25 research outputs found

    Che non sia un’opportunita’ persa: integrazione di diversi approcci didattici per un insegnamento più vivace e inclusivo dell’Archeologia Medievale,

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    vengono qui presentate alcune esperienze di didattica integrata condotte nell’Università di Padova, non solo tanto o più interattive rispetto alle lezioni presenziali, ma soprattutto molto più efficaci nel favorire l’apprendimento degli studenti. Non per eliminare le opportunità di attività presenziale (specialmente per le attività laboratoriali, gli scavi archeologici e iniziative come le Summer School di ricerca partecipata che collegano la didattica con il territorio e quindi alla terza missione: vedi Chavarría Arnau 2019, pp. 376-378), ma come opportunità di integrare al meglio le due opzioni (presenziale e in rete) in insegnamenti, come l’Archeologia, che richiedono importanti risorse economiche e di tempo. Inoltre, si descrivono le caratteristiche di alcuni materiali didattici creati o utilizzati per una didattica esclusivamente online, open e gratuita e l’impatto che possono avere nell’educazione continuativa, nella diffusione della nostra materia e nella promozione del territorio a livello anche internazionale

    Cambio de Era, Era de Cambios. El porqué de una exposición sobre el origen del cristianismo mediterráneo en Córdoba

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    Introduzione al catalogo e alla mostra "Cambio de Era cordoba y el Cristianismo Mediterraneo" organizzata a Cordoba tra dicembre del 2022 e marzo del 2023 nella quale si discutono i contenuti della mostra e il loro significato nell'ambito della storia del Mediterrano tardoantico

    Tumbas e iglesias, iglesias funerarias, tumbas sin iglesias. Reflexiones a partir de algunos analisis multidisciplinares

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    El articulo reflexiona sobre algunos aspectos vinculados al uso de las iglesias como espacio funerario. Solo un estudio combinado de epígrafes, ajuares, de las características de la estructura de las tumbas o de particulares contenedores para los difuntos (como sarcófagos), y de análisis científicos más sofisticados, pueden ayudar a reconstruir la biografía de los difuntos y de su posición social, probablemente reflejada en la colocación de su tumba dentro de la iglesia

    Frammenti di storia del complesso episcopale di Padova. Lo scavo archeologico a nord del battistero (2011-2012)

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    Si presentano i risultati dello scavo realizzato a nord del battistero del duomo di Padova dove sono state rinvenute le trace di primitivi ambienti mosaicati del 4 secolo che possono essere messi in rapporto con un primo battistero. Lo scavo ha rivelato inoltre la presenza di frammenti liturgici di 6 secolo, di una enorme quantita di frammenti di ceramica d'importazione pure del 6 secolo, di un potente incendio databile all'inizio del 7 secolo e fasi successive di abitazione residuale con tombe oltre ad un cimitero che tra 11 e 13 secolo rivela la ricostruzione del Duomo ed uso privilegiato dell'area esterna nuovo battistero come cimitero privilegiato

    Santa maria di Lugo. Avamposto di Padova nella storia del territorio

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    Si presentano i risultati degli scavi svolti dall'Università di Padova nella chiesa di Santa Maria di Lugo in provincia di Venezia ma nel passato in territorio di Padova. Lo scavo ha rivelato una sequenza che dall'epoca protostorica ripercorre la storia del territorio tra l'età romana e il medioevo con una fase particolarmente interessante in cui la chiesa diventò una fortificazione (bastia) al servizio dei Carraresi

    Los origenes de Cordoba cristiana

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    A partire dal IV secolo, uno dei fenomeni più significativi, sia per la novità che per le conseguenze, è stata la cristianizzazione dello spazio urbano, visibile inizialmente nel contesto funerario e successivamente nella costruzione di chiese. Queste chiese erano accompagnate da strutture legate al loro funzionamento: da spazi residenziali per ospitare i vari membri della gerarchia ecclesiastica, a aree con scopi amministrativi ed economici per svolgere l'incremento delle attività che la chiesa assumeva nelle città, passando per alloggiamenti per gli ecclesiastici responsabili della gestione del culto martiriale. Si trattava di complessi religiosi con funzioni specifiche, a seconda della loro posizione nella trama urbana, che questo articolo intende analizzare nel contesto della città di Cordova

    Paesaggi storici urbani tra tutela, conoscenza e partecipazione cittadina: l'esperienza padovana,

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    Nella definizione dell’UNESCO Recommendation on the Historic Urban Landscape (detta di Parigi 2011), il paesaggio storico urbano è inteso come risultato di una stratificazione di valori e caratteri culturali e naturali che, andando al di là della nozione tradizionale di “centro storico”, include anche il contesto (setting) ambientale e le dinamiche sociali (artt. 8 e 9). Obiettivo di questo articolo, è riflettere sui significati del testo UNESCO a partire dalle esperienze che il team di Archeologia Medievale dell’Università ha sviluppato nella città di Padova negli ultimi 20 anni, grazie a nuovi metodi e strumenti di analisi e in una prospettiva di “ricerca partecipata”

    Late Roman burials in urban contexts: old questions and new methods

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    From the 3rd century important changes took place in the funerary topography of Roman cities. Firstly, suburban areas previously used for residential or industrial activities outside city walls were used for funerary purposes. Later, beginning in the 4th century, but most commonly in subsequent centuries, dispersed burials start to appear in the intramural space of cities. Both of these two phenomena, widely detected in the Western provinces, are connected to the more general subject of urban transformations in Late Antiquity and therefore have been widely debated since the 1980s. However, no single explanation has been formulated, and the topic is further complicated by the quite vigorous debate on questions such as the 3rd century crisis, the extent of Christianisation and the effects of destructions caused by barbarians and of their settlement in Roman cities. The aim of this paper is to look again at both processes of change, taking into account both old and new archaeological evidence, and new methodologies and interpretations, in order to illuminate their possible causes and interpretations
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