Casalinghitudini tra identità e storia: La scrittura pluristratificata di Clara Sereni

Abstract

La scrittura di Clara Sereni si è sempre caratterizzata per la capacità di connettere, senza annullare le distanze e le differenze, la storia personale e la storia di una generazione, la dimensione domestica e il mondo esterno, la memoria privata e la memoria storica. L’intervento esamina i personaggi e i cronotopi sereniani, partendo dalla teoria delle rappresentazioni dell’identità di Amélie Rorty, e cerca di mettere in luce quali siano le modalità stilistiche e tematiche attraverso le quali Clara Sereni riesce, spesso con grande originalità, a intersecare questi diversi piani. Importante in tutti i suoi libri è la ricerca dell’identità, che non è mai affermazione di valori precostituiti bensì esercizio di esperienza, esplorazione ai confini, curiosità creativa, lotta per l’autonomia. La memoria si innesta sulla vita quotidiana, sugli oggetti e sulle pratiche familiari, si misura negli spazi della casa. Il cibo, la cucina hanno un ruolo fondamentale e costante in tutte le sue opere, divengono quasi il motore simbolico dell’immaginario. L’intervento si sofferma soprattutto su due opere di Clara Sereni: Casalinghitudine (1987) e Le merendanze (2004), anche se si fa riferimento alle tappe fondamentali di Manicomio primavera (1989), Il gioco dei regni (1993), Eppure (1995), Passami il sale (2002), e ad altri scritti. Si vuole mostrare da un lato da quali generi è influenzata la scrittura sereniana, con particolare riferimento al diario, dall’altro come il radicarsi di questa scrittura in un tempo vissuto, individuale e collettivo, apra un dialogo con altre memorie e con altre scritture. Così le opere della Sereni si misurano anche con la generazione che ha vissuto la Shoah, con le proprie appartenenze, con altri scrittori (alcune considerazioni sono dedicate al rapporto con Primo Levi). Non si tratta di un avvicinamento convenzionale o partigiano, ma di una presa di coscienza che è al tempo stesso percorso autonomo e mantenimento di distanza critica. Lo stesso vale per il dolore presente, per la vita vista con assoluto realismo, cui fa fronte una lingua tersa, la conquista della parola e della narrazione. Un percorso che, tra femminilità, ebraismo e politica, è anche la ricerca di un ordine della memoria, un dialogo con figure famigliari e storiche appartenenti a generazioni diverse, una presa in carico da parte della scrittura della quotidianità e della storia, e insieme itinerario intellettuale

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Last time updated on 14/06/2016

This paper was published in Utrecht University Repository.

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