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Dalla prevenzione alla gestione dello stress lavoro-correlato
Scadenze, ritardi, pressioni dai capi, screzi con i colleghi possono portare a quello che viene definito stress da lavoro: pressione, agitazione, ansia da prestazione sono alcune delle sensazioni spiacevoli che possono manifestarsi nella vita quotidiana di un lavoratore.
Il volume, a partire dalle indicazioni proposte dall\u2019Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, fornisce strumenti, esperienze e buone pratiche, per passare dagli esiti della valutazione del rischio alla concreta prevenzione e gestione dello stress lavoro-correlato
What is urban violence?
Considering the absence of an agreed definition of urban violence, this article suggests that exploring the violence-security nexus in the context of planetary urbanisation provides some necessary steps for theorisation. Moving from the analytical toward the conceptual, we offer three conceptual shifts, intended as steps toward a theory of urban violence: first, from violence in the city to violence in/of/through an age of planetary urbanisation; second, beyond the dichotomous thinking about the violence-security nexus; third, from manifestations of violence in the city to the ‘threshold’ (of visibility) beyond which a city is understood, and depicted, as violent.info:eu-repo/semantics/publishedVersio
What If ChatGPT Wrote It? A Research On Consumers Perception
openThis research thesis can be divided in two parts, the first part (chapter 1, chapter 2 and chapter 3) focuses on the literature, while the second part (chapter 4) sees the unravelling of the research, starting from the research question and the methodology, and ending with the research itself and its results.
Chapter 1, simply called “Artificial Intelligence”, starts with a series of definitions in order to set the ground for the subsequent chapters. Following, the history of AI is recalled from the 1950s till today, and finally I list the risks and bring real-life examples of the benefits of this technology. Chapter 2, “Artificial Intelligence in Marketing”, starts with a recollection of academic studies concerning AI marketing divided into four subjects (1) technical AI algorithms for solving specific marketing problems, (2) customer’s psychological reactions to AI, (3) effects of AI on jobs and society and (4) managerial and strategic issues related to AI, focusing on the last one in particular (Huang & Rust 2020). Then it shows through reports and case studies how companies are implementing AI in their marketing strategies. The chapter closes considering the benefits and the risks of using AI for marketing reasons and finally how consumers perceive it. Chapter 3 builds the foundations for the research, focusing on one of the most discussed AI tools, ChatGPT. It explains what kind of artificial intelligence it is, referencing also how OpenAI has improved its algorithm over time, but also its pervasive adoption and media coverage. Then I rely on Sohail’s (2023) taxonomy to explain the possible applications of ChatGPT in different fields – medicine, marketing, finance, software engineering, academic writing, education, environmental science, natural language processing and tourism. I focus on how marketers are in fact using it now, explaining the best practices to benefit the most from its use. Lastly, I consider its risks and limitations, like biases, hallucinations, inaccuracies, and ethical dilemmas. The last chapter is dedicated to the research, where I delve into the specific use of ChatGPT for writing copy and the perception of people towards it. To answer the research question « Does the perception of the copy changes when potential customers know that it has been written by ChatGPT? » I chose a well-known brand – IKEA –, rewrote the written content of a post using ChatGPT and surveyed 115 people on their perception of the copy. Even though the sample is not representative of the Italian population aged between 20 and 35, my analysis shows that there are in fact some statistical differences on the perception between those who knew and those who didn’t know that I used an artificial intelligence to write the promotional content
Il ruolo del dirigente come mediatore dell'organizzazione di un reparto ospedaliero: risultati di un'indagine condotta in un reparto ad alto potenziale di rischio stress lavoro correlato
