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Libertà di cronaca e libertà di critica nell’era di internet: qualche riflessione
L’innovazione tecnologica e la comparsa di internet e dei social network hanno trasformato radicalmente il modo di cercare, ricevere, produrre e distribuire le informazioni, creando delle formidabili opportunità ma anche facendo sorgere rischi e problemi nuovi, che attengono, tra l’altro, alla necessità di tutelare alcuni fondamentali diritti individuali, come i diritti all’onore, alla reputazione e alla riservatezza, o il diritto ad essere correttamente informati. Occorre allora capire come bilanciare adeguatamente gli interessi e i beni di rango costituzionale in conflitto tra loro senza limitare la fondamentale libertà di espressione.Technological innovation and the emergence of the internet and social networks have radically transformed the way we seek, receive, produce, and distribute information, creating formidable opportunities but also giving rise to new risks and problems. These problems concern, among other things, the need to protect some fundamental individual rights, such as the rights to honour, reputation and privacy, or the right to be properly informed. It is therefore necessary to understand how to adequately balance the constitutionally relevant interests and assets in conflict with each other without limiting the fundamental freedom of expression
La dialettica tra simmetria e asimmetria nello “Stato delle autonomie” spagnolo
Il contributo ricostruisce il modello di regionalismo differenziato configurato dalla Costituzione spagnola del 1978 ed il suo sviluppo in direzione di una progressiva uniformazione delle diverse comunità territoriali dal punto di vista dell’assetto istituzionale e competenziale, evidenziando come la dialettica tra simmetria e asimmetria sia resa possibile dal carattere aperto e flessibile del modello spagnolo di organizzazione territoriale, nonché indagando l’adeguatezza di quest’ultimo in relazione alla capacità di composizione dei conflitti tra centro e periferie
La funzione giurisdizionale in ambito europeo
La “funzione giurisdizionale” può essere intesa, in via generale, come attività volta all’attuazione e dichiarazione del diritto con riguardo a casi concreti e controversi da parte di soggetti istituzionali, i giudici, che godono di una peculiare posizione di indipendenza. Peraltro, occorre evidenziare come il tentativo di individuare una nozione unitaria ed univoca di “funzione giurisdizionale” non abbia portato a risultati del tutto soddisfacenti.
In particolare, ferma restando la necessità di non discostarsi da quello che sembra essere il “nucleo imprescindibile” della nozione stessa, ossia la presenza di un giudice e l’attività di applicazione del diritto a casi concreti, mi pare che il concetto in questione possa essere parzialmente diversificato a seconda, per esempio, del “contesto geografico” al quale viene ricondotto. In questo senso, l’espressione “funzione giurisdizionale in ambito europeo” può fare riferimento all’insieme degli organi giurisdizionali che operano all’interno dell’ordinamento giuridico europeo e alle attività di applicazione del diritto sovranazionale che essi svolgono, chiamati ormai ad utilizzare svariati materiali normativi, dal momento che alle fonti dell’ordinamento nazionale si aggiungono quelle promananti dall’Unione europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare le relazioni intercorrenti tra i giudici nazionali e le due Corti europee (la Corte di Giustizia e la Corte europea dei diritti dell’uomo), quotidiani applicatori, gli uni, e principali interpreti, le altre, delle norme sovranazionali, per provare a capire se sia possibile identificare una “funzione giurisdizionale europea” emergente da queste interrelazioni, o comunque una sorta di “ordinamento giudiziario europeo” in cui tutti gli organi giurisdizionali, nazionali ed europei, concorrono ad assicurare una forma avanzata ed “integrata” di tutela dei diritti
LA RESPONSABILIT\uc0 CIVILE DEI MAGISTRATI: EVOLUZIONE NORMATIVA E PROPOSTE DI RIFORMA
L'articolo ricostruisce l'evoluzione della disciplina italiana sulla responsabilit\ue0 civile dei magistrati, dagli articoli del codice di procedura civile del 1865 all'attuale normativa (legge 117/1988), nonch\ue9 le molteplici proposte di riforma di quest'ultima
La funzione giurisdizionale in ambito europeo
La \u201cfunzione giurisdizionale\u201d pu\uf2 essere intesa, in via generale, come attivit\ue0 volta all\u2019attuazione e dichiarazione del diritto con riguardo a casi concreti e controversi da parte di soggetti istituzionali, i giudici, che godono di una peculiare posizione di indipendenza. Peraltro, occorre evidenziare come il tentativo di individuare una nozione unitaria ed univoca di \u201cfunzione giurisdizionale\u201d non abbia portato a risultati del tutto soddisfacenti.
