112 research outputs found

    Copertura, attendibilità e validità degli indicatori bibliometrici tratti da Google Scholar nel campo delle scienze politiche e sociali (CAVIB Scholar)

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    L\u2019obiettivo del progetto di ricerca CAVIB Scholar \ue8 quello di valutare l\u2019attendibilit\ue0 e la validit\ue0 degli indicatori bibliometrici tratti da Google scholar nonch\ue9 il loro grado di copertura della produzione scientifica nelle aree cosiddette non bibliometriche. Attingendo a diverse fonti di dati (Google scholar, Scopus, Web of science) \ue8 stato creato un dataset al livello di base delle singole pubblicazioni e un dataset aggregato al livello degli autori. Oltre alla copertura, \ue8 stata analizzata l\u2019attendibilit\ue0 degli indicatori delle diverse dimensioni della produzione scientifica attraverso l\u2019analisi delle correlazioni e la validit\ue0 degli indicatori bibliometrici utilizzando diversi criteri esterni (punteggi individuali VQR 2004-2010 ed esiti ASN 2012). Le analisi sono state sviluppate per i docenti afferenti all\u2019Area 14 \u2013 Scienze Politiche e Sociali che, per quanto riguarda la produzione scientifica, presentano una certa eterogeneit\ue0 interna che \ue8 risultata utile in fase di analisi. La copertura della produzione scientifica da parte di Google scholar \ue8 risultata sicuramente pi\uf9 ampia di quella offerta da Scopus e Web of science ma non cos\uec estesa come generalmente sostenuto. Gli indicatori tratti da Google scholar presentano un elevato grado di attendibilit\ue0 e soprattutto di validit\ue0. La discussione dei risultati ottenuti tiene conto dei diversi contesti valutativi nei quali possono svilupparsi gli esercizi bibliometrici

    Docenza, offerta formativa ed efficacia occupazionale dei titoli di studio nelle discipline politico-sociali

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    A summary by the national conference of departments of Sociology or hosting sociologists on the state of undergraduate education directed toward social political studies majors. It analyzes the state of teaching, the educational offerings, and the employment effectiveness of the degrees

    14/C1: colpito e affondato!

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    Questo lungo articolo analizza nel dettaglio i risultati dei lavori della Commissione del settore concorsuale 14/C1 (Sociologia generale) per la prima tornata concorsuale dell'abilitazione scientifica (2012), proponendo un modello di analisi da estendere agli altri settori disciplinari

    At the beginning was the decree. Towards a shared design process between insiders and outsiders

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    The article describes the collaborative research carried out for the co-design of the Program for professional socio-pedagogical educator. Starting from the analysis of the laws and regulations defining normative parameters, using the results of the TECO-D project, the work reconstructs the elements of the research conducted with educators working in the professional sectors interested by the Program. The collaborative methodology implemented has made possible identifying four core contents: situated theories, methodologies of investigation, verification of the effectiveness of the educational action, conflicts between colleagues. In principio era il decreto. Verso una progettazione condivisa tra insider e outsiderIl contributo descrive la ricerca collaborativa condotta per la co-progettazione del Corso intensivo di formazione per la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico. Partendo dall’analisi della traiettoria legislativa che ne ha definito normativamente i parametri, utilizzando il lavoro di ricerca svolto nel progetto TECO-D, si arriva a ricostruire gli elementi della ricerca condotta insieme ad educatori e coordinatori dei servizi che operano nei settori professionali interessati dal corso di formazione. La metodologia collaborativa attuata ha permesso di individuare quattro contenuti ritenuti centrali dai partecipanti alla ricerca: Teorie situate, metodologie d’indagine, verifica dell’efficacia dell’azione educativa, conflitti tra colleghi

    La didattica della fotografia nell’Università italiana. Confini e sconfinamenti disciplinari

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    This article discusses the results of a survey on photography-related courses offered by Italian universities during the academic year 2017-2018. Comparison of new data to previous surveys highlights a complex situation – in terms of degrees, classes, and teaching staff – characterized by a persistently high level of heterogeneity and fragmentation

    L'Università per la formazione delle educatrici e degli educatori al patrimonio storico-artistico: riflessioni a partire da una prima mappatura nazionale

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    L’ormai imprescindibile necessità educativa e comunicativa delle istituzioni museali invoca una sempre crescente specializza-zione dei professionisti incaricati di queste funzioni. Sebbene i re-quisiti delle educatrici e degli educatori, delle e dei responsabili dei servizi educativi siano ormai saldamente individuati, la nostra legislazione non riconosce tali figure professionali, aprendo di fatto a uno scollamento tra le necessità dei luoghi e degli istituti della cultura e i percorsi di formazione. Questi ultimi, non trovando riscon-tro nel riconoscimento professionale e dovendo rispondere a precise norme ministeriali in merito alla costruzione dei curricula formativi offerti ai vari livelli, dai diplomi di laurea ai corsi di dotto-rato, non possono che basare le proprie aperture didattiche all’educazione al patrimonio sulle sensibilità dei singoli Atenei, se non dei singoli docenti. Per verificare l’effettiva offerta formativa attualmente proposta dagli atenei nazionali è stata svolta una prima mappatura nazionale sui corsi di laurea di I e II livello, Scuole di Specializzazione e Master di I e II livello, in ambito storico-artistico

