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    Il lavoro in crisi.Trasformazioni del capitalismo e ruolo dei soggetti

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    Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cui si presenta il lavoro oggi in Italia; già presenti dagli anni ’80 vengono aggravate dalla crisi finanziaria del 2007. Per capirne le cause è indispensabile da un lato guardare alle trasformazioni del capitalismo industriale in Occidente in conseguenza della globalizzazione e dall'altro alle trasformazioni di una società che diventa più complessa, lacerata da conflitti tra ceti e classi: in essa attori sociali con identità multiple sembrano avere più possibilità di manovra, ma di fatto continuano ad avere molti vincoli. Gli scarsi investimenti, inoltre, non permettono di assorbire le poche persone laureate e diplomate: dunque la qualità del lavoro non corrisponde a quella della forza lavoro.Unemployment, underemployment, discouragement, insecurity and poor quality are the faces with which work appears today in Italy; they are present already in the 80s, they were exacerbated by the financial crisis of 2007. To understand the causes is essential to one side to look at the transformations of industrial capitalism in the West as a result of globalization and on the other to the transformation of a society that becomes more complex, torn by conflicts between classes: in it social actors with multiple identities seem to have more possibilities of maneuver, but in fact they still have many constraints. Underinvestment, also, does not allow to absorb the few people graduates and diplomate: therefore, the quality of work does not match whit the workforce

    Employer membership and collective bargaining in Italy: empirical evidence from an INAPP survey

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    Decentralization of collective bargaining is considered a key element to introduce innovations and changes work’s organization. Since 2011, European institutions too have promoted the dissemination of collective agreements more sensitive to corporate market conditions. What is the role of employer’s associations in this context?The article intends to provide an analysis in this regard, using data from the INAPP-RIL survey conducted on a sample of about 26,000 Italian firms. After studying the trend of membership rates and membership density over time, as well as the determinants that influence membership, the article focuses on the latter's influence on the dissemination and coverage of collective cross-sector bargaining. On the basis of the main evidence contained in the descriptive analyses, it may seemingly be stated that the barycentre of the Italian collective bargaining system - the «National Collective Labour Agreement» - has not been affected by the European, legislative and social partners “multilevel” drive in favour of its decentralisation. Indeed the multi-employer bargaining has continued to be applied outside of an association membership logic: there has been an increase in the share of firms that state to apply a sectoral agreement spontaneously, without joining an Employers’ Association. The Employers’ Association fragmentation is a context which conceals the proliferation of the so called Pirate Agreements, that is a system characterised by a self-opting out of the collective agreement. At the same time, and perhaps for the same reasons, second-level bargaining is at a standstill. In fact, traditional motivations related to competitiveness continue to make it preferable for small and medium sized firms to maintain the centrality of the national sectoral collective agreement

    MobilitĂ  del capitale umano altamente qualificato: i fattori di attrazione nel territorio nazionale

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    Il contributo affronta il tema delle migrazioni qualificate all’interno del territorio italiano, concentrandosi sulle determinanti degli spostamenti e utilizzando come base dati l’Indagine Isfol sulla Mobilità geografica dei dottori di ricerca

    La capacitĂ  attrattiva del mondo della comunicazione. Lavorare nelle radio a Roma tra soddisfazione,vulnerabilitĂ  ed equilibri di genere imperfetti

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    La condizione lavorativa di precarietĂ  in cui moltissimi soggetti sperimentano, sembra in qualche modo mitigata,dal tipo di lavoro che si svolge. E' il caso di alcuni lavoratori e lavoratrici che operano nel settore della comunicazione ed in particolare nelle radio private. La ricerca svolta presso alcune radio private romane ha messo in evidenza come lo svolgere un'attivitĂ  lavorativa in cui i soggetti si sentono realizzati,attenua la loro condizione di precariet

    Famiglia e carriere lavorative instabili: una conciliazione sempre piĂą difficile.

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    Dalla ricerca svolta presso la radiofonia pubblica, un importante comparto della Rai. emerge non solo come il precariato sia un'aspetto dirompente presso questa azienda post-fordista, ma come nuove disparità tra i generi, legate anche alla crescente instabilità del lavoro, vengono fuori. Le responsabilità familiari continuano ad essere mal divise, esendo ancora le donne a farsi carico del lavoro di cura anche in famiglie con elevate credenziali culturali. D'altra parte la ricerca ha messo in luce come anche in una simile organizzazione,postfordista, la discriminazione delle donne nei percorsi di carriera persiste.poiché le carriere dipendono molto dalla cooptazione e dalle conoscenze politich
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