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Servizo de Publicacións e Intercambio Científico, Universidade de Santiago de Compostela
Abstract
Con riferimento a documenti di indirizzo europeo e alla letteratura di ricerca, viene sottolineata la rilevanza di una professionalità educativa centrata sulla capacità di riflettere sulla pratica, in senso deweyano, e di partecipare al confronto democratico con i diversi protagonisti dell’impresa educativa (i colleghi, i genitori, i bambini). Focalizzando l’attenzione sui servizi educativi per l’infanzia, vengono approfonditi i processi che caratterizzano un’équipe riflessiva e partecipativa discutendoli in relazione al concetto di “gruppo di lavoro razionale” di Bion (1961). A partire dalla prospettiva bioniana, vengono indicati i possibili ostacoli al dispiegamento di tali processi: il disagio connesso all’apprendere dall’esperienza, al sostare nell’indeterminatezza di un “percorso che si da mentre si fa”, sia in rapporto alla pratica educativa che al saper stare in un gruppo di lavoro; l’ambivalenza individuale tra il bisogno di appartenenza a un gruppo e il rischio di perdersi in esso. Come strumento per formare équipe educative riflessive e partecipative, sostenendole nel contrastare le dinamiche che ne ostacolano il funzionamento, viene proposto un modello formativo di “promozione dall’interno” (Savio, 2013; Bondioli, Savio, 2014; Bondioli, 2015). In particolare, vengono illustrate due strategie che caratterizzano tale modello, argomentando la loro funzione a sostegno della capacità riflessiva e partecipativa di un’équipe educativa: la strutturazione del percorso; lo stile relazionale e comunicativo del formatore.Con riferimento a documenti di indirizzo europeo e alla letteratura di ricerca, viene sottolineata la rilevanza di una professionalità educativa centrata sulla capacità di riflettere sulla pratica, in senso deweyano, e di partecipare al confronto democratico con i diversi protagonisti dell’impresa educativa (i colleghi, i genitori, i bambini). Focalizzando l’attenzione sui servizi educativi per l’infanzia, vengono approfonditi i processi che caratterizzano un’équipe riflessiva e partecipativa discutendoli in relazione al concetto di “gruppo di lavoro razionale” di Bion (1961). A partire dalla prospettiva bioniana, vengono indicati i possibili ostacoli al dispiegamento di tali processi: il disagio connesso all’apprendere dall’esperienza, al sostare nell’indeterminatezza di un “percorso che si da mentre si fa”, sia in rapporto alla pratica educativa che al saper stare in un gruppo di lavoro; l’ambivalenza individuale tra il bisogno di appartenenza a un gruppo e il rischio di perdersi in esso. Come strumento per formare équipe educative riflessive e partecipative, sostenendole nel contrastare le dinamiche che ne ostacolano il funzionamento, viene proposto un modello formativo di “promozione dall’interno” (Savio, 2013; Bondioli, Savio, 2014; Bondioli, 2015). In particolare, vengono illustrate due strategie che caratterizzano tale modello, argomentando la loro funzione a sostegno della capacità riflessiva e partecipativa di un’équipe educativa: la strutturazione del percorso; lo stile relazionale e comunicativo del formatore
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