LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Archeologia - Università degli Studi di Milano
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    Indagini archeologiche nel Sepolcreto della Ca’ Granda a Milano: le campagne di scavo 2019-2021

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    The new archaeological excavations in the Ca’ Granda Cemetery in Milan concerned one of the fourteen sepulchral chambers located under the Church of Beata Vergine Annunciata. The excavation of a small part of the deposit, applying the stratigraphic method, has highlighted a complex situation, characterized by the presence of partially or entirely articulated skeletonised bodies. This condition testifies that the crypt was a primary site of deposition.Le nuove indagini archeologiche nel Sepolcreto della Ca’ Granda a Milano hanno riguardato una delle quattordici camere ipogee poste sotto la Chiesa della Beata Vergine Annunciata. Lo scavo di una piccola porzione del deposito, secondo metodo stratigrafico, ha messo in evidenza una situazione complessa, caratterizzata dalla presenza di individui in completa o parziale connessione anatomica. Tale condizione testimonia che la cripta era un luogo di deposizione primaria

    Vasi con figure grottesche nella sigillata nord-italica: una inedita coppa Sarius da Bovolone (Verona)

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    This study examines a Northern Italian Sigillata unpublished Sarius cup, decorated with grotesque figures, datable to the late Augustan age. This cup was found in 1890 near Bovolone (Verona) in a grave together with an Henkeldellenbecher and a Firmalampe. Among the few vases of Northern Italian Sigillata with grotesque figures, the same punches used in the cup from Bovolone appear in specimens found in Budrio (Bologna), Chiunsano (Rovigo), Aquileia, Vrhnika (Slovenia) and Velika Mrdakovica (Croatia). These almost skeletal figures, whose models are to be found in Hellenistic craftsmanship, are probably linked to comic performances; however, we don’t believe that there are any real scenes.In questo contributo è presa in esame una coppa Sarius inedita in sigillata nord-italica decorata con figure grottesche, databile alla tarda età augustea. La coppa è stata trovata nel 1890 presso Bovolone (Verona) in una tomba assieme ad un Henkeldellenbecher e ad una lucerna a canale. Tra i pochi vasi con figure grottesche testimoniati nella sigillata nord-italica, punzoni uguali a quelli utilizzati nella coppa di Bovolone compaiono in esemplari trovati a Budrio (Bologna), a Chiunsano (Rovigo), ad Aquileia, a Vrhnika (Slovenia) e a Velika Mrdakovica (Croazia). Queste figure quasi scheletriche, i cui modelli sono da ricercare nell’artigianato ellenistico, sono legate probabilmente a rappresentazioni comico-farsesche; si ritiene, tuttavia, che non siano raffigurate delle vere e proprie scene

    Grandi e piccoli eventi militari nell’archeologia romana: due casi studio di Battlefield Archaeology a confronto

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    La Battlefield Archaeology adotta una metodologia specifica per lo studio dei siti di scontri militari: nell’impostazione della ricerca va considerata, per i battlefield antichi, anche la distinzione tra siti di grandi eventi militari, narrati dalle fonti scritte, ed eventi minori che le fonti non menzionano. Una delle problematiche di questa disciplina consiste nella difficoltà di applicare ai battlefield antichi il metodo nato negli anni Ottanta per indagare quelli moderni, ma in anni recenti alcuni siti hanno offerto l’occasione per sperimentare la costruzione di un metodo più adeguato per i campi di battaglia antichi: per il presente contributo sono stati scelti due siti di epoca romana, Pedrosillo e Baecula, affini ma l’uno frutto di un “piccolo”, l’altro di un “grande evento” militare, di cui vengono confrontati le metodologie adottate e i risultati ottenuti. L’obiettivo è stabilire quanto la distinzione tra grande e piccolo evento influisca sulle scelte strategiche della ricerca e quanto, a sua volta, la diversa impostazione delle indagini incida sulla natura dei risultati.Battlefield Archaeology adopts a methodology that is specific to the study of military sites. Concerning ancient battlefields, the distinction between great military events, narrated in written sources, and minor events, which are not recorded, must also be taken into account while setting the research. One of the problems of this discipline is the difficulty of applying to ancient battlefields the method born in the Eighties to study modern ones. Recently, some sites have offered the opportunity to experiment with the construction of a more suitable method for ancient battlefields: this paper analyzes two Roman sites, Pedrosillo and Baecula, chosen for their similarity and for having originated respectively from a small and a great event. The methodologies adopted and results obtained are then compared. The aim is to understand to what extent the distinction between great and small events affects the approach to research and to what extent, in turn, this impacts the nature of the results

    Lo scavo preventivo per l’ampliamento del cimitero di Pieve Dugliara (PC). Relazione preliminare

