136 research outputs found
Un omaggio a Giuseppe Bellini attraverso un libro a lui dedicato: Cuando quiero hallar las voces, encuentro con los afectos...
This article endeavours to sketch the portrait of Giuseppe Bellini, one of the major experts in Hispano-American studies, through the recent miscellaneous work dedicated to his memory edited by Patrizia Spinato Bruschi and Jaime MartĂnez. Not only does this collection of essays convey the lines, the content and the form of a monumental critical work, but it also shows the important role that Bellini played as a scholar and as a man by creating a considerable school out of the idea that literature is a network of dialogue and exchange. The range of themes tackled by the collection 'which includes over fifty-five essays' shows Bellini's extraordinary ability to weave a fruitful network of relationships, research and friendship, and to promote Italian Hispano-American studies by always acknowledging that literature is a lesson in civilisation and good living
Il poeta Mario Vargas Llosa, dottore a Firenze
In this article the polycentric and polymorphous writing of Mario Vargas Llosa is presented from his first novels until his most recent critic production. Just one literary genre seemed to miss in his long and prolific career: poetry. Nevertheless, this article demonstrates how poetry too is an unknown but fundamental part of Vargas Llosa’s lifework. As a tribute to this incredible trajectory, the University of Florence will be honoured to confer him the Honorary Doctorate in spring 2014.
La Fabbrica dei Classici. La Traduzione delle Letterature straniere e l'Editoria milanese (1950-2021)
L'editoria milanese ha avuto un ruolo centrale nella traduzione delle letterature straniere, soprattutto dall'immediato dopoguerra a oggi, nel periodo in cui la letteratura tradotta è stata uno strumento essenziale alle istanze di rinnovamento del canone letterario nazionale. La fioritura di collane, il moltiplicarsi dei generi letterari tradotti, l’ambizione sempre più visibile di rispettare il testo originale, anche in lingue extraeuropee, hanno dato vita a un panorama ricco e articolato, documentato negli archivi del Centro APICE, da cui prendono le mosse la maggior parte dei contributi raccolti in questo volume. Essi riportano il dibattito sviluppato nel corso del Convegno di Studi La Fabbrica dei classici. La Traduzione delle Letterature straniere e l’Editoria milanese (1950-2021), che il Centro APICE ha organizzato nel novembre del 2021, presso l’Università degli Studi di Milano. Il titolo stesso evoca un luogo di costruzione e un dinamismo nell’organizzare e produrre che ben rappresentano l’alacrità del mondo editoriale milanese. Un’intraprendenza aperta alle suggestioni delle letterature straniere che caratterizza il capoluogo lombardo ben prima del 1950: la data non evidenzia il momento di una rottura, bensì la piena consapevolezza di una ripartenza che accelera – in modo impressionante e in più direzioni – un processo di modernizzazione e internazionalizzazione già in atto da tempo e destinato ancora a grandi trasformazioni. Questo volume ne rende testimonianza a partire innanzitutto dal lavoro dei traduttori che, di questa 'fabbrica dei classici’, sono il vero motore
Nota sugli orientamenti idiocanonici in «Sur» :la ricezione della poesia italiana contemporanea
Il contributo culturale della rivista “Sur” pubblicata a Buenos Aires dal 1931 al 1992, risulta talmente ampio da
costringere a prescegliere un’angolazione preliminare d’uso del corpus immenso, di testi e di traduzioni, restituito dai
monumentali indici della rivista che fu di Borges, di Victoria Ocampo, di J. R. Wilcock. Tuttavia spicca nella strategia di
“Sur” una direzione consapevole assunta in un ordine di idee selettivo e finalizzato alla costituzione, attraverso la traduzione,
di un canone della letteratura ccidentale e, nella fattispecie di un "idiocanone" della poesia italiana contemporanea. L'indagine
intende resentarsi come esemplificativa di questo concetto proposto come correttivo dell’ampiezza del termine canone
generalmente in uso
Bilinguismo / Translinguismo nell’opera poetica di César Moro
This article looks at the bilingual literary work of César Moro, considered one of the most important Surrealist authors in Hispanic America. The poet left for Europe at the age of 22 to become a dancer and painter. But, once he met Breton, Éluard, and Péret in Paris, he joined the Surrealist group. He wrote some Surrealist reviews and began to write poetry in French. Moro continued to use French as his main means of expression, even when he returned to Peru in 1933 and moved to Mexico some years later. This article aims to analyse Moro’s bilingual production from a translingual point of view. According to recent research, translingual writers are those who express themselves in various languages, especially other than their mother tongue
Dossier gli Studi culturali e l'universitĂ italiana
Interviste a:Adotto (e adatto)   Esterino Adami p. 259Transiti queer   Silvia Antosa p. 263Oltre le gerarchie e i modi di pensare   Gennaro Avallone p. 266Navigare nel testo, al di là delle correnti   Camilla Cattarulla p. 270Cultura e colonialità    Luigi Cazzato p. 273Uno studio(so) curioso   Pietro Deandrea p. 280Coincidenze e incroci mai premeditati   Rosa Maria Grillo p. 283Il gusto di sentirsi raccontare una storia   Ilaria Magnani p. 287Eppure, lo confesso!   Marilena Parlati p. 292Poliziesco, biopolitica e testimonianza   Andrea Pezzè p. 295Altrove e altrimenti: l'incrocio ibrido degli studi culturali in Italia   Marco Pustianaz p. 303La materialità del testo e la pratica dell’indizio    Amanda Salvioni p. 31
Un poeta mapuche che scrive in spagnolo
The indigenous literature revival in America has continuously increased its importance and impact to become one of the most significant phenomena of the culture of many Latinamerican countries. Besides elements in common, also deep differences emerged, linked to the different historical backgrounds and different literary traditions of the American languages. One of the key issues was the relationship established between the two languages, the indigenous and the hegemonic, especially starting from the self-translation practice commonly used to allow the reading of the texts produced in two different cultural worlds.The indigenous literature revival in America has continuously increased its importance and impact to become one of the most significant phenomena of the culture of many Latinamerican countries. Besides elements in common, also deep differences emerged, linked to the different historical backgrounds and different literary traditions of the American languages. One of the key issues was the relationship established between the two languages, the indigenous and the hegemonic, especially starting from the self-translation practice commonly used to allow the reading of the texts produced in two different cultural worlds.La rinascita della scrittura letteraria nelle lingue indigene d’America ha continuato a manifestarsi impetuosamente negli ultimi anni, fino a diventare uno dei fenomeni più significativi della cultura attuale di numerosi paesi ispanoamericani. Accanto ad elementi comuni, emergevano anche delle profonde differenze, legate ai diversi contesti storici e alle diverse tradizioni letterarie delle lingue americane. Una delle questioni nodali era naturalmente il rapporto stabilito tra le due lingue, quella indigena e quella egemonica, a partire soprattutto dalla pratica dell’autotraduzione, ampiamente diffusa per permettere la lettura dei testi prodotti all’interno di due mondi culturali differenti.The indigenous literature revival in America has continuously increased its importance and impact to become one of the most significant phenomena of the culture of many Latinamerican countries. Besides elements in common, also deep differences emerged, linked to the different historical backgrounds and different literary traditions of the American languages. One of the key issues was the relationship established between the two languages, the indigenous and the hegemonic, especially starting from the self-translation practice commonly used to allow the reading of the texts produced in two different cultural worlds
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