32 research outputs found
La certezza del diritto nell’età del processo formulare. Conoscibilità dello ius e prevedibilità degli esiti giudiziali tra ‘modello repubblicano’ e ‘modello imperiale’: il contributo di Labeone
These considerations are focused on the topic of ‘legal certainty’ in the age of the formulary trial. The ‘generic’ players of the two aspects of ‘legal certainty’ examined (‘certainty-knowability’ of the law and ‘security-predictability’ of judicial decisions) appear to have been – for ‘knowability’ – the jurists, in their advisory activity, and – for ‘predictability’ – the praetor, in the composition of the formula for a concrete controversy. The sources, however, show signs of a ‘stratification’ of the dialectic between a republican ‘model’ and an imperial ‘model’ of ‘certainty of law’. The ‘certainty-knowability’ oscillates between the typically republican knowledge mediation of the jurist and the immediate knowability of the imperial laws. The ‘securitypredictability’ of judicial decisions oscillates between the composition of the formulas of the magistrate and the ‘ius publice respondendi ex auctoritate principis’ introduced by Augustus. The ‘specific’ player of the resistance, at the beginning of the new imperial age, of the ‘certainty-knowability’ and ‘security-predictability’ proper of the ‘republican model’ appears to have been a jurist of republican spirit, named Labeo
Role of Genetic and Acquired Prothrombotic Risk Factors in Genesis of Sudden Sensorineural Hearing Loss.
The methylenetetrahydrofolate reductase C677T mutation, factor V G1691A (factor V Leiden) mutation, prothrombin G20210A mutation and 8 other laboratory values associated with increased thrombotic risk were analyzed in 40 patients with sudden sensorineural hearing loss (SSHL). The results were compared with those obtained from 120 controls not affected by SSHL. We found a statistically significant higher frequency of hyperhomocysteinemia in the SSHL group compared with controls, and that this was also associated with the presence of homozygosity for the MTHFR C677T mutation. The study results suggest that SSHL might be caused, among other factors, by a combination of these 2 variables. We suggest that this analysis of the MTHFR C677T mutation should be further investigated to establish the etiology of SSHL, and that the same analysis should be taken into account in those patients with high levels of homocysteine
L’acquisizione del fondo librario appartenuto a Gaetano Sciascia, libero docente in diritto romano tra l'Italia e il Brasile
Nella seduta del 17 novembre 2015, il Consiglio di Amministrazione della Sapienza - Università di Roma ha preso atto
del D.R. n. 2973 del 28 settembre 2015 con il quale il Rettore Eugenio Gaudio ha autorizzato l’allora Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo romano, Paolo Ridola, ad accettare il fondo librario appartenuto al defunto libero docente in Diritto romano Gaetano Sciascia, costituito da circa 500 volumi di studi giusromanistici e concesso dal figlio ed erede Tommaso Sebastiano Sciascia, Presidente del Tribunale di Frosinone dal 2008 al 2015 e venuto anch’egli a mancare nel giugno del 2019 all’età di settantaquattro anni. I numerosi volumi ottenuti in donazione dal figlio Tommaso Sebastiano – molto sensibile alla formazione romanistica in ragione del lascito, spirituale prim’ancora che materiale, del padre – sono andati ad arricchire il patrimonio librario della biblioteca dell’Istituto, facendo tornare all’attivo del catalogo alcuni titoli che, nel corso degli anni, erano purtroppo andati smarriti. Segue biografia e profilo scientifico di Gaetano Sciascia (1914-1994)
Il diritto romano in Cina. Aggiornamenti e notizie
Il 26 aprile 2019 presso la Zhongnan University of Economics and Law di Wuhan è stato inaugurato l’‘Istituto Italo-Cinese’ frutto di anni di cooperazione tra l’Università cinese e la Sapienza - Università di Roma. Meno di un mese dopo, nei giorni 18 e 19 maggio, presso la Faculdade de Direito della Universidade de Macau, si è tenuto il quarto convegno internazionale per il dialogo tra le tradizioni giuridiche italiana e cinese, promosso dalle Facoltà di Giurisprudenza della ZUEL e della Sapienza, il terzo in ordine di tempo organizzato anche con la collaborazione del progetto ERC Advanced Grant 2014 Scriptores iuris Romani. Questi due importanti eventi scientifici si collocano all’interno della «lunga marcia del Diritto romano in Cina»1 e nel contesto della «Nuova via della seta» avviata nel 2013 dal Governo cinese e recentemente inaugurata tra Roma e Pechino. Si può dire che l’incontro delle due strade – la «lunga marcia del Diritto romano in Cina» e la «Nuova via della seta» – è frutto della comune lungimiranza dei giuristi, italiani e cinesi, che da più di trent’anni dialogano e collaborano, da sempre in convergenza e sotto gli auspici delle reciproche istituzioni, per anticipare giuridicamente gli eventi che oggi si stanno realizzando sull’orizzonte politicoeconomico
