239 research outputs found
Leggere le fragilit\ue0 educative a scuola per intervenire. Una ricerca per sostenere i processi di crescita degli studenti nelle scuole trentine.
La ricerca esplora la realt\ue0 scolastica trentina con l'intento di far emergere un aspetto che preoccupa e impegna molto gli insegnanti: gli alunni che 'da soli non ce la fanno'. Sono alunni che presentano bisogni educativi speciali non inquadrabili nell'orizzonte della disabilit\ue0 o dei disturbi dell'apprendimento. Essi vivono problematiche e hanno caratteristiche molto diverse tra loro, ma sono accomunati da una situazione di fragilit\ue0 che incide pesantemente sulla qualit\ue0 della loro esperienza scolastica e di vita. Offrire elementi di conoscenza del disagio scolastico e valorizzare quanto gli insegnanti stanno realizzando erano gli obiettivi del lavoro di ricerca
Se \u201cda soli non ce la fanno\u201d. Come supportare le famiglie di bambini e ragazzi con fragilit\ue0 educative
L'articolo approfondisce i risultati della ricerca 'Leggere le fragilit\ue0 educative a scuola per intervenire' realizzata nelle scuole trentine rispetto al rapporto con le famiglie degli alunni con fragilit\ue0 educative
Experiencing the flipped learning approach in higher education: quanti-qualitative analysis of students\u2019 perceptions
L\u2019approccio pedagogico-didattico definito flipped learning risulta notevolmente diffuso in ambito universitario internazionale. Tale approccio sembra facilitare l\u2019acquisizione di conoscenze e di competenze sia specificamente professionali, sia trasversali. Gli studi che certificano l\u2019acquisizione di tali risultati sono per\uf2 ancora pochi e a volte contrastanti. Obiettivo di questo studio, effettuato attraverso un disegno di ricerca mixed-method \u201cQUAN-qual\u201d, \ue8 stato indagare la percezione di quest\u2019approccio da parte degli studenti che hanno frequentato l\u2019insegnamento di \u201cMetodologia della ricerca pedagogica\u201d presso l\u2019Universit\ue0 degli Studi di Verona nell\u2019anno accademico 2016-2017. Dalla ricerca \ue8 emersa una percezione positiva del flipped learning, sia rispetto alle attivit\ue0 svolte a casa, sia a quelle realizzate in aula. Il ruolo attivo degli studenti e l\u2019acquisizione da parte loro di conoscenze e competenze di tipo superiore sono possibili se gli stessi si attivano responsabilmente e se i materiali e il monitoraggio delle attivit\ue0 sono rigorosi
Investigating Medical Humanities. A comparative overview of the Italian and British approaches.
Il lavoro di ricerca ha come focus di interesse lo studio dei percorsi educativi e di ricerca afferenti alla corrente di pensiero delle Medical Humanities (MH) in Italia e nel Regno Unito. Nello specifico il progetto si pone come obiettivo individuare il potenziale valore formativo delle MH nell'attuale contesto sociosanitario, caratterizzato ancora oggi da una forte predominanza bio-tecnicista, identificandone i diversi elementi costitutivi e tracciando in termini operativi il ruolo delle MH nello sviluppo di competenze cliniche per i singoli professionisti della salute e, a cascata, per l'\ue9quipe multiprofessionale e l'intera organizzazione socio-sanitaria.
Nell'ambito di un sequential multi-method design \ue8 stato possibile identificare, attraverso un processo di ricerca grounded theory, una prima teoria empirica rispetto le MH in Italia, che \ue8 stata in un secondo momento confrontata, attraverso un cross-national comparative study, alla realt\ue0 inglese, in cui le MH hanno nel tempo gi\ue0 trovato riconoscimento formale e forme di sviluppo diversificate.
I risultati rivelano come in Italia le MH siano ancora ad uno stato embrionale e sperimentale, e come necessitino di essere rafforzate attraverso un approccio sistemico che coinvolga nelle diverse fasi di attuazione tutti gli attori del contesto socio-sanitario. Nel Regno Unito invece le MH sembrano seguire due direzioni di sviluppo: da un lato il nucleo di questa corrente di pensiero sembra spostarsi dall\u2019interdisciplinarit\ue0 alla democratizzazione della medicina, dall\u2019altro la dimensione di ricerca sembra prevalere su quella educativa.
L\u2019analisi delle due teorie emergenti in Italia e nel Regno Unito consente di comprendere come il principale obiettivo delle MH sia il miglioramento della qualit\ue0 di vita dei pazienti e dei professionisti della salute attraverso l'introduzione e l'affermazione di un nuovo paradigma epistemologico scientifico che includa una prospettiva anche di tipo socio-culturale. In questa prospettiva, si cerca di accostare agli impellenti processi di ottimizzazione delle risorse anche pratiche di cura maggiormente centrate sul paziente.