    Co-authorship e reti di collaborazione: un caso di studio

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    L’oggetto del lavoro di ricerca si pone nell’ambito delle analisi sulla produzione scientifica. Il lavoro è volto ad analizzare le collaborazioni accademiche attraverso uno specifico indicatore: la co-authorship, ovvero quelle collaborazioni che si concretizzano nella scrittura di un contributo da parte di due o più autori. Il lavoro si è concentrato sulla collaborazione scientifica di uno specifico contesto ovvero degli appartenenti all’ambito disciplinare sociologico afferenti ai dipartimenti della “Sapienza”, prendendo in analisi tutti i prodotti della ricerca scientifica scritti in co-authorship, estratti dal portale pubblico IRIS Sapienza. Il lasso di tempo preso in considerazione è dal 2004 al 2014. Il lavoro oltre a tenere in considerazione gli eventuali cambiamenti dovuti all’introduzione dei meccanismi della valutazione della ricerca (VQR 2004-2010), considera rilevanti anche le dinamiche legate alle prime due tornate dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale), ed anche le normative e le politiche che hanno coinvolto l’università, e che potrebbero aver avuto delle ripercussioni anche sulle pratiche e le strategie di ricerca dei singoli ricercatori. Il lavoro di ricerca si articola in sei capitoli: i primi tre forniscono un inquadramento teorico, attraverso un’estesa analisi della letteratura nazionale e internazionale sull’argomento. Negli ultimi tre capitoli si è definito il piano di indagine e si sono illustrati i risultati raggiunti. Nel primo capitolo dal titolo La collaborazione accademica: tra i cambiamenti in atto nella scienza e nell’università, l’obiettivo è stato descrivere i cambiamenti che si sono succeduti negli ultimi anni nel campo della scienza, ricostruendo le principali tappe che hanno portato la pratica scientifica ad essere non più un entità isolata e individualista, ma un processo condiviso di conoscenze e idee e un percorso di apprendimento collettivo. Agli sviluppi che si sono succeduti in questo settore, si affiancano anche i cambiamenti avvenuti nei sistemi di higher education. Il cambiamento più rilevante è stata l’introduzione della valutazione della produzione scientifica (aggregata e individuale) e la nascita del benchmarking nella gestione della scienza in cui le principali parole chiave sono: ranking, qualità, eccellenza. Inoltre, sono state presentate le definizioni e le caratteristiche principali della collaborazione, individuando anche quei fattori che avrebbero inciso sul suo aumento. Il secondo capitolo dal titolo Lo studio della collaborazione accademica analizzato attraverso la co-authorship, si è posto l’obiettivo di descrivere la collaborazione accademica attraverso il co-autoraggio, che rappresenta l’indicatore con cui viene convenzionalmente misurata. Inoltre, nel capitolo, si fa riferimento anche ad un tipo di collaborazione informale, ossia una forma meno “visibile”, che ritroviamo in “note” presenti prevalentemente negli articoli, atte a esprimere la gratitudine degli autori verso coloro che hanno finanziato il lavoro, o che hanno dato suggerimenti o contribuito indirettamente alla ricerca. Uno dei problemi del co-autoraggio, è la ripartizione del credito tra gli autori quindi, come viene affrontata la responsabilità intellettuale del contributo. Sussistono infatti diversi metodi di ripartizione del credito che sono stati esplicitati dettagliatamente nel corso del capitolo. Nel terzo capitolo dal titolo La produzione scientifica nelle scienze sociali: limiti e problemi legati alle diverse tipologie di prodotti della ricerca e alla copertura dei database bibliometrici, è stata analizzata nello specifico la collaborazione e la co-authorship nel campo delle scienze sociali. Presentandone le caratteristiche e le consuetudini, legate al tipo di contributo prescelto e al numero di autori con cui si preferisce collaborare, anche in questo caso facendo riferimento alla letteratura sull’argomento. Si è osservato come la produzione scientifica nelle scienze sociali sia molto eterogenea, poiché prevede l’uso sia di articoli (su libro e rivista) sia di monografie, ma anche di proceedings e di curatele. È stato dato ampio spazio al problema della copertura degli archivi (nazionali e internazionali) usati per l’analisi della valutazione della ricerca nelle scienze umane e sociali, poiché non esistono database pensati e costruiti in funzione della letteratura scientifica prodotta