177 research outputs found

    Management, Strategy and Policy suggestions for European academic incubators: the Creation of a Start-ups’ Ecosystem in the South West England

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    Since the mid-1990s, the strategy decided at the European level towards a knowledge-intensive economy encouraged universities to become a strategic part of the ecosystems of innovation. This paper analyses the channels through which universities transfer knowledge to the economic system and become points of reference for the “global-national-regional” interactions necessary for the eco-system of new businesses

    The Ebola virus disease outbreak in Tonkolili district, Sierra Leone: a retrospective analysis of the Viral Haemorrhagic Fever surveillance system, July 2014–June 2015

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    In Sierra Leone, the Ebola virus disease (EVD) outbreak occurred with substantial differences between districts with someone even not affected. To monitor the epidemic, a community event-based surveillance system was set up, collecting data into the Viral Haemorrhagic Fever (VHF) database. We analysed the VHF database of Tonkolili district to describe the epi- demiology of the EVD outbreak during July 2014–June 2015 (data availability). Multivariable analysis was used to identify risk factors for EVD, fatal EVD and barriers to healthcare access, by comparing EVD-positive vs. EVD-negative cases. Key-performance indicators for EVD response were also measured. Overall, 454 EVD-positive cases were reported. At multivariable analysis, the odds of EVD was higher among those reporting contacts with an EVD-positive/ suspected case (odds ratio (OR) 2.47; 95% confidence interval (CI) 2.44–2.50; P < 0.01) and those attending funeral (OR 1.02; 95% CI 1.01–1.04; P < 0.01). EVD cases from Kunike chief- dom had a lower odds of death (OR 0.22; 95% CI 0.08–0.44; P < 0.01) and were also more likely to be hospitalised (OR 2.34; 95% CI 1.23–4.57; P < 0.05). Only 25.1% of alerts were gen- erated within 1 day from symptom onset. EVD preparedness and response plans for Tonkolili should include social-mobilisation activities targeting Ebola/knowledge-attitudes-practice dur- ing funeral attendance, to avoid contact with suspected cases and to increase awareness on EVD symptoms, in order to reduce delays between symptom onset to alert generation and consequently improve the outbreak-response promptness

    L’esclusiva legale della SIAE, tra diritto interno ed europeo

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    Analisi giuridica del monopolio legale della SIAE, in prospettiva comparat

    Patrimoni e scopi. Per un'analisi economica delle fondazioni

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    Il volume raccoglie i contributi presentati al Primo Workshop sulle Fondazioni organizzato nel 2007 dal Dipartimento di Scienze Economiche e Finanziarie "G. Prato", presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Torino. Il lavoro il tema delle fondazioni viene affrontato in chiave evolutiva, proponendo una classificazione che mette in luce la pluralità di esperienze, ovvero di patrimoni (ingenti e non) associati a differenti scopi.- Indice #7- Prefazione, Giovanni Zanetti #11- Introduzione Dalla «fondazione» alle «fondazioni»: un percorso di lettura, Gilberto Turati, Massimiliano Piacenza, Giovanna Segre #17- Parte prima Aspetti generali #31- Cap.I Fondazioni italiane: per una introduzione a beneficio degli inesperti curiosi, Marco Demarie #33- Cap.II Le fondazioni di origine bancaria: dalla nascita per caso all'esercizio dell'innovazione sociale, Gian Paolo Barbetta #59- Cap.III Quale valutazione per le fondazioni grant-making, Alberto Martini, Barbara Romano #87- Cap.IV Complementarità e/o sostituibilità tra le erogazioni delle fondazioni di origine bancaria e le politiche di spesa degli enti locali: il caso del Piemonte, Stefano Piperno, Federica Givone #107- Cap.V L'evoluzione della legislazione in materia di fondazioni di origine bancaria, Maura Leddi #135- Parte seconda Le esperienze #143- Cap.VI Una valutazione complessiva delle attività di erogazione delle fondazioni grant-making piemontesi, Angelo Miglietta #145- Cap.VII L'attività di una fondazione grant-making: l'esperienza della Compagnia di San Paolo, Flavio Brugnoli #159- Cap.VIII L'attività di una fondazione operativa nella cultura: la Fondazione Teatro Regio di Torino, Carlo Carrà #167- Cap.IX L'attività di una fondazione operativa nel sociale: la Fondazione Banco Alimentare Onlus, Roberto Cena #17