Prevedibilità degli esiti giudiziali e ius controversum. Tecniche di ‘calcolo’ attraverso le formulae: tracce nel pensiero dei giuristi romani
L’ambito di indagine entro cui queste ricerche intendono inserirsi è rappresentato da quel particolare periodo della storia giuridica di Roma che può inquadrarsi nell’età del processo formulare e che, per quanto concerne le fonti del diritto privato, viene comunemente indicato, a seconda dei punti di vista, come età della giurisprudenza o età del pretore (III sec. a. C. - III sec. d. C.), tenendo opportunamente conto delle ripercussioni che l’autonomia dell’interpretatio prudentium e l’indipendenza della iurisdictio dei magistrati subirono alla luce degli interventi normativi emanati all’indomani dell’affermarsi del nuovo assetto imperiale. Le presenti ricerche si propongono di approfondire la problematica e spinosa questione, nell’esperienza giuridica romana, della sicurezza del diritto, vista sotto il particolare profilo della prevedibilità degli esiti giudiziali, nel contesto del processo per formulas, a fronte dello ius controversum, circostanza che rendeva il giudice libero di scegliere tra i pareri prodotti quello da lui preferito. Tra le note insofferenze dell’oratoria tardo-repubblicana e primo-imperiale, da un lato, e gli altrettanto conosciuti successivi interventi normativi del nuovo potere centrale, dall’altro, dalle fonti emergono tracce di tecniche di superamento del dibattito giurisprudenziale prospettate direttamente da alcuni giuristi, i quali individuano e indicano soluzioni che permettono di condizionare la decisione del giudice in alternativa al vincolo imposto a quest’ultimo dallo ius publice respondendi ex auctoritate principis
Il licenziamento per giustificato motivo e l'ambito della tutela risarcitoria secondo Giuseppe Santoro Passarelli
This paper is a report of professor Giuseppe Santoro Passarelli’s lecture during the symposium held at the Accademia Nazionale dei Lincei
on May 2nd and 3rd, 2013, directed by the Organizing Committee composed by the distinguished professors Natalino Irti, Nicola Picardi, Pietro Rescigno and Renato Scognamiglio, titled «La riforma del diritto del lavoro» («Labour Law Reform»). Waiting for the publication of the conference minutes, we refer below the author’s interpretative thought together with some considerations by the writer, about the relevance that the reform of the law n. 92 of 2012 (the «Fornero Reform») still gives to the reinstatement protection, instead of the compensation one. In fact, although the legislator’s aim was to reduce the reinstatement scope, the technical and political compromise which is the ratio of the criticized reform, still allows to glimpse a preservation system of the unlawfully fired employees focused on real protection, despite of the new problems and uncertainties due to the wide discretion assigned to the Courts
Libro V. Fragmenta
Ulpian's commentary ad edictumis one of the great texts of Western legal thought: its mighty layout reflects centuries of prestigious knowledge, destined to play a crucial role in the laboratory of modernity.
Together with the Institutions of Gaius, it is also the work most used by the Justinian compilers in the drafting of the Digesta, and consequently the one we know best of all Roman jurisprudence. Two volumes of the Scriptores are dedicated to it - and in particular to the first six books that compose it: the first with books I-III, edited by Cristina Giachi, and the second with books IV-VII, edited by Antonio Angelosanto, Valerio Marotta, Francesca Pulitanò, Aldo Schiavone, and Francesca Tamburi. Their reading introduces one to a vision that is both analytical and comprehensive of Ulpian's work, in a perspective that represents an absolute novelty in legal historiography
Libro V. Commento
Ulpian's commentary ad edictumis one of the great texts of Western legal thought: its mighty layout reflects centuries of prestigious knowledge, destined to play a crucial role in the laboratory of modernity.
Together with the Institutions of Gaius, it is also the work most used by the Justinian compilers in the drafting of the Digesta, and consequently the one we know best of all Roman jurisprudence. Two volumes of the Scriptores are dedicated to it - and in particular to the first six books that compose it: the first with books I-III, edited by Cristina Giachi, and the second with books IV-VII, edited by Antonio Angelosanto, Valerio Marotta, Francesca Pulitanò, Aldo Schiavone, and Francesca Tamburi. Their reading introduces one to a vision that is both analytical and comprehensive of Ulpian's work, in a perspective that represents an absolute novelty in legal historiography