Il ruolo delle parti innanzi alla Corte costituzionale nel giudizio incidentale sulle leggi è stato fin dall'inizio relativizzato da dottrina e giurisprudenza, tanto che il giudizio in questione è comunemente definito “senza parti” o “a parti eventuali”. Il volume si propone di rivalutare questo ruolo. A tale scopo prende avvio dalla verifica della natura, giurisdizionale o meno, dell'attività della Corte e dalla conseguente possibilità di fare applicazione dei principi del “giusto processo” anche ai giudizi di legittimità sulle leggi, tenendo conto delle peculiarità di tale processo, qualificato dalla dottrina come giudizio di tipo oggettivo. In un secondo momento il volume si incentra sul rapporto tra giudizio a quo e giudizio innanzi alla Corte, per valutare se e fino a che punto si possa ipotizzare una partecipazione delle parti alla definizione del thema decidendum, limitatamente all'individuazione del parametro di costituzionalità, senza intaccare la coerenza del giudizio, così come plasmato ormai da sessant'anni di giurisprudenza
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