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    Accuratezza diagnostica della tomografia computerizzata 320 strati: confronto con l'angiografia coronarica invasiva in pazienti con sospetta malattia coronarica

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    Introduzione e scopo dello studio: È stato condotto uno studio prospettico per analizzare la dose efficace e le capacità diagnostiche della Tomografia Computerizzata (TC) 320-strati rispetto all’angiografia coronarica invasiva (ICA) in pazienti con sospetta CAD. Materiali e metodi: Lo studio è stato disegnato in modo prospettico attraverso la valutazione, mediante TC 320-strati, di stenosi coronariche responsabili di ostruzioni ≥ 50% del diametro del vaso, utilizzando come standard di riferimento l’analisi quantitativa da parte dell’ICA. Il gruppo di studio finale annoverava 118 pazienti (78 uomini e 40 donne, età media: 61±10 anni, range: 40-80 anni). Le immagini sono state eseguite mediante TC 320-strati con detettori da 0.5 mm, tempo di rotazione del gantry pari a 350 ms e fino a 16 cm di copertura lungo l’asse Z (Aquilion ONE, Toshiba Medical Systems, Otawara, Japan). La valutazione delle stenosi è stata eseguita da due operatori, non a conoscenza dei risultati dell’ICA, tramite l’utilizzo di un’appropriata workstation (Vitrea2 FX, Vital Images, Plymouth, Minnesota) che ha permesso la creazione automatica di ricostruzioni curve multiplanari lungo le arterie coronarie L’angiografia coronarica invasiva è stata considerata metodica gold-standard di riferimento. La valutazione delle coronarie è stata effettuata tramite approccio trans-femorale entro 1 settimana dalla TC Risultati: La dose efficace di radiazione è stata minore per la TC 320-strati rispetto alla ICA (3.1 ± 2.3 vs 6.5 ± 4.2 mSv; P 50% del lume del vaso è stata effettuata l’analisi per paziente, per vaso e per segmento coronarico. Nell’analisi per paziente, sensibilità e specificità della TC erano rispettivamente del 98% e 91%; Nell’analisi per singolo vaso, sensibilità e specificità erano del 93% e 95%. Nell’analisi per segmento, sensibilità e specificità si attestavano rispettivamente al 91% e 99% . Conclusioni: Lo studio dimostra come la TC 320-strati possa essere paragonata con successo alla coronarografia invasiva nella reale pratica clinica, dal momento che fornisce un’accuratezza diagnostica simile nella diagnosi di CAD provvedendo al contempo ad una drastica riduzione della dose efficace di radiazione. Infatti, con una dose media di 3 mSv, la TC 320-strati riduce l’esposizione alle radiazioni, se messa a confronto con i vecchi sistemi di TC coronarica che utilizzavano approcci convenzionali per le acquisizioni elicoidali (in studi precedenti è stata riportata una dose media pari a 12-15 mSv)

    INFLUENZA DEI VALORI DI COLESTEROLO-LDL SULLA SCLEROSI VALVOLARE AORTICA ED ATEROSCLEROSI CAROTIDEA IN UNA POPOLAZIONE DI PAZIENTI CON IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE E MUTAZIONI DEL GENE DEL RECETTORE DELLE LDL