per questi specifici ambiti. Nel quarto capitolo dal titolo Caso di studio sulle reti di collaborazione nei dipartimenti “Sapienza”: dalla costruzione del disegno della ricerca, alle caratteristiche della Social Network Analysis, sono state descritte le fasi che hanno portato alla strutturazione e realizzazione del lavoro di ricerca, in cui sono state definite le domande cognitive e gli obiettivi da perseguire. Domande volte a rispondere ai seguenti interrogativi: • La co-authorship nell’ambito sociologico analizzato è davvero aumentata così come presentato in letteratura? • Ci sono prodotti della ricerca nei quali si instaura maggiormente una collaborazione? • Se effettivamente si è osservato un aumento della collaborazione, vuol dire che si sono modificate anche le consuetudini di lavoro di un singolo autore? Anche in questo caso, le politiche di valutazione della ricerca hanno una qualche responsabilità? Gli obiettivi erano rivolti principalmente a verificare nel corso del decennio preso in esame (2004-2014), l’evoluzione della collaborazione nei dipartimenti “Sapienza” ed osservare se in relazione ai mutamenti ed alle spinte istituzionali (VQR e ASN), sono aumentati i prodotti scritti in co-autoraggio. Un altro obiettivo era individuare la presenza o meno di diversità riguardo alla collaborazione, a partire dall’uso delle differenti metodologie di ricerca (standard/non standard). Inoltre è stata osservata la scelta fatta dai singoli sociologi sul tipo di prodotto (monografia/articolo su rivista) utilizzato per comunicare i propri risultati di ricerca. Altri obiettivi era rivolti ad osservare se nei prodotti scritti in collaborazione prevalga un ordine alfabetico o non alfabetico nella lista dei nomi, oppure ad osservare se la collaborazione possa variare in base all’appartenenza del settore scientifico disciplinare, o in base alle differenze di genere o alla qualifica ricoperta dagli autori. Inoltre, un altro obiettivo era individuare quelle tematiche scelte dagli autori per collaborare assieme. Nel capitolo inoltre, si fa riferimento alla metodologia adottata, che è rivolta ad analizzare il fenomeno della collaborazione scientifica sia attraverso l’analisi standard e sia attraverso tecniche di Social Network Analysis (SNA). I due approcci sono da intendersi almeno per l’analisi di questo fenomeno e in questo specifico caso, tra loro “complementari” poiché l’uso combinato produce un quadro conoscitivo essenziale e di particolar efficacia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel piano di indagine ed anche per osservare il fenomeno della collaborazione accademica nella sua interezza. Nel quinto capitolo dal titolo La collaborazione accademica in area sociologica: presentazione dei risultati del caso di studio, sono stati presentati i risultati relativi alla collaborazione in ambito sociologico e dove possibile, è stata svolta anche una comparazione con i prodotti scritti in mono-autorialità, in modo da verificare se nel corso del decennio preso in esame si sono riscontrati dei cambiamenti anche per questa pratica di lavoro accademico. Nell’ultimo capitolo dal titolo L’analisi delle reti applicata agli studi sulla co-authorship in sociologia, sono stati illustrati i risultati raggiunti in merito alla formazione di reti di co-autoraggio, attraverso l’applicazione di tecniche di Social Network Analysis (SNA). Per “mappare” le reti si è usato il software NodeXL, che ha consentito non solo l’esplorazione e visualizzazione della rete (e il suo mutamento diacronico), ma anche di individuare i tre super hub ovvero i nodi con il maggiore numero di legami all’interno della rete. I risultati raggiunti da questo lavoro hanno permesso di evidenziare tre aspetti importanti: a) una produzione scientifica (sia per i singoli sia per gli autori collettivi) che ha visto l’aumento di articoli in rivista, confermando una produzione variegata e maggiormente in linea con gli standard internazionali (pensiamo anche all’aumento di contributi in lingua inglese) b) un aumento del co-autoraggio, in concomitanza con una maggiore densità ed estensione delle reti di collaborazione c) le policies implementate nell’università e i meccanismi di valutazione della ricerca (individuale e aggregata), hanno effettivamente modificato i valori, le pratiche discorsive e persino le strategie di diffusione della produzione scientifica, e il senso stesso del lavoro accademico

    Sull'Europa dei limini. Narrazioni culturali e pratiche comunicative dalla platform society

