134 research outputs found

    Chapter Il disegno delle gemme sfaccettate. Fonti iconografiche e trattatistica, analisi geometrica, rilevamento, modellazione parametrica

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    The 43rd UID conference, held in Genova, takes up the theme of ‘Dialogues’ as practice and debate on many fundamental topics in our social life, especially in these complex and not yet resolved times. The city of Genova offers the opportunity to ponder on the value of comparison and on the possibilities for the community, naturally focused on the aspects that concern us, as professors, researchers, disseminators of knowledge, or on all the possibile meanings of the discipline of representation and its dialogue with ‘others’, which we have broadly catalogued in three macro areas: History, Semiotics, Science / Technology. Therefore, “dialogue” as a profitable exchange based on a common language, without which it is impossible to comprehend and understand one another; and the graphic sign that connotes the conference is the precise transcription of this concept: the title ‘translated’ into signs, derived from the visual alphabet designed for the visual identity of the UID since 2017. There are many topics which refer to three macro sessions: - Witnessing (signs and history) - Communicating (signs and semiotics) - Experimenting (signs and sciences) Thanks to the different points of view, an exceptional resource of our disciplinary area, we want to try to outline the prevailing theoretical-operational synergies, the collaborative lines of an instrumental nature, the recent updates of the repertoires of images that attest and nourish the relations among representation, history, semiotics, sciences

    Effectiveness and Safety After a Switch to Tildrakizumab: A Real World Multicenter Italian Study in Psoriasis

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    Introduction: Tildrakizumab is a humanized IgG1κ monoclonal antibody targeting the p19 subunit of interleukin (IL)-23, approved in 2018 for the treatment of patients with moderate-to-severe chronic plaque psoriasis. Objectives: This study aimed to evaluate the effectiveness, safety and survival of tildrakizumab in the medium term (48 weeks) in psoriatic patients failure to previous biologic treatment in a real world setting. Methods: This was a retrospective, multicenter observational study that included adult patients with moderate-to-severe plaque psoriasis, failure to previous biologic therapy, consecutively treated with tildrakizumab. PASI and BSA values were recorded at baseline, at 12 and 48 weeks of treatment. Safety and tolerability of tildrakizumab were investigated by examining the presence of any adverse events. Results: Overall 51 patients were enrolled. Baseline disease severity was moderate to severe with a mean PASI score of 19.2 ± 8.5, mean BSA of 16 ± 10.4, and mean DLQI of 18.2 ± 6.8. A significant reduction in the mean PASI score was detected at 12 weeks of tildrakizumab therapy (3.5 ± 2.7, p < 0.001), with a further improvement at week 48 (0.6 ± 1.5, p < 0.001). At week 12, there was a great improvement in BSA score for all groups (p <0.001) with further increase at week 48. The effectiveness was confirmed also by DLQI assessment, with a significant decrease at week 12 and even more at week 48 (p <0.001). Conclusions: This study confirms the effectiveness of tildrakizumab in daily clinical practice in patients with moderate-to-severe plaque psoriasis

    Il Novecento napoletano. I disegni di architettura di Pasquale Amodio nella Nuova Pompei.

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    L’inedita ricerca analizza la poliedrica personalità dell’ingegnere Pasquale Amodio (1907-1981), esponente poco noto del Novecento napoletano, in relazione alla particolare epifania architettonica realizzatasi a corona dell’ampliamento della Basilica mariana a pochi anni dall’istituzione della ‘nuova’ città di Pompei. Nell’arco della cinquantennale carriera, Pasquale Amodio vive e interpreta, affronta e risolve – spesso con originalità – i maggiori temi compositivi e funzionali dell’Architettura, lasciandosi influenzare dagli stili ma dominando le mode. Oltre che nella progettazione e nella pratica di cantiere, egli esplicita il proprio impulso creativo nel disegno dal vero, nella pittura e nella grafica editoriale; dal 1942 come libero docente di Disegno condivide le proprie passioni con generazioni di studenti di ingegneria nell’Ateneo fridericiano. Amodio è continuativamente attivo a Pompei per circa dieci anni a partire almeno dal 1933; la sua prima esperienza è il progetto per la facciata del Santuario mariano, ha come disegnatore per Spirito Maria Chiapetta, sacerdote e ingegnere progettista della nuova Basilica. E' poi autore di una piccola casa nell'area del Santuario: questo documento d'archivio è il primo progetto firmato da Pasquale Amodio, il secondo lavoro è la "Casa del Pellegrino". L'edificio, che si trova di fronte alla Basilica, appare semplice ed essenziale, ma presenta caratteristiche architettoniche uniche, come la coesistenza di 'storicismo' e lo stile 'razionalista', la riprogettazione architettonica dell'Ordine ionico, secondo uno schema di proporzionalità articolato ed elegante. Il progetto più importante è l'"Ospizio del Sacro Cuore": un imponente edificio costruito di fronte al sito archeologico, in relazione a un doppio semi-circolare, piazza che non fu mai realizzata. Il progetto è legato alla dominante cultura razionalista e, in particolare, agli esempi di Adalberto Libera e Gio Ponti. L'esperienza di Amodio a Pompei si completa con il progetto "Casa D'Alessandro", caratterizzata da una struttura rigida di volumi, e con i progetti per tre cappelle funerarie. Infine, la ricerca di ARGENZIANO P focalizza un aspetto nuovo dell'opera di Amodio: la sua passione ed inclinazione per la grafica editoriale concretizzata a partire dai volumi del 1942, costantemente accresciuta nel corso degli anni per la composizione grafica e la stampa di progetti architettonici