La presente Tesi riguarda l’analisi dei risultati di un’indagine condotta in un reparto ospedaliero ad alto potenziale di rischio stress lavoro-correlato, volta allo studio del ruolo del dirigente come mediatore dell’organizzazione.Nella società di oggi esiste una forte domanda e ricerca di salute e di benessere, che non può non riguardare anche le organizzazioni lavorative, nelle quali i singoli individui trascorrono buona parte del proprio tempo e nelle quali investono energie ed emozioni. In particolare, le organizzazioni sanitarie sono caratterizzate da un alto profilo di complessità, in cui il contributo professionale e il livello di responsabilità del personale è in grado di influenzare il risultato dei vari processi di produzione ed erogazione dei servizi.In questa ottica è necessario e utile sottolineare il ruolo del manager, che ha una forte influenza nella prevenzione, gestione e riduzione del rischio di esposizione ad agenti stressogeni al fine di perseguire uno stato di benessere nel contesto lavorativo, inteso come positiva interfaccia di relazione tra la persona e l’organizzazione di cui fa parte. In questo studio è stato valutato lo stato di “salute organizzativa” del personale del Dipartimento Materno Infantile dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, utilizzando il questionario multidimensionale (MOHQ). I risultati ottenuti da tale rilevazione sono stati, poi, confrontati con quelli di una precedente analisi di stress lavoro-correlato, elaborata mediante la somministrazione di questionari JCQ (Job Content Questionnaire) e interviste tramite Check List per la stessa U.O. I dati ottenuti sono stati analizzati e elaborati attraverso MS Excel e quindi riproposti in maniera tabellare e grafica al fine di una lettura e interpretazione chiara e speditiva. Il fine del presente lavoro è che, a partire da una attenta e costante analisi del clima organizzativo, i dirigenti possono rilevare le eventuali aree di criticità e quindi programmare e realizzare gli interventi necessari alla trasformazione positiva sia della qualità della vita lavorativa sia del raggiungimento di una migliore efficienza e efficacia organizzativa
Corporate Security. A socio - criminological approach
In questa tesi si analizza la sicurezza nelle organizzazioni con un approccio di tipo socio-criminologico. Il presupposto alla base è che la sicurezza sia un bisogno primario dell’uomo, ma anche una necessità per la sopravvivenza delle aziende che operano in un mercato sempre più globale. L’impresa viene vista come una realtà sociale, un micro-organismo sociale in continua interazione osmotica con il mondo esterno, dal quale interscambia costantemente le aspettative, il vissuto, la cultura, le esperienze degli individui, che sono attori sociali dentro e fuori l’impresa stessa.
Affrontare il tema della sicurezza non può prescindere dall’analisi delle dinamiche presenti all’interno del perimetro aziendale e, l’assunto lewiniano che relaziona il comportamento umano allo spazio di vita ed alla persona, è stato quindi il leitmotiv di questo progetto. Il disegno della ricerca si sviluppa principalmente da una considerazione, ossia: valutare l’esistenza di un legame tra le dinamiche organizzative e la sicurezza nelle imprese. Si è messo in relazione il costrutto psicologico di Clima Organizzativo a quello di Sicurezza, o meglio ancora,la percezione di sicurezza del lavoratore all’interno del perimetro aziendale.
La seconda parte della tesi ripercorre, da un punto di vista più tecnico, lo stato dell’arte della security industriale, esaminandone gli aspetti organizzativi e cercando di inquadrarla anche sotto l’aspetto normativo. In questa sede verrà evidenziata l’importanza della responsabilità sociale d’impresa e dell’applicazione di modelli organizzativi e di gestione che possono garantire, attraverso un approccio etico ed una produzione sostenibile orientata al dipendente ed all’ambiente, migliori condizioni di sicurezza e di lavoro.This thesis analyzes the corporate-security with a socio-criminological approach. The premise is that security is a basic human need, but also a necessity for the survival of businesses operating in an increasingly global market. The company is seen as a social reality, a micro-social organism in continuous osmotic interaction with the outside world, from which constantly interchanges expectations, experience, culture, experiences of individuals , who are social actors inside and outside the organization.