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    The paper presents the data from the preventive excavation carried out in the area adjacent to the cemetery of Pieve Dugliara (PC) in the first months of 2012. The study, while including all the structures investigated, focuses on the large pit located in the southeastern corner. It shows two main phases of utilization, dated on the basis of the few materials found: a first phase around the passage between the 6th and the 5th century B.C. and a second one referable to the Roman Republican period (early 1st century B.C.). The paper provides, through comparisons, an interpretation regarding the use of the structure in the two periods and to integrate it within the local topography.L’articolo presenta i dati provenienti dallo scavo preventivo eseguito nell’area adiacente al cimitero di Pieve Dugliara (PC) nei primi mesi del 2012. Lo studio, pur comprendendo tutte le strutture indagate, analizza in particolare la grande fossa situata nell’angolo sud-est. Essa rivela due fasi di frequentazione principali, datate sulla base dei pochi materiali presenti: una prima fase intorno al passaggio tra VI e V sec. a.C. e una seconda riferibile al periodo romano repubblicano (inizio I sec. a. C.). Si fornisce inoltre, tramite confronti, un’interpretazione riguardo l’utilizzo della struttura nei due periodi ed un suo inquadramento nella topografia locale

    Terremoti e tsunami nella Palestina romana: conseguenze e iniziative post-sismiche nei centri urbani tra I sec. a.C. e IV sec. d.C.

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    The region corresponding to Roman Palestine, crossed by the Dead Sea Fault, has been affected several times by earthquakes and tsunamis, which have periodically caused damage and destruction. Biblical, literary, and Rabbinical sources report echoes of these events. Furthermore, archaeological investigations have sometimes brought evidence and signs on architectural structures to light. Several studies have dealt with the sequence of these events based on sources. However, a broader approach still needs to be added, which examines archaeological evidence and consequences for cities and populations. This contribution, which combines analysis of literary sources and archaeological data, intends to tackle the question of the impact that seismic events have had on urban planning and city life. Additionally, considering a selection of case studies (Caesarea Maritima, Nysa-Schytopolis, Jerusalem, Ascalon, and Sepphoris), this analysis aims to investigate the reaction of local communities, their resiliency, and political initiatives. The results indicate that only the great earthquake of 363 AD significantly affected cities' civil organization and urban planning.Il territorio corrispondente alla Palestina romana, attraversato dalla cd. Faglia del Mar Morto, è stato interessato molte volte da terremoti e tsunami che periodicamente hanno causato danni e distruzioni. Se ne trovano menzioni nelle fonti bibliche, letterarie e rabbiniche. Anche le indagini archeologiche hanno talvolta individuato i segni lasciati dai terremoti sulle strutture architettoniche. Numerosi sono gli studi che hanno raccolto la sequenza di tali eventi sulla base delle fonti, senza tuttavia un riscontro archeologico né una verifica più ampia sulle conseguenze per le città e la popolazione. Il presente contributo, attraverso un’analisi combinata di fonti e dati archeologici, intende affrontare uno studio su alcune città romane (Cesarea, Nysa Schitopolis, Gerusalemme, Ascalona, Sepphoris) per verificare l’impatto che gli eventi sismici hanno avuto sull’urbanistica e sulla vita delle città stesse, gli effetti sugli edifici e le modalità di reazione delle locali comunità. I risultati indicano che solamente il grande terremoto del 363 d.C. ebbe effetti significativi sull’organizzazione civile e sull’urbanistica delle citt

    Nuove testimonianze sul popolamento rurale nell’ager Mediolanensis. L’impianto rustico di Melzo, Cascina Mascheroni

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    During recent excavations for the construction of a methane pipeline in the territory of the municipality of Melzo, north-east of Milan, a small Roman structure was discovered. It probably had functional use and was part of a larger rural settlement, not identified by archaeological investigations. The discovery constitutes new evidence of Roman rural construction in the territory of ancient Mediolanum.Nel corso di recenti scavi per la realizzazione di un metanodotto nel territorio del comune di Melzo, a nord-est di Milano, è stato messo in luce un piccolo impianto di epoca romana, a probabile destinazione funzionale, verosimilmente parte di un insediamento rustico più ampio, non identificato dalle indagini archeologiche. La scoperta costituisce una nuova testimonianza relativa all’edilizia rurale romana nel territorio dell’antica Mediolanum

    Coroplastica votiva da Taranto. Appunti per la ricostruzione di una pratica rituale attraverso lo studio di un sequestro

