando alla conquista dei nuovi bacini di domanda turistica, ad esempio i nuovi mercati asiatici, all’interno dei quali risultiamo pressoché assenti
Could SARS-CoV-2 Have Bacteriophage Behavior or Induce the Activity of Other Bacteriophages?
SARS-CoV-2 has become one of the most studied viruses of the last century. It was assumed that the only possible host for these types of viruses was mammalian eukaryotic cells. Our recent studies show that microorganisms in the human gastrointestinal tract affect the severity of COVID-19 and for the first time provide indications that the virus might replicate in gut bacteria. In order to further support these findings, in the present work, cultures of bacteria from the human microbiome and SARS-CoV-2 were analyzed by electron and fluorescence microscopy. The images presented in this article, in association with the nitrogen (15N) isotope-labeled culture medium experiment, suggest that SARS-CoV-2 could also infect bacteria in the gut microbiota, indicating that SARS-CoV-2 could act as a bacteriophage. Our results add new knowledge to the understanding of the mechanisms of SARS-CoV-2 infection and fill gaps in the study of the interactions between SARS-CoV-2 and non-mammalian cells. These findings could be useful in suggesting specific new pharmacological solutions to support the vaccination campaign
Tenencia responsable y zoonosis: conceptos básicos de la tenencia responsable
Tenencia responsable es el conjunto de obligaciones que adquiere una persona o familia cuando decide adoptar un animal de compañía para asegurar su bienestar, así como el de las personas y el entorno que lo rodea.
Para poder asegurar el bienestar de los animales se deben contemplar las necesidades de los mismos, entendiéndose por necesidad a un requisito fundamental en la biología del animal para obtener un recurso en particular o responder a un estímulo ambiental o corporal.
Si no se provee lo que una necesidad implica, se afectará la fisiología o conducta del individuo.
La observación de la fisiología o de un efecto que puede estar ligado a la ausencia de un cierto recurso es una indicación de falta de cuidado humano Las cinco necesidades de los animales (mal llamadas “5 libertades” por la traducción literal del término Freedom del Inglés, cuando el concepto filosófico correcto es hablar de necesidades) son:
1. Necesidad de no padecer de hambre y sed
2. Necesidad de no padecer de incomodidad
3. Necesidad de no padecer de dolor, lesión ni enfermedad
4. Necesidad de expresar el comportamiento normal.
5. Necesidad de no padecer miedo ni aflicciónFacultad de Ciencias Veterinaria
Il turismo al tempo del Covid-19.Come andrà a finire?
Del turismo l’Italia non può fare a meno. La diffusione del Covid-19 ha avviato un processo di crisi strutturale dell'intero comparto. L’intervento governativo è stato necessario e probabilmente anche tempestivo e forse era impossibile agire in modo differente. La ripresa sarà difficile ma l’epidemia può anche rappresentare una opportunità per il comparto. Per capire come andrà a finire è necessario rispondere a tre semplici domande:quando, quanto e come
Effects of extruded linseed dietary supplementation on milk yield, milk quality and lipid metabolism of dairy cows
Twenty Italian Friesian dairy cows were used in an experimental trial to study the effects of extruded linseed dietary supplementation on milk production, milk quality and fatty acid (FA) percentages of milk fat and total plasma lipids and plasma phospholipids. Control cows were fed a corn silage based total mixed ration (TMR) while treated animals also received 700g/head/d of extruded linseed supplementation. Feed intake was similar between groups. Milk yields was tendentially greater for cows fed extruded linseed. Milk urea content (P<0.05) were reduced by treatment. Results showed a significant increase n-3 FA concentration (particularly alpha linolenic acid) and a significant reduction of n-6/n-3 FA ratio in milk fat, total plasma lipids and plasma phospholipids (P<0.001); moreover a reduction trend (P<0.1) of arachidonic acid concentrations was observed in milk fat, total plasma lipids and plasma phospholipids. At last, treatment enhanced milk fat conjugated linoleic acid (CLA) percentage (P<0.05)
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