7 research outputs found

    Dessins d'enfants in N=2 generalised quiver theories

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    We study Grothendieck’s dessins d’enfants in the context of the N=2 supersymmetric gauge theories in (3 + 1) dimensions with product SU (2) gauge groups which have recently been considered by Gaiotto et al.. We identify the precise context in which dessins arise in these theories: they are the so-called ribbon graphs of such theories at certain isolated points in the moduli space. With this point in mind, we highlight connections to other work on trivalent dessins, gauge theories, and the modular group

    Regular dessins d'enfants with field of moduli Q(p√2)

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    Creating for the Stage and Other Spaces: Questioning Practices and Theories

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    Abstract (ENGLISH)-This volume brings together most of the interventions by artists and scholars of the Third EASTAP Conference (European Association for the Study of Theatre and Performance), which should have been held in Bologna from 27 February to 1 March 2020, scheduled among the events of the VIE Festival 2020 and the activities of the Department of the Arts / DAMSLab. When everything was ready, the Conference, the last part of the Festival and the DAMSLab programme were suddenly canceled due to the first restrictions related to the pandemic. Following those sudden and unexpected events, the need to leave memory of the project arose from many quarters. It was thus decided to propose a publication which, while significantly differentiating from the original structure designed for the Conference, explicitly and directly refers to it, remaining an exceptional and significant testimony of the state of studies on theatre and performance in the pre-Covid era. The Conference plan envisaged two macro-sectors which concerned, one, the practices and theories relating to the composition of the texts; the other, the practices and theories relating to the composition of performative events referable to the methods of scenic writing. The volume takes up this polarity by framing it in a different division of relations, which explains – thanks to the groupings and their titles both the relations between text and text and those between sector and sector. The most consistent chapters are dedicated to performance and post-dramatic textuality: Questioning performance: theories and practices (17 reports) and Creating text for the stage: theories and practices (21 reports). The other chapters then come to place themselves in the force field described by these main groupings. Perfomer's body: the dancer, the actor (6 reports) and Creating for other spaces: landscape, sound, multimedia (7 reports) are ideally framed in the polarity of the performace, where to highlight the centrality of the body and the relational dynamics activated by spaces, sounds, and new technologies. Collective creations and community plays (7 reports), on the other hand, focuses on performance and new textuality. __________ Abstract (ITALIANO)-Il presente volume riunisce la maggior parte degli interventi di artisti e studiosi del III Convegno EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance), che avrebbe dovuto tenersi a Bologna dal 27 febbraio al 1 marzo 2020, calendarizzato tra gli eventi di VIE Festival 2020 e le attività del Dipartimento delle Arti/DAMSLab. Quando tutto era ormai pronto, il Convegno, l’ultima parte del Festival e il programma DAMSLab sono stati improvvisamente annullati a causa delle prime restrizioni legate alla pandemia. In seguito a quei repentini e inattesi eventi, è nata l’esigenza da più parti avvertita di lasciare memoria del progetto. Si è deciso così di proporre una pubblicazione che, pur differenziandosi sensibilmente dalla struttura originaria pensata per il Convegno, a esso si richiamasse esplicitamente e direttamente, restando eccezionale e significativa testimonianza dello stato degli studi sul teatro e la performance nell’era pre-Covid. Il piano del Convegno prevedeva due macrosettori che riguardavano, l’uno, le pratiche e le teorie relative alla composizione dei testi; l’altro, le pratiche e le teorie relative alla composizione di eventi performativi riferibili alle modalità della scrittura scenica. Il volume riprende questa polarità inquadrandola in una diversa ripartizione delle relazioni, che esplicita – grazie ai raggruppamenti e ai loro titoli – sia le relazioni fra testo e testo che quelle fra settore e settore. Alla performance e alla testualità postdrammatica sono dedicati i capitoli più consistenti: Questioning performance: theories and practices (17 relazioni) e Creating text for the stage: theories and practices (21 relazioni). Gli altri capitoli si vengono quindi a posizionare nel campo di forze descritto da questi raggruppamenti principali. Perfomer’s body: the dancer, the actor (6 relazioni) e Creating for other spaces: landscape, sound, multimedia (7 relazioni) si inquadrano idealmente nella polarità della performace, dove evidenziare la centralità del corpo e le dinamiche relazionali attivate dagli spazi, dai suoni e dalle nuove tecnologie. Collective creations and community plays (7 relazioni) si orienta invece fra performance e nuova testualità

    L'Africa romana: atti del 12. Convegno di studio

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    Questo dodicesimo volume su L'Africa romana contiene i testi delle comunicazioni presentate ad Olbia tra il 12 ed il 15 dicembre 1996, in occasione del Convegno dedicato al tema dell'organizzazione dello spazio urbano nelle province romane del Nord Africa, nella Sardegna, in Corsica e nella penisola iberica. Una sessione è stata dedicata alle nuove scoperte epigrafiche ed un'altra alle relazioni tra Nord Africa e le altre province. Il tema dell'organizzazione dello spazio rurale è stato trattato avvalendosi di nuovi modernissimi stumenti di ricerca (analisi del paesaggio originario, carto-interpretazione, foto-interpretazione, immagini satellitari) e consente di tornare concretamente alle forme di produzione, ai modelli sociali, alle condizioni di vita, alla cultura materiale, agli scambi di ogni genere, alla vita religiosa, tutte realtà che non si possono comprendere se non a partire dal territorio e dal rapporto tra realtà rurali ed urbane. E poi gli studi sull'agricoltura, sulle proprietà fondiarie, sull'olivicoltura, sulla viticoltura, sulla pastorizia, sul catasto, sulle centuriazioni, sui paesaggi agrari, sulle forme di sfruttamento del suolo, sull'idraulica, sul diritto rurale, sulla viabilità. Questo volume segna un ulteriore allargamento geografico verso la penisola iberica e verso l'Africa centrale ed un'apertura cronologica più ampia verso l'età pre-romana e la tarda antichità, tra permanenze, continuità e rotture medioevali, con una varietà di temi (gli studi sull'agricoltura, sulle proprietà fondiarie, sull'olivicoltura, sulla viticoltura, sulla pastorizia, sul catasto, sulle centuriazioni, sui paesaggi agrari, sulle forme di sfruttamento del suolo, sull'idraulica, sul diritto rurale, sulla viabilità) che certamente non potranno non sorprendere il lettore

    Summa Theologiae - Secunda Secundae Pars

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    L'Africa romana: lo spazio marittimo del Mediterraneo occidentale: atti del 14. Convegno di studio

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    Questa XIV edizione dell'Africa romana, in tre volumi, pubblicata per iniziativa del Dipartimento di Storia e del Centro di Studi Interdisciplinari sulle Province Romane dell'Università degli Studi di Sassari e dell'Institut National du Patrimoine della Tunisia, segna un ulteriore allargamento geografico verso la penisola iberica e verso l'Africa centrale e altresì un'apertura cronologica più ampia verso l'età preromana e la tarda antichità. Vengono documentate la miriade di ricerche archeologiche, storiche ed epigrafiche in corso nel Mediterraneo e la coraggiosa acquisizione tra gli umanisti delle più sofisticate tecniche informatiche: dal GIS all'indagine archeologica sottomarina, dalle prospezioni territoriali anche satellitari alle nuove catalogazioni dei materiali e dei dati su base stratigrafica
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