    Secondo Protocollo di Implementazione Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Questo documento Ăš da intendersi come protocollo di implementazione delle attivitĂ  nel corso della attuale fase dell’emergenza pandemica e, con lo “Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione”, le Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 e il Protocollo di implementazione MAB (Musei Archivi Biblioteche) dell’INAF, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2, dei quali costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale, e sostituisce integralmente il “Protocollo di Implementazione Fase 2, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2” adottato con nota Circolare del Direttore Generale del 15 maggio 2020, numero 2482. Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Agosto 2020 non si concretano in una totale “ripresa” delle attivitĂ  di ricerca, ma semplicemente in un “ampliamento”, peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse. È quindi necessario, in questa “Fase”, adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attivitĂ  lavorative nella massima sicurezza. Pertanto, il Direttore Generale, d'intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche all’aggiornamento del “processo di implementazione” delle attivitĂ  di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova “Fase”, nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9). Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari aggiornamenti dei provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle AutoritĂ  Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiaritĂ  delle singole Strutture della specificitĂ  dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative. Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, e nell’ottica della tutela della pubblica sicurezza, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso piĂč restrittivo, e dovranno essere immediatamente applicate eventuali, future e piĂč restrittive disposizioni governative Regionali e/o locali. Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico

    Protocollo per l’aggiornamento delle Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/Covid-19 nelle Strutture di Ricerca e nella Sede della Amministrazione Centrale dello Istituto Nazionale di Astrofisica.

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    Il documento Ăš da intendersi come protocollo per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, anche in considerazione dell’emanazione dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute, di circolari e “comunicazioni” di Ministeri e AutoritĂ  competenti, e della legislazione vigente in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, e contiene linee guida per la revisione e l’aggiornamento dei “Protocolli di sicurezza” adottati a livello locale dalle Strutture di Ricerca e dalla sede della Amministrazione Centrale, tenuto conto della situazione epidemiologica e della necessitĂ  di conservare misure efficaci per prevenire e ridurre il rischio di contagio. Il documento tiene conto delle nuove disposizioni normative e, in particolare, del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, siglato il 30 giugno 2022 e ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative e linee guida aggiornate per garantire l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19, applicando tutte le misure necessarie allo svolgimento delle attivitĂ  lavorative nella massima sicurezza, tenendo in particolare conto gli aspetti che riguardano il benessere del personale nell’accezione piĂč ampia del termine. Il documento richiama, inoltre, la necessitĂ  di promuovere e favorire, in ogni sistema di prevenzione di qualunque rischio, un ambiente di lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto della libertĂ  e dignitĂ  della persona in quanto diritti inviolabili di tutto il personale che a qualsiasi titolo lavora e opera all'interno dell'Istituto, delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad applicare, a garantire il rispetto del presente documento e di chi ha lavorato per la sua stesura. Atteggiamenti offensivi, molesti, violenti e lesivi della dignitĂ  e della professionalitĂ  dell’individuo sul luogo di lavoro, oltre a costituire fattori di rischio lavorativo, sono stigmatizzati dai “Codici” adottati dall’Ente

    Infected pancreatic necrosis: outcomes and clinical predictors of mortality. A post hoc analysis of the MANCTRA-1 international study

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    : The identification of high-risk patients in the early stages of infected pancreatic necrosis (IPN) is critical, because it could help the clinicians to adopt more effective management strategies. We conducted a post hoc analysis of the MANCTRA-1 international study to assess the association between clinical risk factors and mortality among adult patients with IPN. Univariable and multivariable logistic regression models were used to identify prognostic factors of mortality. We identified 247 consecutive patients with IPN hospitalised between January 2019 and December 2020. History of uncontrolled arterial hypertension (p = 0.032; 95% CI 1.135-15.882; aOR 4.245), qSOFA (p = 0.005; 95% CI 1.359-5.879; aOR 2.828), renal failure (p = 0.022; 95% CI 1.138-5.442; aOR 2.489), and haemodynamic failure (p = 0.018; 95% CI 1.184-5.978; aOR 2.661), were identified as independent predictors of mortality in IPN patients. Cholangitis (p = 0.003; 95% CI 1.598-9.930; aOR 3.983), abdominal compartment syndrome (p = 0.032; 95% CI 1.090-6.967; aOR 2.735), and gastrointestinal/intra-abdominal bleeding (p = 0.009; 95% CI 1.286-5.712; aOR 2.710) were independently associated with the risk of mortality. Upfront open surgical necrosectomy was strongly associated with the risk of mortality (p < 0.001; 95% CI 1.912-7.442; aOR 3.772), whereas endoscopic drainage of pancreatic necrosis (p = 0.018; 95% CI 0.138-0.834; aOR 0.339) and enteral nutrition (p = 0.003; 95% CI 0.143-0.716; aOR 0.320) were found as protective factors. Organ failure, acute cholangitis, and upfront open surgical necrosectomy were the most significant predictors of mortality. Our study confirmed that, even in a subgroup of particularly ill patients such as those with IPN, upfront open surgery should be avoided as much as possible. Study protocol registered in ClinicalTrials.Gov (I.D. Number NCT04747990)
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