Addressing the issue of security can not be separated from the analysis of the forces operating within the company grounds and the Lewin’s assumption that relate human behavior to the space of life and the person, was the leitmotiv of this project. The research design is developed mainly by a consideration, namely: assessing the existence of a link between dynamics organization and corporate security. The psychological construct of organizational climate has linked to that of Security ( the perception of security of the worker inside the enterprise perimeter).
The second part of the thesis traces, from a technical point of view, the state of the corporate security, examining the organizational aspects and also trying to situate it under the regulatory aspect. Here we will highlight the importance of corporate social responsibility (CSR) and the application of organizational and management models that can ensure, through an ethical approach and sustainable production oriented to the employee and to the environment, better security conditions and better workCette thèse analyse de la sécurité (security) dans les organisations avec une approche socio- criminologique. La prémisse est que la sécurité est un besoin humain fondamental , mais aussi une nécessité pour la survie des entreprises opérant dans un marché de plus en plus global. La société est considérée comme une réalité sociale , un micro- organisme dans l'interaction sociale osmotique continue avec le monde extérieur , à partir de laquelle cesse les échanges attentes , l'expérience , la culture , les expériences des individus qui sont des acteurs sociaux à l'intérieur et à l'extérieur du entreprise .En esta tesis se analiza la seguridad (security) en las organizaciones con un enfoque socio - criminológica . La premisa es que la seguridad es una necesidad humana básica , sino también una necesidad para la supervivencia de las empresas que operan en un mercado cada vez más global . La empresa es vista como una realidad social , un organismo micro - social en la interacción osmótica continua con el mundo exterior , de la que constantemente intercambios expectativas , la experiencia , la cultura , las experiencias de las personas que son actores sociales dentro y fuera de la empresa
La virtù della Compassione: reazioni compassionevoli per trasgressori morali in stato di sofferenza e la percezione del loro dolore
La compassione è da sempre considerata nelle differenti religioni una delle virtù più auspicabili, in modo particolare nella concettualizzazione buddista, ma è solo negli ultimi trent’anni che si è iniziato a studiarla anche da un punto di vista scientifico. Definita come il sentirsi toccati dalla sofferenza altrui unito al desiderio di alleviarla, è facile che insorga verso persone a noi vicine, come parenti o amici. La vera sfida della compassione consiste proprio nel generalizzare questo sentimento di cura e aiuto anche verso estranei o persone percepite negativamente, come coloro che compiono delle trasgressioni o violano delle norme. Tuttavia, studi recenti sembrano disconfermare questa idea, in quanto è stato evidenziato come gli individui molto compassionevoli a livello disposizionale manifestano minori reazioni emotive e prosociali verso un trasgressore in stato di sofferenza. Il primo obiettivo dello studio presentato in questa tesi è quindi quello testare se i risultati sopra citati siano replicabili. Nello specifico, si ipotizza che le persone che sono più disposizionalmente compassionevoli manifestino minori reazioni compassionevoli quando un target in stato di sofferenza che si comporta negativamente (vs. positivamente) compie una trasgressione di Care (danno al benessere comune) rispetto a una trasgressione di Fairness. Inoltre, ci si propone di testare l’ipotesi che questo accada perché le persone molto compassionevoli percepiscono una trasgressione di Care come più dannosa per il benessere comune/la società. Per finire, si vuole indagare anche un secondo obiettivo relativo all’influenza delle caratteristiche morali del target sulla percezione del suo dolore fisico ed emotivo. I risultati mostrano un’assenza di interazione significativa tra le tre variabili suggerendo che la differente attitudine degli individui ad essere compassionevoli verso gli altri non altera le reazioni compassionevoli provate nei confronti del target. In aggiunta, all’aumentare della compassione disposizionale la percezione che il target minacci il benessere della società diminuisce. Per quanto riguarda, invece, la percezione del dolore fisico ed emotivo i risultati mettono in evidenza un effetto significativo delle caratteristiche morali del target solo relativamente al dolore emotivo, tale per cui vengono attribuiti minori livelli di dolore al target che si comporta immoralmente trasgredendo una norma di Care
