La tesi descrive le metodologie messe in atto al fine di interpretare il comportamento di un silo metallico a fondo piano, contenente grano, soggetto a vari input sismici: segnali di tipo random (white noise), sinusoidi a bassa frequenza, ed accelerogrammi corrispondenti a sismi reali e artificiali (selezionati e costruiti in modo da avere determinati contributi in frequenza), opportunamente scalati in relazione alla risposta strutturale. Vengono quindi analizzati i risultati di estensimetri (strain gauges), accelerometri (monoassiali) e celle di pressione, effettuando confronti, oltre che tra le due configurazioni strutturali, anche tra le varie teorie (Eurocodice , Silvestri et al 2012 e Pieraccini et al 2015). Vengono ricavati due tipologie di grafici utili alla comprensione del complesso meccanismo resistente: l'andamento delle sovrappressioni dinamiche con l'accelerazione e l'andamento dello sforzo normale nei montanti con l'accelerazione. I risultati in configurazione isolata vengono inoltre confrontati con le previsioni di modelli ad 1 e 2 gradi di libertà, lineari (considerando le proprietà equivalenti dell'isolatore) e non lineari (considerando l'effettivo diagramma costitutivo forza-spostamento dell'isolatore). Centrale risulta l'analisi dei segnali degli accelerometri, volte principalmente all'identificazione dinamica sperimentale (incrociando informazioni di frequenza e fase, correlazione, cross-correlazione, densità di potenza) mediante il metodo dei punti di mezza potenza che permette di determinare il periodo fondamentale, il rapporto di smorzamento modale e la forma modale.
È da sottolineare, infine, il fatto che questa tesi, insieme ad altre, rappresenta solamente l'inizio del processo di interpretazione dei risultati, considerata la mole di dati ottenuta nei test effettuati (256 in totale)
Is data on this page outdated, violates copyrights or anything else? Report the problem now and we will take corresponding actions after reviewing your request.