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Biodiversity is a cauliflower under the sunlight
For a long time ecologists have questioned the variations of biodiversity across the latitudinal gradient. Recently it has emerged that the changes in [beta]-diversity are caused simply by changes in the sizes of species pools. I combined the species pool size and the fractal nature of ecosystems to clarify some general patterns of this gradient. Considering temperature, humidity and NPP as the main variables of an ecosystem niche and as the axis of the polygon in the Cartesian plane, it is possible to build fractal hypervolumes, whose the fractal dimension rises up to three, moving towards the equator. It follows that the best figure that graphically synthesizes the evolutionary forces that fit this ecosystem hypervolume is the fractal cauliflower
Il problema della religione civile: a partire da J.-J. Rousseau
L'articolo propone la tesi che non esiste possibilità di comprendere e interpretare il dibattito attuale tra religione e politica senza far riferimento ad alcuni fondamentali classici della filosofia politica. In mancanza di questo aggancio la discussione è destinata ad essere ipotecata da una carenza di documentazione sul piano storiografico che si riflette in una fragilità teoretica, spesso evidente in molti interventi sul tema. Nell'ambito della modernità, Rousseau costituisce un autore essenziale perché nella sua riflessione sono già prefigurate le due grandi alternative tra le quali il dibattito richiamato si muove ancora oggi. Da un lato ci troviamo di fronte alla proposta di un recupero, anche nello spazio pubblico, della dimensione religiosa che non perde di vista il significato intrinseco delle grandi religioni universalistiche e quindi non le riduce a "tappabuchi" dell'etica pubblica nelle democrazie di inizio millennio. Dall'altro (ed è certamente la versione oggi nettamente prevalente) abbiamo invece una singolare riedizione della logica della religione come "instrumentum regni", che tiene conto dell'apporto della religione solo in quanto può costituire un supporto motivazionale per cittadini che sentono sempre più mancare i motivi della loro fedeltà ai valori dello Stato di diritto liberal-democratico, valori che sembrano carenti anche per quanto riguarda la loro capacità di autolegittimarsi in base a ragioni puramente "laiche". Il punto è peṛ che, in tale prospettiva, la religione viene intesa e vissuta esclusivamente nel suo ruolo potenziale di etica pubblica e perde la sua essenza, che risiede nel rinvio ad un "totalmente altro" ineludibile per misurare i limiti di ogni realtà terrena e della prassi umana in particolare. Poiché anche nel mondo religioso tale visione difettiva è (più o meno consapevolmente) sempre più diffusa, si pone anche la questione di come ripensare oggi il senso della religione e della fede, argomento di fronte al quale la gran parte degli interlocutori, credenti e non credenti, che animano il dibattito in fase di svolgimento pare essere pressoché totalmente indifferente. E questo segnala che forse, anziché vivere nel tempo della “post-secolarizzazione”, ci troviamo nell’epoca forse più avanzata del secolarismo
Politica, morale, moralismo
Si tratta della bozza di una conferenza pisana che l'autore ha scelto di offrire ad una revisione paritaria aperta e pubblic
Diffusion Rates for Hydrogen on Pd(111) from Molecular Quantum Dynamics Calculations
Diffusion rates are calculated on the basis of van Hove's formula for the
dynamical structure factor (DSF) related to particle scattering at mobile
adsorbates. The formula is evaluated quantum mechanically using eigenfunctions
obtained from three dimensional realistic models for H/Pd(111) derived from
first principle calculations. Results are compatible with experimental data for
H/Ru(0001) and H/Pt(111), if one assumes that the total rate obtained from the
DSF is the sum of a diffusion and a friction rate. A simple kinetic model to
support this assumption is presented.Comment: 11 pages including 4 figures and 1 tabl
Ecology: from cells to Gaia : massive open online course.
The course presents the principles of evolution, ecology, and behavior for students during their study of biology and of the environment. It discusses major ideas and results. Recent advances have energized these fields with results that have implications well beyond their boundaries: ideas, mechanisms, and processes that should form part of the toolkit of all biologists and educated citizens.Загл. с титул. экран
Biological Diversity (Theories, Measures and Data sampling techniques) : massive open online course.