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    L’Ipercolesterolemia familiare è una patologia autosomica, codominante, prevalentemente causata da mutazioni del gene del recettore delle LDL (LDL-R). Lo scopo del nostro studio è stato valutare il ruolo dei valori di Col-LDL sul profilo di rischio cardiovascolare in una popolazione di pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare. Sono stati arruolati 66 pazienti (56,1% donne; età media 42± 14 anni), con le caratteristiche cliniche di FH (Simone Brome Register Criteria), in assenza di diabete mellito o altri disordini metabolici. Sono stati considerati i valori di Colesterolo totale, Col-LDL, Col-HDL e trigliceridi prima di iniziare la terapia dietetica o farmacologica. Tutti i 66 pazienti, affetti da ipercolesterolemia familiare, presentavano allo screening effettuato, mutazioni del gene del LDLR, identificando 22 differenti mutazioni in eterozigosi e 6 differenti mutazioni in doppia eterozigosi. Il sequenziamento diretto del promotore del gene LDLR rilevava una mutazione in omozigosi. L’attività funzionale residua del recettore delle LDL (LDLRa) è stata valutata in un sottogruppo di 41 pazienti, ed è risultata inversamente correlata ai valori di Col-LDL (r =0.455) La mediana del Chol-LDL (303 mg/dl) è stata utilizzata come surrogato del LDLRa per analizzare il profilo cardiovascolare nell’intera popolazione di 66 pazienti. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un EcocolorDoppler carotideo ed a un Ecocardiogramma trans toracico standard. La prevalenza di storia di eventi cardiovascolari era significativamente maggiore nel gruppo con Col-LDL più alto confrontato con quello con Col-LDL più basso indipendentemente dall’età (35,3% vs 12,5%) (p= 0,031). I pazienti con Col-LDLmaggiore del valore della mediana hanno presentato una più elevata prevalenza di ispessimento medio-intimale, presenza di placche carotidee e grado di stenosi carotidee più severo (>50%) indipendentemente dall’età, dal genere, dall’ipertensione arteriosa e dalle malattie cardiovascolari (p=0.002). L’analisi condotta nei due gruppi ha evidenziato inoltre, un’aumentata prevalenza di sclerosi della valvola aortica di grado moderato e severo in questi pazienti, indipendentemente dall’età, dal genere e dalla presenza di ipertensione arteriosa (p=0.048), ma questa associazione è risultata ai limiti della significatività statistica quando corretta per eventi cardiovascolari (p=0.06). Questo studio ha identificato un sottogruppo tra i pazienti affetti da Ipercolesterolemia familiare ad alto rischio cardiovascolare, confermando il ruolo dei livelli di Col-LDL come marker diaterosclerosi diffusa e severa. Inoltre abbiamo osservato una forte associazione tra i livelli di Col-LDL e l’aterosclerosi carotidea, indipendentemente dai principali fattori di rischio. Ulteriori studi con un maggior numero di partecipanti dovrebbero essere condotti per valutare la relazione, il tipo di mutazione del LDLR, l’attività funzionale residua ed i parametri ecocardiografici, nei pazienti affetti da Ipercolesterolemia familiare eterozigote

    Accuratezza diagnostica della tomografia computerizzata 320 strati: confronto con l'angiografia coronarica invasiva in pazienti con sospetta malattia coronarica

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    Introduzione e scopo dello studio: È stato condotto uno studio prospettico per analizzare la dose efficace e le capacità diagnostiche della Tomografia Computerizzata (TC) 320-strati rispetto all’angiografia coronarica invasiva (ICA) in pazienti con sospetta CAD. Materiali e metodi: Lo studio è stato disegnato in modo prospettico attraverso la valutazione, mediante TC 320-strati, di stenosi coronariche responsabili di ostruzioni ≥ 50% del diametro del vaso, utilizzando come standard di riferimento l’analisi quantitativa da parte dell’ICA. Il gruppo di studio finale annoverava 118 pazienti (78 uomini e 40 donne, età media: 61±10 anni, range: 40-80 anni). Le immagini sono state eseguite mediante TC 320-strati con detettori da 0.5 mm, tempo di rotazione del gantry pari a 350 ms e fino a 16 cm di copertura lungo l’asse Z (Aquilion ONE, Toshiba Medical Systems, Otawara, Japan). La valutazione delle stenosi è stata eseguita da due operatori, non a conoscenza dei risultati dell’ICA, tramite l’utilizzo di un’appropriata workstation (Vitrea2 FX, Vital Images, Plymouth, Minnesota) che ha permesso la creazione automatica di ricostruzioni curve multiplanari lungo le arterie coronarie L’angiografia coronarica invasiva è stata considerata metodica gold-standard di riferimento. La valutazione delle coronarie è stata effettuata tramite approccio trans-femorale entro 1 settimana dalla TC Risultati: La dose efficace di radiazione è stata minore per la TC 320-strati rispetto alla ICA (3.1 ± 2.3 vs 6.5 ± 4.2 mSv; P 50% del lume del vaso è stata effettuata l’analisi per paziente, per vaso e per segmento coronarico. Nell’analisi per paziente, sensibilità e specificità della TC erano rispettivamente del 98% e 91%; Nell’analisi per singolo vaso, sensibilità e specificità erano del 93% e 95%. Nell’analisi per segmento, sensibilità e specificità si attestavano rispettivamente al 91% e 99% . Conclusioni: Lo studio dimostra come la TC 320-strati possa essere paragonata con successo alla coronarografia invasiva nella reale pratica clinica, dal momento che fornisce un’accuratezza diagnostica simile nella diagnosi di CAD provvedendo al contempo ad una drastica riduzione della dose efficace di radiazione. Infatti, con una dose media di 3 mSv, la TC 320-strati riduce l’esposizione alle radiazioni, se messa a confronto con i vecchi sistemi di TC coronarica che utilizzavano approcci convenzionali per le acquisizioni elicoidali (in studi precedenti è stata riportata una dose media pari a 12-15 mSv)