In particolare, ferma restando la necessit\ue0 di non discostarsi da quello che sembra essere il \u201cnucleo imprescindibile\u201d della nozione stessa, ossia la presenza di un giudice e l\u2019attivit\ue0 di applicazione del diritto a casi concreti, mi pare che il concetto in questione possa essere parzialmente diversificato a seconda, per esempio, del \u201ccontesto geografico\u201d al quale viene ricondotto. In questo senso, l\u2019espressione \u201cfunzione giurisdizionale in ambito europeo\u201d pu\uf2 fare riferimento all\u2019insieme degli organi giurisdizionali che operano all\u2019interno dell\u2019ordinamento giuridico europeo e alle attivit\ue0 di applicazione del diritto sovranazionale che essi svolgono, chiamati ormai ad utilizzare svariati materiali normativi, dal momento che alle fonti dell\u2019ordinamento nazionale si aggiungono quelle promananti dall\u2019Unione europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell\u2019uomo e delle libert\ue0 fondamentali.
Il lavoro ha l\u2019obiettivo di analizzare le relazioni intercorrenti tra i giudici nazionali e le due Corti europee (la Corte di Giustizia e la Corte europea dei diritti dell\u2019uomo), quotidiani applicatori, gli uni, e principali interpreti, le altre, delle norme sovranazionali, per provare a capire se sia possibile identificare una \u201cfunzione giurisdizionale europea\u201d emergente da queste interrelazioni, o comunque una sorta di \u201cordinamento giudiziario europeo\u201d in cui tutti gli organi giurisdizionali, nazionali ed europei, concorrono ad assicurare una forma avanzata ed \u201cintegrata\u201d di tutela dei diritti.The \u201cjurisdictional function\u201d can be defined, in general, as the activity of the courts, which have a peculiar position of independence, aimed at implementing and declaring the law with regard to specific and disputed cases. Moreover, it should be noted that the attempt to find a unitary and unambiguous notion of \u201cjurisdictional function\u201d has not given satisfactory results.
In particular, whilst the \u201cessential nucleus\u201d of that notion appears to be the presence of a judge and the activity of law enforcement in specific cases, it seems to me that the notion in question can be partially diversified depending, for example, on the reference \u201cgeographical context\u201d. In this sense, the expression \u201cjurisdictional function in Europe\u201d could refer to all the courts operating within the European legal order and to the activities of enforcement of supranational law that they perform, being now required to use a variety of sources of law, since, in addition to national laws, there are the rules from the European Union and the European Convention on Human Rights.
This work aims to analyze the relationships between the national judges and the two European Courts (the Court of Justice and the European Court of Human Rights), which, respectively, implement and interpret the European rules, in order to try to understand whether it is possible to find a \u201cEuropean jurisdictional function\u201d emerging from these relationships, or at least a sort of \u201cEuropean judiciary\u201d in which all the courts, national and European, contribute to ensure an advanced and \u201cintegrated\u201d form of rights protection
L'attivitĂ normativa secondaria del Governo Monti
L'articolo, che è un breve commento dell'attività normativa secondaria del Governo Monti, propone un confronto tra i provvedimenti che dovevano essere realizzati sulla base dei rinvii operati nell'ambito dell'attività normativa primaria del medesimo Governo e i regolamenti effettivamente approvati
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