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    Il lavoro di ricerca concerne un’analisi dei processi culturali e comunicativi all’interno della platform society, sia in quanto depositi simbolici di storia, mondi socio-tecno-culturali, modelli economici e processi di memoria collettiva (Bartoletti 2011; Boccia Artieri et. al 2023; Colombo 2022;). Come anche campi sociali in cui si giocano partite per l’egemonia del potere simbolico, ed entro cui si possono manifestare narrazioni aventi a che fare con elementi valoriali, relazionali e manifestazioni del potere (Bourdieu 1991; Couldry 2000; 2003; Gramsci [1929-1932] 2014). Nel contesto dell’ecosistema ibrido delle piattaforme occidentali, lo studio, in chiave critica rispetto all’eurocentrismo che può influenzare le scienze sociali e gli studi umanistici; si propone di indagare narrazioni mediali, forme culturali e pratiche sociotecniche di alcune società liminali (cfr. Chadwick 2013; Van Dijck et al. 2018; Thomassen 2014). Rispetto a situazioni in cui le stesse società sperimentano una condizione di transizione, o sconvolgimento dell’ordine sociale. Società Sé-Altre, che possono offrire una panoramica sulla dimensione in-between, anche in quanto parte del “costitutive outside” europeo (Butler 1993; Hall 2003; Laclau, Mouffe 1985). Per rilevare se al fondamento del tessuto connettivo sociale, le culture si mostrino come “mai unitarie in sé, né semplicemente dualistiche nella relazione tra Sé e Altro” (Bhabha 1994: 36). In quest’ottica, seppur in misura ristretta, il lavoro di ricerca tenta di contribuire in termini di giustizia epistemologica (Said 1979; Bhambra 2023). Attraverso un approccio ecologico, culturale e critico all’ecosistema delle piattaforme, la ricerca costruisce e indaga tre casi di studio, selezionati nell’obiettivo di dar vita ad un lavoro in cui emergano e siano bilanciate le questioni comuni attraverso il gruppo di casi, con le caratteristiche uniche e i contesti propri di ciascuno studio (Creswell, Creswell 2023). I casi studio riguardano: l’informazione digitale aggregata da Google News dallo scoppio del conflitto russo ucraino, in Georgia, Polonia, Serbia e Turchia. La comunicazione pubblica istituzionale comparata (Lovari, Ducci 2022), su Instagram e Twitter, sull’adesione della Bosnia-Erzegovina all’Unione Europea, comparando le pratiche comunicative di entrambi gli attori istituzionali. La comparazione di due prodotti audiovisivi finzionali, a carattere distopico, uno tedesco e uno russo, su Netflix. Il lavoro di ricerca tenta, inoltre, di restituire una panoramica esplorativa circa le possibilità, esperite nelle pratiche, di “decolonizzare” le pratiche mediali stesse, all’interno dell’attuale data colonialism della platform society (Couldry, Mejtas 2019).This study analyses cultural and communicative processes within the platform society, both as symbolic repositories of history, socio-techno-cultural worlds, economic models, and collective memory processes (Boccia Artieri et. al 2023; Colombo 2022; Halbwachs 1992). As well as social fields in which games for the hegemony of symbolic power are played out, within which narratives dealing with values, relations, and manifestations of power can manifest themselves (Bourdieu 1991; Couldry 2000, 2003; Gramsci [1929-1932] 2014). In the context of the hybrid ecosystem of Western platforms, this study, in a critical key concerning Eurocentrism, which can influence the social sciences and humanities, aims to investigate the media narratives, cultural forms, and socio-technical practices of certain liminal societies (cfr. Chadwick 2013; Van Dijck et al. 2018; Thomassen 2014). Situations in which the same liminal societies are experiencing a condition of transition or disruption of social order. Self-Other societies, also defined as the Other-Within (Trakilović 2016), which can offer insight into the in-between dimension, also as part of the European 'constitutive outside' (Butler 1993; Hall 2003; Laclau, Mouffe 1985). To detect whether, at the foundation of the social connective tissue, cultures show themselves as "never unitary, nor simply dualistic in the relationship between Self and Other’ (Bhabha 1994:36). From this perspective, albeit to a limited extent, this study attempts to contribute to epistemological justice (Said 1979; Bhambra 2023). Through an ecological, cultural, and critical approach to the ecosystem of platforms, the research constructs and investigates three case studies selected to assemble a work in which common issues emerge and are balanced across a group of cases, with the unique elements and contexts of each study (Creswell, Creswell 2023). The case studies covered digital information aggregated by Google News since the outbreak of the Russian-Ukrainian conflict, in Georgia, Poland, Serbia, and Turkey. Public sector communication, on Instagram and Twitter, on the accession of Bosnia and Herzegovina to the European Union, comparing the communication practices of both institutional actors (D'Ambrosi 2019; Lovari, Ducci 2022). Finally, a comparison of two fictional, dystopian audiovisual products, one German and one Russian, on Netflix. The research also attempts to return an exploratory overview of the possibilities - experienced towards practices - of "decolonising" media practices within the current data colonialism of the platform society (Couldry, Mejtas 2019)
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