DocTA - Doctoral Theses Archive
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    1810 research outputs found

    NEURSCIENZE COGNITIVE APPLICATE AL DIRITTO

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    L'applicazione delle neuroscienze cognitive nel campo del diritto segna una svolta innovativa, che offre una nuova prospettiva sull'analisi e sull’interpretazione dei processi decisionali legali. Questa ricerca di dottorato in neuroscienze cognitive applicate al diritto ha l’obiettivo di esplorare il contributo che la conoscenza neuroscientifica può apportare al miglioramento dell'efficacia del ragionamento e delle decisioni legali. Attraverso un'analisi teorica e sperimentale, il lavoro si propone di dimostrare l'importanza delle neuroscienze cognitive per gli operatori del diritto. Una prima parte teorica si concentra sulla costruzione di un quadro concettuale interdisciplinare, esaminando l'incontro tra diritto, psicologia e neuroscienze, l'analisi dei bias cognitivi e l'interazione tra moralità e giudizio legale. Una seconda parte sperimentale propone tre studi empirici originali che indagano gli atteggiamenti morali, lo stile e l'efficacia decisionale degli avvocati. Quanto emerge dalla dissertazione enfatizza l’importanza dell'implicazione delle neuroscienze cognitive applicate al diritto nel ridurre gli errori di giudizio e promuovere decisioni giuste ed eque, sottolineando l'importanza di un approccio neuroetico alle sfide poste dall'intersezione tra neuroscienze e pratica legale, proponendo un'evoluzione concreta della pratica legale basata su fondamenti scientificamente validati.The application of cognitive neuroscience in the field of law represents a groundbreaking turn, offering a new perspective on the analysis and interpretation of legal decision-making processes. This doctoral research in cognitive neuroscience applied to law aims to explore the contribution that neuroscientific knowledge can bring to enhancing the effectiveness of reasoning and legal decisions. Through theoretical and experimental analysis, this work seeks to demonstrate the significance of cognitive neuroscience for legal practitioners. An initial theoretical part focuses on constructing an interdisciplinary conceptual framework, examining the intersection between law, psychology, and neuroscience, the analysis of cognitive biases, and the interaction between morality and legal judgment. A second experimental part presents three original empirical studies that investigate moral attitudes, decision-making style, and the decisional effectiveness of lawyers. The findings from this dissertation emphasize the importance of the application of cognitive neuroscience to law in reducing judgment errors and promoting fair and equitable decisions, highlighting the significance of a neuroethical approach to the challenges posed by the intersection of neuroscience and legal practice, proposing a tangible evolution of legal practice based on scientifically validated foundations

    NEW APPROACHES TO THE BIOCONTROL OF BOTRYTIS CINEREA IN GRAPEVINE

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    Gli agenti di biocontrollo (BCA) sono prodotti fitosanitari utilizzati per il controllo sostenibile delle malattie delle piante e considerati un'alternativa ai prodotti chimici. Sebbene i BCA siano stati ampiamente studiati, le informazioni sulla loro efficacia sono ancora frammentate, per cui è difficile passare dagli studi a delle linee guida pratiche. La presente tesi mira a colmare le lacune conoscitive nell'uso dei BCA in vigneto, concentrandosi sul biocontrollo del fungo patogeno Botrytis cinerea. In particolare, questa tesi include i seguenti studi: i) un’analisi sistematica della letteratura e meta-analisi sull'uso dei BCA contro le principali malattie della vite; ii) la valutazione dello sviluppo dei BCA influenzati dalle fasi fenologiche della vite e dalle condizioni ambientali; iii) la valutazione dell'efficacia dei BCA nel controllo di B. cinerea seguendo una strategia a calendario ed una basata sull’utilizzo di un modello previsionale; iv) la valutazione dell'efficacia dei BCA nel controllo di B. cinerea in pre-raccolta. I risultati ottenuti evidenziano la necessità di prendere in considerazione un approccio multicriterio che consideri numerosi fattori coinvolti, come il rischio reale di infezione di B. cinerea, le vie d’infezione di B. cinerea, il substrato vegetale su cui il BCA selezionato deve svilupparsi e le condizioni ambientali.Biological control agents (BCAs) are low-risk plant protection products considered as an alternative to chemicals for sustainable plant disease control. Although BCAs have been widely investigated, information about their fitness and efficacy is still fragmented, making difficult to integrate experimental results to practical guidelines. The present dissertation aims to address knowledge gaps in the use of BCAs in vineyards, focusing on the biocontrol of the pathogenic fungus Botrytis cinerea through experiments under both laboratory and field conditions. In particular, this dissertation includes the following studies: i) a systematic literature review and network meta-analyses on the use of BCAs against main grapevine diseases; ii) the evaluation of BCAs development as influenced by grapevine growth stages and environment conditions; iii) the evaluation of BCAs efficacy in controlling B. cinerea following both a routine calendar-based and a model risk-based strategies; iv) the evaluation of BCAs efficacy in controlling B. cinerea through the BCA application in the preharvest period. The results obtained highlight that a multiple criteria approach should be considered with numerous factors involved, such as the real risk of B. cinerea infection, the target infection pathway of B. cinerea, the plant substrate on which the BCA selected should grow, and the environmental conditions