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    Questo contributo verte sullo studio di 252 terrecotte sequestrate negli anni Settanta del secolo scorso contraddistinte dall’elevata percentuale di teste frammentate all’altezza del collo e dalla prevalenza di soggetti femminili. Il repertorio delle iconografie ricostruibile spazia dai tipi arcaici alle popolarissime tanagrine e documenta il frequente ricorso a espedienti tecnici volti a differenziare le raffigurazioni più standardizzate e a ottimizzare le risorse produttive. La rete dei confronti consente di ipotizzare la provenienza tarantina e di ravvisare riscontri stringenti nella coroplastica rinvenuta in alcuni contesti sacri del territorio. La probabile giacitura originaria delle terrecotte in uno o più depositi votivi e le riflessioni che ne scaturiscono sulla pratica della rottura rituale delle offerte rappresentano un piccolo contributo che materiali decontestualizzati possono offrire agli studi di archeologia del rito in ambito magno-greco.This work deals with 252 terracottas standing out because of the high percentage of heads broken at the neck and of female figures which have been seized in seventies of the last century. The variety of iconographical depictions detected ranges from the archaic types to the widespread Tanagras, providing some instances of craftsmen attempting to diversify standardized iconographies and to optimize the productive resources. Parallels point out the provenance of terracottas from Taranto and allow us to find precise correspondance between the figurines yielded by a few sacred contexts of the city and ours. Due to their votive function and its connection with the cult practice of fragmenting offerings, objects even if they are out of context may contribute, to some extent, to the archaeology of ritual in Magna Graecia

    A lion in the snow. Stilicho in Claudian’s De bello Getico

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    Nel 402 Claudiano presentava a Roma il suo poema De bello Getico, celebrando Stilicone poco dopo la sua discussa vittoria contro Alarico a Pollenzo. Il poema veniva recitato alla presenza di membri dell’aristocrazia senatoria non sempre ben disposti verso Stilicone. Concentrandosi sull’analisi di due passi l’articolo esamina come Claudiano cerchi di metterlo in luce favorevole e giustificarne l’operato, sia giocando sulla synkrisis col mito, sia sottilmente evocando richiami al passato e a temi tradizionali cari al pubblico presente.In 402 A.D. Claudian declaimed in Rome his poem De bello Getico, praising Stilicho shortly after his controversial victory over Alarich at Pollentia. The poem was recited in front of members of the senatorial aristocracy not necessarily well disposed to Stilicho. Focusing on two specific passages the paper examines how Claudian tried to portray him in a favourable light and to justify his actions, playing with mythological synkrisis and cleverly evoking historical memories and traditions well suited to the audience

    Tabacchiere in Lombardia

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    Snuffboxes and boxes from the eighteenth-first half of the nineteenth century are very numerous and widespread in Lombardy, but little studied. To help fill this research gap, some decisive elements are analyzed here. These are letters (1770; 1774) from the correspondence of the Verri brothers, Alessandro in Rome and Pietro in Milan, relating to snuff boxes made in Milan, also in the Gaetano Grassi manufacture, and to the business that could be concluded in Rome. The document (1778) examined concerns precisely the papier-mâché box factory (a compound of paper that can be molded into molds, then fired) founded by Grassi in Milan. It is also offered a quick look at the beautiful collection of snuffboxes and boxes preserved in Brescia (Musei Civici di Arte e Storia), publishing an essay of different specimens in shape, material and decoration.Tabacchiere e scatole del XVIII-prima metà del XIX secolo sono assai numerose e diffuse in Lombardia, ma poco studiate. Per contribuire a colmare tale carenza di ricerche vengono qui analizzati alcuni elementi determinanti. Si tratta di lettere (1770; 1774) del carteggio dei fratelli Verri, Alessandro a Roma e Pietro a Milano, relative a tabacchiere realizzate a Milano, anche nella manifattura di Gaetano Grassi, e all’affare che si potrebbe concludere a Roma. Il documento (1778) esaminato riguarda proprio la fabbrica di scatole di papier-mâché (un composto di carta plasmabile entro stampi, poi cotto) fondata dal Grassi a Milano. Viene inoltre offerto un rapido sguardo sulla bella raccolta di tabacchiere e scatole conservate a Brescia (Musei Civici di Arte e Storia), pubblicandone un saggio di esemplari diversi per forma, materiale e decorazione

    Fedra o del sovratesto: trasposizioni teatrali contemporanee di un mito classico

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    Come molti personaggi mitici del mondo antico, quello di Fedra è accompagnato dal pregiudizio comune che la associa alla figura di donna perversa e divorata da una passione incestuosa. L’articolo discute la tenuta di tale preconcetto negli allestimenti teatrali italiani degli ultimi quarant’anni, a partire dalla riproposta del personaggio nello spettacolo diretto da Luca Ronconi, che lo riporta all’attenzione del teatro di regia contemporaneo. Di qui una serie di versioni a partire dalle principali riscritture del mito (Racine, D’Annunzio, Kane, ma anche il recupero di Seneca e di Euripide) che ne mettono in luce aspetti inediti e ne rivelano i risvolti attuali.Just like several mythical characters from antiquity, Phaedra is linked to a common idea of a cursed woman, devastated by a incestuous erotic passion. This paper would discuss the holding of such preconception in Italian theatrical productions from the Eighties to nowadays, beginning from Luca Ronconi’s direction, who reintroduces the theme in contemporary Italian theatre. Henceforth, a sequence of productions based on the main rewritings of the myth (Racine, D’Annunzio, Kane, but also Seneca and Euripide) brings to light unreleased features and current implications

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