    Il territorio letto e rappresentato nelle sue componenti segniche

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    Il testo è incentrato sul biunivoco rapporto semantico tra il Territorio e la Carta, tra la sedimentazione diacronica delle esperienze antropiche nel paesaggio e la rappresentazione sincronica in segni indicizzati. Mettendo a frutto le ricerche condotte sull’Ager Campanus e le città che lo punteggiano, l’Autore ha esemplificato la trattazione attraverso alcuni esempi paradigmatici letti ed interpretati in chiave percettiva. Il paesaggio sensibile che quotidianamente attraversiamo è il risultato tangibile di una sedimentazione pluricentenaria che all’osservatore attento appare caotica nel proprio sincronismo. Il disegnatore (ecogeometra) è chiamato a discretizzare e a misurare, leggere e interpretare il coacervo di segni – grazie ad un gruppo di lavoro multidisciplinare - nell'ottica predittiva al fine di prefigurare una possibile modificazione che, basata sul naturale sedimento storico, si realizzi in una direzione sostenibile

    Rappresentare il Sesto Continente. Note sul rilievo multidimensionale dell'ambiente sommerso

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    Il saggio tratteggia in sintesi le ricerche condotte da P. Argenziano (nel CRdC Benecon e in occasione del PRIN 2005-2007) sul tema del rilevamento digitale integrato dell’ambiente sommerso che hanno coniugato l’analisi storico-critica della letteratura specialistica e della cartografica nautica, all’uso orientato delle più innovative tecnologie per l’acquisizione multidimensionale puntuale del Sesto Continente, così come fu definito da Folco Quilici. Lo studio ha permesso la definizione di due diversi aspetti semantici del Disegno e del Paesaggio dalla totalità dell’ambiente emerso, alla specificità dell’idrosfera. Le tecniche “remote sensing” da piattaforma aerea, terrestre dinamica, e nautica, hanno un’unica specificità metodologica dalle fasi di acquisizione all’elaborazione del dato metrico e multispettrale acquisito. Grazie all'applicazione delle tecnologie digitali integrate, il “territorio” come concetto teorico e come modello multidimensionale non è più delimitato dalla fluttuante linea di battigia del mare; bensì il “territorio” diventa un continuum morfologico (perchè già tettonico) dall’alto dei rilievi montuosi alle profondità degli abissi marini. Al pari dello spazio subareo che definisce il Paesaggio vissuto dall’Uomo (cfr. Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze 2000), l’idrosfera definisce un “nuovo” Paesaggio difficilmente fruibile dall’Uomo - così come espresso da F. Quilici - e tutto da esplorare

    Itinerari di rilevamento digitale integrato multidimensionale in Cilento

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    Il contributo trae spunto dalle ricerche condotte da P.Argenziano in seno al CRdC Benecon nel territorio del Cilento, con il coordinamento del prof. Carmine Gambardella: il rilievo digitale integrato delle cavità antropiche di Castelcivita e Pertosa e di un mulino in località ‘La Cinque’ nel comune di Perdifumo. L’occasione ha permesso all’Autore di tracciare un profilo critico della metodologia scientifica esperita: l’Analisi Multicriteri@/Multidimensionale, senza soluzione di continuità, unisce e fa interagire - nei campi dell’Ambiente, della Rappresentazione, delle Stutture - gli Uomini (i ricercatori), le Fonti, le Tecnologie. Un iter gnoseologico esemplificato graficamente con un nastro di Möbius sul quale i sei attori della Ricerca sono ordinati secondo una proiezione multidimensionale. Un grafo eidetico, ideato e disegnato dall’Autore (cfr pp. 276-277), discretizza la metodologia e le strumentazioni scientifiche in un particolare protocollo operativo: dalle alte quote alle profondità marine, dalla tettonica della litosfera al corpo del monumento sono ordinati tutti sensori digitali del CRdC Benecon, interfacciati con segnali GNSS, cui corrispondono analiticamente le dimensioni e la tipologia dei dati in acquisizione, le corrispondenti unità di misura nel Sistema Internazionale; a seconda della tipologia di dati acquisiti, questi confluiscono nel modello delle coordinate omologhe WGS84, nel modello discreto tridimensionale, nel modello discreto multilayer. L’intersezione dei tre insiemi - grazie alla gestione del software Carta Uni.Te.mi.Ca. - costituisce il modello discreto integrato multidimensionale multiscalare

    Capua. Disegni e fotogrammi di paesaggi e scenari della città campana nelle opere di C. Carelli, A. Ferraro e W. Coldstream.

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    La città di Capua, i suoi monumenti, i suoi scorci più significativi sono il poliedrico soggetto di un ampio ventaglio di disegni vedutistici (editi ed inediti) elaborati dai tre autori presi in esame. P.Argenziano mette a confronto due autori noti nella letteratura europea di settore con un terzo, A. Ferraro, attivo nell’ambiente artistico napoletano, e dedito alla grafica per l'editoria. Lo studio triadico evidenzia la sensibilità dei tre autori in riferimento ai luoghi rappresentati e al tema più generale del “disegno di veduta” nella sua polisemica natura e finalità illustrativa e divulgativa apprezzabile, in questo caso, attraverso unicum pittorici, quaderni di viaggio e miniature grafiche a corredo della nascente editoria di massa di fine Ottocento. Alla luce della bibliografia esperita, la presenza e la produzione di W. Coldstream a Capua risulta essere un dato relativamente nuovo

    Three-dimensional survey and modelling as a first approach to the preservation of sacred sites. The case study of the historical Cemetery in Naples. From the real configuration to a multidimensional database.

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    In this paper, a study on architectural surveying methods and techniques by laser scanning technology, applied to some chapels located in the Monumental Cemetery in Naples is presented. By deduction, the geometric and morphological characterization was aimed at creating a 3D data-base, implemented with the spectral (NIR), colorimetric and photorealistic data, that are useful for an accurate modelling of textured surfaces
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