Introduzione alla riqualificazione energetica ed ambientale degli edifici storici: il caso "Roma"

Abstract

Per edificio storico, in questo scritto, si intende un manufatto edilizio che non rientra, in quanto non direttamente compreso e codificato, nelle categorie di tutela e valorizzazione previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). La storicità dell’edificio è definita in funzione dello specifico periodo storico italiano cosiddetto postunitario (1871-1942). La forma urbana, i tipi edilizi, le tecniche costruttive e le tecnologie dei materiali utilizzate non rientrano in una categoria di particolare interesse e pregio tali da garantirne la tutela come previsto dal codice dei beni culturali. Se si analizza il caso della città di Roma a partire dal 1871 al 1942, la nuova capitale dello stato italiano, in tale periodo, è stata interessata da una crescita urbana e demografica molto intensa che ha conferito alla città eterna nuovo volto oltre alla sua nuova identità politica. In tale periodo Roma si è dotata di quattro piani regolatori (PRG): nel 1873 con il piano Viviani, nel 1883 sempre a cura dell’ing. Viviani, nel 1909 il piano Sanjust e nel 1931 di Giovannoni, Piacentini e Munoz

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