Solone (c.ca 638 a.C. – 558 a.C.)

Abstract

In questa voce bio-bliografica viene descritto l’aspetto filosofico-politico di Solone. Noto come uno dei Sette Sapienti, nel legislatore si riscontra una concezione obiettiva della legge, cioè scopre la legge naturale della vita in comune, sia sociale che politica. Nell’Elegia delle Muse, il legislatore dà conto del suo modo di agire, assumendo su di sé la paternità e, con essa, la responsabilità delle sue azioni politiche. Anzi, il suo modo d’agire è totalmente trasfuso in una norma, che supera la sua personalità e la sua effimera vita, donandosi alla storia. Solone fu ispirato nella sua azione dal Nómos, cioè da una Norma riconosciuta obiettivamente da tutti. In particolare, il Nómos soloniano, oltre ad assorbire in sé la forza numinosa di Kratos quale elemento maschile, si immerge in Phiúsis, ovvero la natura dell’essere e del divenire, del micro e macrocosmo. E dalla Phiúsis, che è il diritto di natura, giustizia coerente nelle sue manifestazioni, elemento femminile ricettivo e quieto tanto quanto spietato e vindice, il Nómos riemerge come forza che serve per imporsi nella polis corrotta

Similar works

Full text

thumbnail-image

Archivio della ricerca - Università degli studi di Napoli Federico II

redirect
Last time updated on 19/04/2019

Having an issue?

Is data on this page outdated, violates copyrights or anything else? Report the problem now and we will take corresponding actions after reviewing your request.