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Marinas and other ports and facilities for the recreational craft sector: an ontology domain to support spatial planning.
Marinas and other ports and facilities for the recreational craft sector in Sardinia (Italy) can host more than 19,000 pleasure boats and yachts, according to a recent estimate (Osservatorio Nautico Nazionale, 2010); this capacity, at the national level, is second only to that of the Liguria region. However, Sardinian infrastructures and facilities are not part of a coherent network. Moreover, they are unevenly scattered along the coastline and are very diverse, in terms of type, dimension, and endowment of facilities for sailors. A key issue to be taken into account in the early stages of the preparation of a plan for the pleasure craft sector, which might create the conditions for the setting up of a coherent network, is the lack of a proper, detailed knowledge of the system of Sardinian marinas and other facilities. To this end, this paper begins with an analysis of current information (both spatial and non-spatial) and attempts to build a spatial database that integrates available data. The analysis identifies differences in structure and semantics, together with differences in purpose and date of production/update of the data, as the roots of inconsistencies among existing data produced by different sources. Such differences in structure and semantics risk, if not properly identified, considered and handled, to cause an incorrect integration of data. Following the methodology provided by the guidelines produced by the Ordnance Survey with regards to domain ontologies (Hart et al., 2007; Hart e Goodwin, 2007; Kovacs et al., 2006), the construction of an ontology of the domain of infrastructure and facilities for the recreational craft sector is therefore proposed as a possible solution to the problem. By applying this methodology, a ‘knowledge glossary,’ consisting of a shared vocabulary of core and secondary concepts and of relationships (some of which spatial) among concepts is developed, leading to the construction of a conceptual model of the domain, later formalized by means of the software Protégé.
SINUESSA, UN APPRODO SOMMERSO DI EPOCA ROMANA: archeolologia, geomorfologia costiera, strategie sostenibili di valorizzazione
La monografia raccoglie i contribuiti di studi e ricerche condotti negli ultimi anni nell’area archeologica marina di Sinuessa nel golfo di Gaeta in Campania.
Alla realizza¬zione del volume hanno contribuito diversi autori, spe-cialisti in differenti discipline quali la geo-morfologia co¬stiera, archeologia e beni culturali con la finalità di sugge¬rire agli amministratori e stakeholder del litorale domitio strategie sostenibili per la valorizzazione dell’approdo sommerso di epoca romana
Sinuessa, un approdo sommerso di epoca romana
SINUESSA, UN APPRODO SOMMERSO DI EPOCA ROMANA
Archeologia, geomorfologia costiera, strategie sostenibili di valorizzazione. La monografia raccoglie i contribuiti di studi e ricerche
condotti negli ultimi anni nell’area archeologica marina di
Sinuessa nel golfo di Gaeta in Campania.
Alla realizzazione del volume hanno contribuito diversi
autori, specialisti in differenti discipline quali la geomorfologia
costiera,
archeologia e beni culturali con la
finalità di suggerire agli amministratori e stakeholder del
litorale domitio strategie sostenibili per la valorizzazione
dell’approdo sommerso di epoca romana
Un Approdo della costa di Castelsardo, fra età nuragica e romana
Il problema del rapporto fra le genti nuragiche e "post-nuragiche" della Sardegna e il mare ha da sempre alimentato accesi dibattiti fra gli studiosi. Il primo e principale "fossile guida", indicatore di spostamenti da e per la Sardegna, è costituito dall'ossidiana del Monte
Arci, che si ritrova in contesti liguri forse già in epoca preneolitica, e che si irradia a partire dal Neolitico in tutto il Centro-Nord dell'Italia e nel Midi della Francia. Si dovrà attendere la media Età del Bronzo, e soprattutto la Civiltà nuragica, per avere nuovamente tracce di sicuri contatti fra le due sponde, caratterizzate da numerosissimi oggetti (prevalentemente metallici) di produzione allogena trovati in Sardegna e, in un secondo momento (dopo il 1000 a.C.), da materiali sardi rinvenuti fuori dell'isola.