The course presents an overview of the theory behind biological diversity evolution and dynamics and of methods for diversity calculation and estimation. We will become familiar with the major alpha, beta, and gamma diversity estimation techniques. Understanding how biodiversity evolved and is evolving on Earth and how to correctly use and interpret biodiversity data is important for all students interested in conservation biology and ecology, whether they pursue careers in academia or as policy makers and other professionals (students graduating from our programs do both). Academics need to be able to use the theories and indices correctly, whereas policy makers must be able to understand and interpret the conclusions offered by the academics.Загл. с титул. экран
Rehabilitation that incorporates virtual reality is more effective than standard rehabilitation for improving walking speed, balance and mobility after stroke: a systematic review
Abstract Question: In people after stroke, does virtual reality based rehabilitation (VRBR) improve walking speed, balance and mobility more than the same duration of standard rehabilitation? In people after stroke, does adding extra VRBR to standard rehabilitation improve the effects on gait, balance and mobility? Design: Systematic review with meta-analysis of randomised trials. Participants: Adults with a clinical diagnosis of stroke. Intervention: Eligible trials had to include one these comparisons: VRBR replacing some or all of standard rehabilitation or VRBR used as extra rehabilitation time added to a standard rehabilitation regimen. Outcome measures: Walking speed, balance, mobility and adverse events. Results: In total, 15 trials involving 341 participants were included. When VRBR replaced some or all of the standard rehabilitation, there were statistically significant benefits in walking speed (MD 0.15 m/s, 95% CI 0.10 to 0.19), balance (MD 2.1 points on the Berg Balance Scale, 95% CI 1.8 to 2.5) and mobility (MD 2.3 seconds on the Timed Up and Go test, 95% CI 1.2 to 3.4). When VRBR was added to standard rehabilitation, mobility showed a significant benefit (0.7 seconds on the Timed Up and Go test, 95% CI 0.4 to 1.1), but insufficient evidence was found to comment about walking speed (one trial) and balance (high heterogeneity). Conclusion: Substituting some or all of a standard rehabilitation regimen with VRBR elicits greater benefits in walking speed, balance and mobility in people with stroke. Although the benefits are small, the extra cost of applying virtual reality to standard rehabilitation is also small, especially when spread over many patients in a clinic. Adding extra VRBR time to standard rehabilitation also has some benefits; further research is needed to determine if these benefits are clinically worthwhile. [Corbetta D, Imeri F, Gatti R (2015) Rehabilitation that incorporates virtual reality is more effective than standard rehabilitation for improving walking speed, balance and mobility after stroke: a systematic review. Journal of Physiotherapy 61: 117–124
Da Machiavelli a Rousseau: profili di filosofia politica
Questo libro parte dalla ponderata convinzione che i modi attuali di fare filosofia -anche quelli che si sono costituiti a partire dalla polemica verso la tradizione- conducano a sacrificare, molto spesso, quell’individualità degli autori, quel nesso tra vita e forma, quel rapporto tra esistenza e scrittura, che è invece un elemento essenziale; portano, altresì, a supporre continuità e/o discontinuità nette là dove spesso ci sono invece sentieri molto meno lineari di quanto ci suggeriscono, il più delle volte, i manuali o i libri a tesi. E, soprattutto, tendono -specie rispetto ai filosofi del passato- a schiacciare l’irriducibile specificità di ognuno entro categorie statiche, preconfezionate, ripetitive. Nel volume l’autore cerca, senza intenti di sistematicità, di accennare appena e con molta prudenza una (molto parziale) microstoria per problemi di quell’epoca così controversa che chiamiamo, con maggiore o minore spirito simpatetico, modernità. In sostanza, si punta a leggere in modo non consueto e, anzi, in qualche caso decisamente controcorrente alcuni autori salienti (Machiavelli, Montaigne, Pascal) ed altri che sono sembrati particolarmente utili allo scopo: Nicole, Hobbes, Locke. Una microstoria implica l’attenzione alla specificità di ciascuno e, contemporaneamente, il tentativo di individuare le questioni che connettono percorsi di riflessione diversi, senza per questo andare a costituire tappe di un’autostrada che esiste solo nell’immaginazione di chi non sopporta (anche quando ne fa l’apologia) la frequente frammentarietà, l’inevitabile non conclusività, la costitutiva provvisorietà di quell’esercizio del pensare che chiamiamo filosofia
“L’impronta di ciò che è umano” Saggi di filosofia
La secolarizzazione, quale categoria interpretativa del moderno, sembra ormai un’idea usurata. Un pensatore come Pascal, con il suo giansenismo, versione radicalizzata del cristianesimo, può però essere interpretato come il latore di un problema radicale per l’intera filosofia moderna. Infatti quest’ultima è segnata dal venir meno dello sfondo metafisico fornito, sia nella linea agostiniana sia in quella tomista, dall’ontologia della “partecipatio”. Ne risulta un “acosmismo antropologico” che, per Hans Jonas, è il fattore che consente di collegare, nel segno del “nichilismo”, la situazione spirituale e culturale entro la quale opera Pascal con quella che vede la nascita e lo sviluppo dell’esistenzialismo, esaminato nel libro attraverso la riflessione di Albert Camus. Stando così le cose, in che modo è possibile riguadagnare un fondamento e una giustificazione del Bene? In che rapporto si pone questa nuova giustificazione - che richiede un radicale ripensamento del rapporto fra trascendenza, storia e politica - con un tema cruciale come quello dell’identità del soggetto, della natura del legame intersoggettivo, della costituzione stessa dell’ordine politico? Sono questi gli argomenti centrali del libro, nella trattazione dei quali il riferimento ai testi classici della filosofia si intreccia con il ricorso a generi di scrittura, come l’autobiografia (Agostino e Rousseau), che si dimostrano riferimenti preziosi anche per la riflessione politica
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