Per raggiungere tali obiettivi \ue8 comunque necessario che i professionisti che lavorano nell\u2019ambito delle MH adottino un approccio metodologico e valutativo maggiormente rigoroso e una postura riflessiva profonda e critica rispetto alle proprie intenzionalit\ue0 educative e di ricerca. Tale cambiamento pu\uf2 consentire il superamento di una prospettiva che appare caratterizzata in senso ideologico, poich\ue9 postula una necessaria umanizzazione della medicina. Questa postura appare ben pi\uf9 evidente nel contesto italiano, e forse essa stessa sembra porsi come ostacolo ad un accoglimento delle istanze insite nelle MH stesse. Sarebbe da prediligere invece la realizzazione di un dialogo pi\uf9 disteso e collaborativo fra tutti i soggetti coinvolti nelle pratiche di cura. Risulta in conclusione fondamentale continuare a lavorare secondo modalit\ue0 integrate sulle pratiche educative/formative e sulle pratiche di ricerca afferenti alla cornice delle MH \u2013 piuttosto che insistere a ricercare definizioni, teorie e manifesti programmatici \u2013 per guadagnare, soprattutto nel contesto italiano, una conoscenza realmente attenta al presente e all\u2019esistente, e per dimostrare concretamente il potenziale cambiamento che le MH possono apportare nel comparto socio-sanitario. Tutto questo attraverso un lavoro di ricerca imperniato su una riflessivit\ue0 rigorosa che consenta di apprendere dall\u2019esperienza.This research aims to study the process of implementation of the Medical Humanities (MH) practices in the current Italian and British healthcare contexts, still characterized by a biomedical predominance. The project is expected to identify the MH constitutive elements and its operational role in the development of the professional skills for individual health operators, multi-professional teams and the entire health-care organization.
Within a sequential multi-method design it is possible to identify \u2013 through a grounded theory research \u2013 an empirical theory of the MH in Italy, which is then compared, through a cross-national study, with the meaningful English experience - where MH founded a formal acknowledgement and different forms of development -. To this aim the data were collected and analyzed by adopting a phenomenological research approach.
The results reveal that MH in Italy are still in their infancy and linked to a narrative-based dimension: they require to be strengthened through a systemic approach that involves all the actors of the healthcare community at different stages of the MH scheduling. On the other side, in the United Kingdom MH projects seem to be following two branches of development: on one hand the core of this current of thought is moving from interdisciplinarity to a democratization process; on the other hand the research dimension seems to prevail on the educational one.
The analysis of the two emerging theories lead us to understand that the MH main goal is to improve the quality of life of patients and healthcare professionals by supporting a scientific epistemology which includes a socio-cultural perspective, trying to combine person-centered care practices with a regard for the living matter process of resource optimization. To this aims professionals working within the MH necessarily need to follow a more rigorous methodology and evaluation; they must reflect deeply on their inner and hidden personal intention in planning MH paths to go beyond the idea of the humanisation of health services by a dialogue between different epistemologies; finally it is worthwhile working on MH educational and research practices \u2013 rather than trying to reach a conclusive definition \u2013 to reach a knowledge that is actually abreast with present times and to concretely show the potential change that MH can bring to the health-care context
Sperimentare la co-costruzione di un percorso formativo con gli studenti. Che cosa pu\uf2 imparare chi insegna dai loro feedback in itinere?
La Student Voice pu\uf2 consentire agli studenti di divenire, anche grazie al supporto delle tecnologie didattiche, co-ricercatori nel processo valutativo e, attraverso l\u2019esplorazione di adeguati feedback, cocostruttori del percorso formativo. L\u2019indagine ha inteso esplorare, attraverso un disegno di ricerca misto quan-QUAL, coerente con il sequential explanatory design, i feedback forniti dagli studenti frequentanti un insegnamento imperniato sugli approcci flipped learning e Assessment as Learning. I risultati quantitativi hanno evidenziato come essi abbiano fornito prevalentemente due tipologie di feedback: da un lato di tipo descrittivo, ovvero caratterizzati da un basso livello di riflessivit\ue0; dall\u2019altro feedbacks valutativi rispetto all\u2019efficacia dell\u2019approccio didattico nel suo complesso. I risultati qualitativi evidenziano come, oltre a fornire chiare indicazioni alla docente per orientare pi\uf9 efficacemente la sperimentazione, la partecipazione degli studenti al processo di valutazione abbia consentito loro di acquisire maggiore consapevolezza sia rispetto ai contenuti dell\u2019insegnamento, sia al potenziamento di abilit\ue0 personali e di competenze trasversali
Pratiche di linguaggio narrativo e innovazione organizzativa. Riflessioni sulle medical humanities per una possibile sinergia.