    CARATTERIZZAZIONE ED IMPATTO PROGNOSTICO DEGLI EVENTI DI SANGUINAMENTO IN RELAZIONE AL SITO DI ACCESSO VASCOLARE IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD IMPIANTO TRANSCATETERE DI VALVOLA AORTICA

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    Lo studio ha valutato l'impatto prognostico sulla mortalità a 5 anni degli eventi di sanguinamento associate o meno al sito di accesso vascolare in 926 pazienti sottoposti a impianto transcatetere di valvola aortica

    L’utilizzo delle protesi endoscopiche nella patologia dell’apparato digerente

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    L’utilizzo di protesi ad introduzione per via endoscopica per patologie dell’apparato digerente sia benigne che maligne ha avuto negli ultimi anni un considerevole sviluppo. Il posizionamento delle endoprotesi è ben tollerato dai pazienti, non necessita di anestesia e comporta rischi relativamente minimi. Le nuove protesi metalliche autoespansibili permettono di risolvere stenosi anche molto serrate senza quasi mai necessità di dilatazione, con riduzione dei rischi che da questa derivano. Viene riportata una revisione dell’esperienza di protesizzazione per patologie dell’apparato digerente e vengono discussi le indicazioni, i limiti e le complicanze, sulla scorta dei dati dalla letteratura internazionale

    La videocapsula e l'endoscopia digestiva nelle malattie infiammatorie croniche intestinali : il ruolo attuale nel versante diagnostico e terapeutico

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    Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali conosciute con l’acronimo MICI (Malattie Infiamamtorie Croniche Intestinali) o IBD dall’inglese (Inflammatory Bowel Disease) sono un gruppo di patologie caratterizzate da una infiammazione del tratto gastrointestinale ad eziologia ancora non del tutto nota. L’endoscopia digestiva riveste a tutt’oggi un fondamentale ruolo nella diagnosi delle MICI e nella diagnosi differenziale delle patologie appartenenti al gruppo MICI. Sia nel MC che nella CI è fondamentale lo studio del tenue sia per una completa stadiazione della malattia sia per una corretta diagnosi in quanto talvolta può essere l’unica sede di localizzazione della malattia che può essere effettuato con l’ileoscopia con video capsula. Lo studio prende in considerazione 158 pazienti diagnosticati affetti da MICI nel periodo 2002-2008, di cui 16 con stenosi infiammatoria o cronica. In accordo con i dati della letteratura internazionale anche in questo studio l’endoscopia e la video capsula si sono dimostrati strumenti indispensabili nella diagnosi, stadiazione e nella valutazione alla risposta alla terapia medica fondamentali. L’endoscopia inoltre riveste un ruolo importante anche dal punto di vista terapeutico con le dilatazioni eprendoscopiche. Data la complessità delle MICI è indispensabile avere centri altamente specializzati con approccio multidisciplinare
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