Tigor: rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica - A. IX (2017) n. 2
Sicurezza accessibile. Dalla prevenzione alla gestione dello stress lavoro correlato
Scadenze, ritardi, pressioni dai capi, screzi con i colleghi possono portare a quello che viene definito stress da lavoro: pressione, agitazione, ansia da prestazione sono alcune delle sensazioni spiacevoli che possono manifestarsi nella vita quotidiana di un lavoratore. Il volume, a partire dalle indicazioni proposte dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, fornisce strumenti, esperienze e buone pratiche, per passare dagli esiti della valutazione del rischio alla concreta prevenzione e gestione dello stress lavoro-correlato
Religious freedom before, during and after Covid-19 between Europe and the Member States
Interventi tenuti il 26 novembre 2021 in occasione del Seminario di studio sul tema “Religious freedom before, during and after covid-19 between Europe and the Member States” organizzato dall’Eulerit Academic Forum dell’Università degli Studi di Trieste col supporto del Modulo Jean Monnet su “The European impact on the regulation Law&Religion in Italy and Beyond
Spazi urbani sicuri: Strategie e azioni per un approccio integrato alla qualità insediativa
[Italiano]:Uno dei principali requisiti per il buon funzionamento delle città, e per la loro sostenibilità, è che esse siano dotate di strade e spazi pubblici sicuri. Tale circostanza è ribadita dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare dal Goal 11 con il quale si promuove la creazione di città sicure, oltre che inclusive, resilienti e sostenibili.
La sicurezza in città è ostacolata quotidianamente dal verificarsi di reati predatori o episodi di inciviltà che condizionano la percezione di insicurezza innalzando la paura.
La crescente domanda di sicurezza avanzata dai cittadini impone un cambio di prospettiva rispetto agli approcci sino ad ora adottati per far fronte a tale problematica.
L’obiettivo di rendere la città più sicura non può essere perseguito esclusivamente con azioni di controllo o di tipo repressivo o con sporadici e generalizzati interventi di matrice sociale. È necessario affrontare la problematica in una prospettiva multidisciplinare e multilivello, seguendo un approccio integrato che inglobi in sé considerazioni, competenze, strategie ed azioni di natura urbanistica, architettonica, sociologica, criminologica, giuridica e politica.
Alla luce di quanto osservato, la raccolta si configura come occasione per riflettere, in maniera più attenta, su una tematica di particolare complessità, integrando saperi e punti di vista differenti che possano guidare l’urbanistica verso la predisposizione di azioni specifiche, eventualmente da poter contemplare nel Piano Urbanistico Comunale, per l’adeguamento, nel tempo, degli spazi urbani a criteri di sicurezza
./[English]: One of the main requirements for well-functioning cities, and for their sustainability is that they have secure streets and public spaces. This circumstance is reaffirmed by the Sustainable Development Goals (SDG), in particular SDG 11 by which the creation of secure, as well as inclusive, resilient and sustainable cities is promoted.
Security in the city is hindered everyday by the occurrence of predatory crimes or incivility episodes that affect the perception of insecurity raising fear.
The growing demand for security that citizens ask for requires a new perspective with respect to the approaches that have been adopted so far to deal with this problem.
The objective of making the city safer cannot be pursued exclusively through control or repressive actions or with occasional and generalised social interventions. It is necessary to address the issue in a multidisciplinary and multi-level perspective, following an integrated approach that incorporates considerations, abilities, strategies and actions of an urban planning, architectural, social, criminological, legal and political nature.
This collection is an opportunity to reflect, in a more careful way, on a particularly complex issue, integrating different knowledge and points of view that can guide Urban Planning towards the preparation of specific actions, possibly to be included in the Municipal Urban Plan, for the adaptation, over time, of urban spaces to security criteria
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