6,987 research outputs found

    Assessing and refining mappings to RDF to improve dataset quality

    Get PDF
    RDF dataset quality assessment is currently performed primarily after data is published. However, there is neither a systematic way to incorporate its results into the dataset nor the assessment into the publishing workflow. Adjustments are manually -but rarely- applied. Nevertheless, the root of the violations which often derive from the mappings that specify how the RDF dataset will be generated, is not identified. We suggest an incremental, iterative and uniform validation workflow for RDF datasets stemming originally from (semi-) structured data (e.g., CSV, XML, JSON). In this work, we focus on assessing and improving their mappings. We incorporate (i) a test-driven approach for assessing the mappings instead of the RDF dataset itself, as mappings reflect how the dataset will be formed when generated; and (ii) perform semi-automatic mapping refinements based on the results of the quality assessment. The proposed workflow is applied to diverse cases, e.g., large, crowdsourced datasets such as DBpedia, or newly generated, such as iLastic. Our evaluation indicates the efficiency of our workflow, as it significantly improves the overall quality of an RDF dataset in the observed cases

    Coupling problem in thermal systems simulations

    Get PDF
    Building energy simulation is playing a key role in building design in order to reduce the energy consumption and, consequently, the CO2 emissions. An object-oriented tool called NEST is used to simulate all the phenomena that appear in a building. In the case of energy and momentum conservation and species transport, the current solver behaves well, but in the case of mass conservation it takes a lot of time to reach a solution. For this reason, in this work, instead of solving the continuity equations explicitly, an implicit method based on the Trust Region algorithm is proposed. Previously, a study of the properties of the model used by NEST-Building software has been done in order to simplify the requirements of the solver. For a building with only 9 rooms the new solver is a thousand times faster than the current method

