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Il “ruolo” della donna nella costruzione dell’ordine sociale, giuridico ed economico: vecchi e nuovi paradigmi a confronto
Alla periferia dei diritti:l'effettività della tutela dei diritti degli immigrati tra i rimedi giurisdizionali interni e le indicazioni ricavabili da contesto europeo
La pregiudizialità amministrativa tra modelli processuali ed effettività della tutela
Il saggio analizza il rapporto tra azione risarcitoria e azione di annullamento nell'impostazione del codice del processo amministrativo adottato con il d.lgs 104/2010 sottoponendo ad analisi critica la disciplina legislativa sull'azione di condanna introdotta con l'art. 30 c.p.a. In particolare si propone una lettura del principio di effettività, quale declinazione del principio chiovendiano del ‘diritto ai diritti’, fondata sulla atipicità delle forme di tutela e sulla loro adeguatezza a risolvere il caso concreto, la cui principale implicazione consiste nel riconoscere al titolare del diritto «la scelta, tra quelli previsti o ammissibili, dello strumento più idoneo a soddisfare il proprio interesse ». Sotto tale profilo si evidenzia come la regola della pregiudizialità, seppur nella accezione proposta dal codice, urta con la tendenza evolutiva del giudizio amministrativo, supportata anche da una significativo contributo pretorio volto a valorizzare la variabilità e la gradualità delle azioni proponibili, nella misura in cui la pregiudizialità riconduce all’ordinaria diligenza il ricorso preventivo agli altri strumenti di protezione costringendo, perciò, il ricorrente ad adottare comportamenti che in concreto potrebbero risultare anche eccessivamente onerosi, sia in termini di tempi che di costi, rispetto alla tutela attesa
La valutazione del dirigente locale (prima e dopo la riforma della L.15/2009 e del d.lgs. 150/2009)
El valor del tiempo en la relación entre el procedimiento y el proceso de la ad ministración y los ciudadanos
La protección jurídica del “tiempo” como bien de la vida, encuentra en la más reciente legislación italiana, su cauce a través de principios en el orden administrativo, en la celeridad y efectividad de la actuación de la Administración Pública y en el orden procesal, a través de la lógica de la “efectividad”. La violación del principio de la calidad, es sujeto de una tutela efectiva tanto sustancial como procedimental. En el ámbito de la tutela administrativa, prevista en recientes Leyes como la nº 80-2005, la nº 69-2009 y la nº 98-2013, protegen al ad-ministrado contra la inercia de la Administración Pública (frente al silencio-incumplimiento), imponiéndose a ésta el deber de tutelar con celeridad, economía y transparencia, los intereses definidos por la Ley. Y en la dimensión procesal, con la normativa del Código de Procedimiento Administrativo (Arts. 31-34, 117) modificado por Decreto Ley nº. 160-2012, el legislador adapta el juicio administrativo a la lógica de la efectividad procesal. Se concluye que el empeño y determinación del legislador italiano es encontrar una solución para garantizar el corolario de la Eficiencia administrativa, de manera que ésta no sea ilusoria y se garantice su funcionalidad para la protección de la pluralidad de intereses homogéneos de los administrados
Fenomeni immigratori tra potere amministrativo ed effettività delle tutele
Il lavoro analizza la condizione giuridica degli immigrati non appartenenti agli stati UE, muovendo dalla premessa che la discrezionalità legislativa in materia di flussi migratori si è sovente tradotta nella adozione di una normativa discriminatoria, che tende ad escludere gli stranieri appartenenti a Stati “terzi” dal godimento di diritti, che, invece, la Costituzione riconosce alla persona come individuo, a prescindere dalla diversità entica, linguistica, culturale e religiosa; pertanto, il tema della tutela delle libertà fondamentali diventa centrale nella riflessione di chi oggi voglia indagare le implicazioni giuridiche dei fenomeni immigratori.
Il lavoro, inoltre, intende porre al centro della riflessione il rapporto tra il potere amministrativo, attraverso cui si realizzano gli obiettivi perseguiti dalle leggi sull’immigrazione, e la posizione soggettiva dell’immigrato extracomunitario, su cui tale potere incide, onde verificare la tenuta dell’assetto che l’ordinamento ha configurato nei confronti dei poteri autoritativi, anche rispetto ai profili che riguardano la tutela giurisdizionale.
Dopo un primo approfondimento dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale sulla condizione giuridica degli immigrati, il lavoro analizzata la disciplina dei provvedimenti di espulsione dello straniero, onde verificare quale sia il margine di apprezzamento che l’amministrazione può utilizzare per bilanciare le esigenze di ordine pubblico con il rispetto di quelle posizioni soggettive, la cui protezione implica il riconoscimento della libertà di soggiorno; una riflessione svolta tenendo conto anche dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale della nozione di ordine pubblico nel contesto europeo, ed in particolare, della incidenza che questa ha avuto sulla libertà di circolazione degli stranieri comunitari, quale diritto fondamentale, la cui tutela tende ad estendersi anche alle istanze di soggiorno dei cittadini extracomunitari.
Viene, quindi, affrontato il problema del riparto di giurisdizione delle controversie in materia di allontanamento dello straniero tra giudice ordinario e giudice amministrativo, mettendo in rilievo le principali difficoltà che discendono da tale sistema rispetto all’effettività della tutela.
L’indagine sarà, quindi, indirizzata a verificare se, ricorrendo alle norme che regolano l’esercizio del potere amministrativo – ed in particolare all’obbligo di rispettare il principio di proporzionalità (art. 1 l. 241/ 90) – sia, invece, possibile allineare, in chiave interpretativa, la disciplina sulle condizioni di soggiorno degli stranieri ai principi fondamentali della nostra Costituzione, e agli obblighi che discendono dalle fonti internazionali ed europee. In particolare, la riflessione sarà orientata ad accertare se la proporzionalità, nella materia indagata, possa, alla luce dei vincoli che discendono dalla giurisprudenza comunitaria e della Corte EDU, integrare la fattispecie legale, obbligando l’amministrazione a contemperare gli interessi coinvolti anche laddove ciò non sia previsto dalla norma, precludendo all’amministrazione una valuta zione discrezionale. La soluzione ipotizzata sarà, inoltre, verificata anche alla luce dei corollari applicativi in ambito processuale, al fine di valutare se, dinanzi alla lesione di una libertà fondamentale dello straniero, sia possibile per il giudice (sia amministrativo che ordinario) sindacare la legittimità del provvedimento di espulsione per violazione del principio di proporzionalità e con quali poteri
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