L'esistenza di una marineria nuragica presuppone anche, ovviamente, la presenza di approdi più o meno attrezzati, alcuni dei quali sono stati soltanto ipotizzati, mentre per altri, di più sicura localizzazione, si è in genere preferito parlare di scali prevalentemente fenici, al più "sorvegliati" o anche gestiti dagli indigeni. La costa nei pressi di Castelsardo-Sassari (all'estremità orientale del golfo dell'Asinara) ci offre, invece, l'esempio di un approdo sicuramente controllato dalle genti nuragiche,
per il quale, allo stato attuale della ricerca, non è dimostrabile un sistematico utilizzo da parte dei fenici
Emporio
Dal lat. emporium, scalo o mercato, a sua volta dal greco ἐμπόριον, con il significato originario di approdo per il viaggiatore di mare, quindi piazza mercantile. Nell'antichità in prossimità dei principali porti sorgevano edifici dedicati allo scambio, costituiti da una corsia che distribuiva una o due file di spazi laterali dedicati al deposito
Il giornalista della carta stampata. Genesi ed evoluzione della professione
Quello del giornalista è un mestiere in continuo mutamento. Ad imporlo sono l’evoluzione degli
strumenti di comunicazione a disposizione e della normativa di riferimento, in particolare per il
trattamento dei dati personali. Al cronista non resta che adeguarsi ai tempi, tra accrescimento delle
competenze, passione e tanti sacrifici, per arrivare a guadagnarsi l’assunzione, meta però di sempre
più difficile approdo
HISTORICAL SOURCES AND THE THEMATIC CARTOGRAPHY. MAJOR BATTLEGROUNDS IN THE ANCIENT SICILY
Il contributo espone una metodologia di ricerca: le fonti antiche come strumento di
produzione cartografica finalizzata alla valorizzazione dei beni culturali. Vengono esaminate
due aree della Sicilia occidentale antica, dove si svolsero eventi militari di grande
rilevanza storica: la battaglia sul fiume Crimiso, attuale Belice (339 a.C.) e la battaglia
nel mare delle Egadi (241 a.C.). Grazie anche allo studio preliminare degli storici antichi
che hanno descritto la battaglia delle Egadi (TP), la Soprintendenza del Mare di Trapani
e la RPM Nautical Foundation hanno potuto interpretare la densità di rinvenimenti archeologici
subacquei a NordOvest dell’isola di Levanzo e localizzare più precisamente
il tratto di mare dove si svolse la battaglia navale. L’area è stata inserita nel progetto
europeo ArcheoMap (6° FP, 2002-2006), interessato alla sperimentazione di ‘itinerari e
parchi archeologici subacquei’ che – tramite l’uso di strumenti audiovisivi – valorizzano
il mare come bene naturale e bene culturale. Il secondo esempio illustra un’area dei
Monti Sicani in provincia di Palermo, dove il Laboratorio di Scienze dell’Antichità della
Scuola Normale Superiore di Pisa svolge ricerche archeologiche dall’inizio degli anni
Ottanta: la città antica (Entella) sorgeva sul ramo sinistro del fiume Belice e il suo territorio
si estendeva verso Sud fino alla confluenza fluviale. Qui probabilmente si svolse
un’altra famosa battaglia, devastante per l’esondazione del fiume in zone soggette da
sempre a dissesti idrogeologici. Anche in questo caso, le fonti antiche hanno fornito
dettagli topografici che – insieme a elementi toponomastici (Catasto Borbonico) e
morfologici (Carta dei Suoli della Sicilia) – hanno permesso di circoscrivere l’area della
battaglia. Il contributo presentato in questa sede è tratto dall'elaborato «Entella: città
e territorio nel quadro sinottico delle fonti antiche (VI a.C.-I a.C./I d.C.)» (di M.I. Gulletta)
che farà parte della pubblicazione definitiva delle ricognizioni sul territorio (a cura del
Laboratorio di Scienze dell'Antichità, Pisa 2012 c.d.s.).I here wish to discuss put to the test methodological issues: ancient sources as an instrument
for map-shaping that aimsing at the promotion of cultural heritage. I investigate two areas of the ancient Western Sicily that played host to are examinated where
military events of great historical importance a couple of important battlesoccourred:
the Krimisos River – Belice River (339 BC), nowadays – and the Egadi Islands battle.
Thanks also to the preliminary study of ancient sources Aabout the formerlatter, once
checked ancient sources the Soprintendenza del Mare in Trapani and the RPM Nautical
Foundation shed light on the numerous many underwater finds NorthWest of the Levanzo
Island and then they located the stretch of sea where the naval battle took place more
precisely. This area has now been now included in the ‘ArcheoMap’ Eeuropean project
(6° FP 2002-2006), also testing 'routes and underwater archaeological parks', which –
through the use of audiovisual aids –intends to promote the seas both as natural and
cultural heritage.
The second example sample shows an area of the Monti Sicani in the province of Palermo
where the « Laboratorio di Scienze dell’Antichità (Scuola Normale Superiore di Pisa)»,
has being carryingies out archaeological research since the early Eighties: the ancient
city (Entella) rose on the left branch of the Belice River and its territory extended southward
to the confluence of the river. Also in this case, the ancient sources (Greek and
Latin) provide topographical details, which – with toponymic (Catasto Borbonico) and
morphological (Charter of Soils of Sicily) elements – allowed to assume deduce the area
of the battle. The related study will form ais expected to appear on a chapter of the
«Carta Storico-Archeologica del Comune di Contessa Entellina», developed in progress
by the team at the conclusion of after the topographical surveys (1998-2002)
La Romanizzazione dell'Anglona
La romanizzazione dell'Anglona deve essere inquadrata nell'ambito della politica romana di sfruttamento
delle risorse della Sardegna settentrionale già in età tardo repubblicana, una volta pacatae le bellicose
popolazioni indigene dei Balari (nel finitimo territorio del Monte Acuto) e dei Corsi.
Il fulcro di tale fenomeno di acculturazione dei populi encorici fu costituito da una formazione urbana
localizzata sulla costa anglonese, presumibilmente nell'area della foce del fiume Coghinas: Tibulas
Breccia aperta nella fortezza Europa
La “EU-Horn of Africa Migration Route Initiative”. Analisi e prospettive
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