    Nanoseismic monitoring for detection of rockfalls. Experiments in quarry areas

    Get PDF
    Le frane per crollo da ammassi rocciosi fratturati sono tra i processi di instabilità gravitativa che più frequentemente interessano opere antropiche quali tagli su versanti naturali o artificiali, pareti di cava, trincee stradali, autostradali o ferroviarie, sia per ciò che attiene le aree di distacco che per quelle di accumulo. Nell’ambito dell’applicazione di sistemi di early warning per la gestione del rischio geologico legato a queste tipologie di frana, una sperimentazione della tecnica del monitoraggio nanosismometrico è stata effettuata presso due siti estrattivi non più in attività: le “Pirrere” della Baia di Cala Rossa sull’isola di Favignana (Trapani), in Sicilia, e la cava dismessa di Acuto (Frosinone), in Italia Centrale. Il monitoraggio nanosismometrico è una tecnica di indagine che consente di individuare e localizzare deboli eventi sismici, fino a magnitudo locale (ML) nell’ordine di -3, attraverso l’impiego di quattro sensori sismometrici disposti secondo una specifica geometria di array detta SNS (Seismic Navigation System). Nel presente lavoro, mediante il software NanoseismicSuite sono stati analizzati 73 eventi di crollo indotti artificialmente attraverso la caduta controllata di blocchi di roccia nei due siti estrattivi abbandonati; sono stati lanciati, simulando fenomeni di rockfalls, rispettivamente 47 blocchi di roccia nella cava di Acuto e 26 eventi in quattro diverse cave a cielo aperto presenti nel settore occidentale di Cala Rossa. Tali eventi, avendo punto epicentrale noto, hanno permesso di determinare il miglior modello di sottosuolo in termini di valori di velocità delle onde P ed S attraverso un’operazione di back analysis. L’analisi è stata, infatti, effettuata variando i valori di velocità e scegliendo quelli relativi all’epicentro teorico ottenuto dall’analisi dell’evento che fosse il più vicino possibile al punto reale di impatto del blocco di roccia. Al fine di valutare la sensibilità della geometria dell’array SNS e l’influenza del sito di installazione sulla capacità di individuare e localizzare gli eventi, le sperimentazioni sono state condotte sia variando il raggio di apertura che la zona di installazione degli array: presso Acuto le acquisizioni di segnale sono state condotte prima con un array SNS con apertura di 20 m e successivamente con un array di apertura 10 m, mentre presso Cala Rossa l’array è stato installato alternativamente all’aperto in un’area di plateau roccioso ed in una galleria facente parte dell’area di cava abbandonata. Analizzando i dati si è ottenuta una precisione dell’ubicazione epicentrale compresa tra il 10 ed il 22% della distanza che intercorre tra la sorgente e l’array nanosismometrico. Il miglior modello di sottosuolo ottenuto per entrambi i casi di studio è risultato avere una velocità delle onde P pari a 900 m/s ed un rapporto VP/VS pari a 1.73, valori in accordo con le condizioni di intenso stato di fratturazione delle rocce carbonatiche affioranti nelle due zone di cava. Per gli eventi di crollo indotti la magnitudo ML è risultata essere compresa tra -2.8 e -1.3; considerando l’energia sviluppata dall’impatto, legata alla massa del blocco ed all’altezza e alla velocità di caduta, non è stato possibile definire una relazione tra magnitudo ed energia, probabilmente a causa delle differenti caratteristiche del punto di impatto dei diversi blocchi. In generale, si è osservato che la precisione di ubicazione degli eventi, in termini di azimuth e distanza dal reale epicentro, è risultata paragonabile sia variando l’apertura dell’array che variando il sito di installazione. Per il sito sperimentale di Acuto, il processo di picking manuale del tempo di primo arrivo delle onde P è risultato essere più affidabile nel caso di array con apertura pari a 10 m. La sperimentazione effettuata a Cala Rossa ha permesso, invece, di osservare una migliore capacità di individuazione degli eventi nelle tracce relative all’array posizionato in galleria a causa della minore rumorosità di base del sito di installazione. Tra le registrazioni sismometriche sono state identificate varie tipologie di segnali, oltre a quelli generati dal lancio dei blocchi, alcune riconducibili ad eventi naturali di crollo altre a deboli terremoti. L’analisi dei segnali riferibili alla prima tipologia di eventi naturali, effettuata tenendo in considerazione i modelli di sottosuolo precedentemente calibrati, ha portato all’identificazione in ambedue i siti di aree aventi maggiore suscettibilità a frane per crollo. In definitiva, si può ritenere che i risultati ottenuti in questo studio siano incoraggianti rispetto all’efficacia della tecnica di monitoraggio nanosismometrico nell’individuazione e nell’ubicazione di fenomeni di crollo in roccia e portano a ritenere questa tecnica potenzialmente applicabile in aree in cui tali eventi possono interferire con infrastrutture antropiche.In the frame of early warning and risk mitigation studies for landslide processes involving rock masses, two quarry areas (Cala Rossa Bay in Sicily and Acuto in Central Italy) were monitored with SNS (Seismic Navigation System) arrays. In this study, 73 rockfalls were simulated by launches of rock blocks. This allowed to perform a back analysis for defining the best seismic velocity model of the subsoil half-space; the records related to each impact caused by the rock block launch were managed by the nanoseismic monitoring approach, varying the velocity model to obtain a theoretical epicentre as close as possible to the actual location of the impact point. In order to evaluate the sensibility of the SNS array, the results obtained by different array apertures and positions were compared in terms of azimuth and distance error with respect to the real epicentres. On the other hand, several natural rockfalls were detected; their analysis allowed to identify areas having higher susceptibility to rockfalls by using the previously calibrated subsoil half-space model. Further studies are required to better define the areas prone to rockfall generation in the considered test sites; nevertheless, the here obtained results show an encouraging perspective about the application of the nanoseismic monitoring with respect to vulnerable infrastructures in rockfall prone areas

    Evolutionary Learning of Fuzzy Rules for Regression

    Get PDF
    The objective of this PhD Thesis is to design Genetic Fuzzy Systems (GFS) that learn Fuzzy Rule Based Systems to solve regression problems in a general manner. Particularly, the aim is to obtain models with low complexity while maintaining high precision without using expert-knowledge about the problem to be solved. This means that the GFSs have to work with raw data, that is, without any preprocessing that help the learning process to solve a particular problem. This is of particular interest, when no knowledge about the input data is available or for a first approximation to the problem. Moreover, within this objective, GFSs have to cope with large scale problems, thus the algorithms have to scale with the data

    Singular Continuation: Generating Piece-wise Linear Approximations to Pareto Sets via Global Analysis

    Full text link
    We propose a strategy for approximating Pareto optimal sets based on the global analysis framework proposed by Smale (Dynamical systems, New York, 1973, pp. 531-544). The method highlights and exploits the underlying manifold structure of the Pareto sets, approximating Pareto optima by means of simplicial complexes. The method distinguishes the hierarchy between singular set, Pareto critical set and stable Pareto critical set, and can handle the problem of superposition of local Pareto fronts, occurring in the general nonconvex case. Furthermore, a quadratic convergence result in a suitable set-wise sense is proven and tested in a number of numerical examples.Comment: 29 pages, 12 figure
    • …
    corecore