Nell’attuale ambito socio-sanitario le Medical Humanities possono risultare una pratica innovativa in un contesto economico-sociale in cui le risorse destinate all’ambito sanitario sono limitate. È ipotizzabile un allontanamento dal pregiudizio secondo cui processi di razionalizzazione delle risorse portino necessariamente ad un impoverimento delle pratiche assistenziali? Il trasferimento nella pratica quotidiana delle potenzialità narrative delle MH può forse non rispondere solo all’esigenza di estendere, accanto all’approccio evidence based, uno sguardo più ampio sull’illness del paziente, finalizzato ad un miglioramento della relazione. Tale pratica può bensì diventare cruciale anche per un processo di guida per il professionista sanitario, nella diagnosi e nella terapia, per effettuare le scelte più appropriate per il paziente evitando sprechi e complicazioni. Innovazione significa proporre in ambito italiano, in cui si ricorre alle MH prevalentemente attraverso iniziative individuali e sporadiche, un’ipotesi di ricerca che valorizzi sia l’approccio formativo-pedagogico sia quello organizzativo-gestionale in termini di complementarietà
Le medical humanities in Italia. Lo stato dell’arte fra percezione e dichiarato
Lo studio delle medical humanities presenta in Italia una situazione ancora difforme ed in fieri. Ad oggi, a tal proposito, ancora poco è stato studiato, scritto e applicato. Si ritiene quindi necessaria un'indagine sullo stato dell'arte delle MH, finalizzata non solo a comprendere l'attuale situazione, ma anche ad evidenziare i punti di eccellenza da valorizzare affinché essi si definiscano quali poli significativi per un auspicabile inserimento delle MH sul territorio, dai quali prendere le mosse per un ulteriore sviluppo della ricerca
Il feedback a scuola. Strategie per promuovere l’apprendimento
Benché a livello internazionale il feedback venga applicato, studiato e riconosciuto come efficace, in Italia non è altrettanto considerato. Spesso le informazioni orientative sugli elementi efficaci e sulle aree di miglioramento nei processi di apprendimento formulate dagli insegnanti e rivolte agli studenti, pur richiedendo un significativo dispendio di risorse materiali e temporali, non vengono da loro prese in carico seriamente. A fronte di questo dato di fatto, il testo si propone come uno strumento di feedback literacy utile a riconsiderare il feedback come rientrante a pieno titolo fra le competenze professionali dell’insegnante. Nel primo capitolo trova spazio l’analisi della letteratura scientifica internazionale inerente alle pratiche di feedback. Il secondo contiene indicazioni sui diversi aspetti del feedback design, ovvero come progettare, fornire e ricevere feedback in modo efficace e sostenibile. Il terzo capitolo presenta i risultati di un’indagine relativa a pratiche di feedback concretamente agite nel contesto italiano da docenti di scuola primaria e secondaria, costituendosi in tal modo come un apripista facilitante
Praticare il feedback a scuola: dalla ricerca, suggestioni per un approccio autentico e sostenibile
Benché il feedback risulti parte integrante della professionalità docente, esso spesso non viene praticato a causa dell’importante impiego di risorse oppure dell’inefficace presa in carico da parte degli studenti. Obiettivo di questo contributo è portare alla luce – attraverso un disegno di ricerca multi-metodo di tipo esplicativo – pratiche di feedback realizzate, nella scuola primaria e secondaria, da docenti interessati all’innovazione didattica. I risultati evidenziano come le pratiche di feedback affondino le proprie radici nelle esperienze personali e professionali dei docenti, per ritrovare successivo vigore attraverso un’avveduta conoscenza del contesto scolastico. È la sostenibilità, in particolare, a caratterizzare la progettazione e l’implementazione del feedback. I risultati dell’indagine indicano come centrali, per una maggiore efficacia del feedback, l’attuazione di processi riflessivi, nonché la necessità di una maggiore attenzione nell’attivazione preliminare di dispositivi di feedback literacy e nella documentazione dell’impatto in termini di apprendimento
Active, Constructive, Interactive… Co-creative! Suggestions for a participative instructional and assessment design
Teachers generally refer to the term "active learning" to describe student-oriented teaching and learning practices. Even if recognizing and appreciating the complexities of this approach, it is essential to approach the design phase effectively. The paper aims firstly to support the acquirement of the knowledge related to the “Interactive, Constructive, Active, and Passive” and the “Co-creative teaching and learning” models; secondly, to apply these frameworks to assessment, focusing on feedback strategies that can enhance the students' agency at different levels of complexity
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