    Sustainability practices, disclosure and performance assessment: evidence from the meat supply chain

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    Lo studio intende ripercorrere e promuovere i percorsi di progressivo orientamento alla sostenibilità delle imprese operanti nella filiera della carne e dei salumi. Grazie ad un approccio multidisciplinare, si ripercorrono le pratiche sviluppate ai vari livelli della filiera, dalla materia prima al prodotto finito. L’analisi evidenzia come nonostante diverse imprese già implementino queste pratiche, queste non siano spesso comunicate e rendicontate efficacemente. Pertanto, si propone un modello di autovalutazione della performance per gli operatori della filiera ed orientato a valutare aspetti di governance, sostenibilità ambientale, sociale ed economica.The study aims to retrace and promote the progressive sustainability-oriented paths of enterprises operating in the meat and cured meat supply chain. Using a multidisciplinary approach, it traces the practices developed at various levels of the supply chain, from raw material to the finished product. The analysis shows that although several companies already implement these practices, they are often not effectively communicated and reported. Therefore, a performance self-assessment model is proposed for supply chain operators and oriented to assess aspects of governance, environmental, social and economic sustainability

    Interwoven innovation Transformative pathways in textile business networks

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    Questo progetto di ricerca approfondisce le dinamiche delle reti aziendali e dell'innovazione nel settore tessile, comprendendo tre papers. Il primo paper esplora la transizione delle imprese da strategie incentrate sul prodotto a strategie orientate a una soluzione tramite uno studio longitudinale. La ricerca sottolinea come lo sviluppo di applicazioni tecnologiche sia basato sulla conoscenza e relazionali che hanno luogo in una piattaforma in cui imprese di diversi settori convergono. Il secondo paper indaga l'interazione tra le relazioni fornitore-cliente, gli obiettivi di sostenibilità e l'innovazione nell'industria tessile, enfatizzando l'impatto dell'innovazione guidata dalla sostenibilità sulle relazioni e viceversa. Il terzo paper esamina l'evoluzione delle relazioni aziendali, in particolare tra startup e imprese di medie dimensioni, evidenziando collaborazioni di successo basate su obiettivi strategici condivisi e l'importanza di complementare le strategie aziendali. La ricerca contribuisce alla ricerca di marketing industriale, dando luce al ruolo cruciale delle relazioni aziendali nel supportare cambiamenti innovativi. I risultati sottolineano l'importanza della collaborazione strategica, della complementarietà delle strategie aziendali e delle visioni condivise nell'alimentare l'innovazione all'interno delle reti aziendali. Tramite questo studio si è dunque rilevato l'intricato gioco tra iniziative strategiche all'interno di specifiche imprese e il contesto più ampio della rete, sottolineando come l'interconnessione delle imprese nelle loro reti svolge un ruolo cruciale nel promuovere l'innovazione strategica e riconfigurare i modelli aziendali.This research project delves into the dynamics of business networks and innovation in the textile sector, comprising three papers. The first paper explores the transition of companies from product-centric strategies to solution-oriented strategies through a longitudinal study. The research highlights how the development of technological applications is based on knowledge and relational factors that take place on a platform where companies from different sectors converge. The second paper investigates the interaction between supplier-client relationships, sustainability goals, and innovation in the textile industry, emphasizing the impact of sustainability-driven innovation on relationships and vice versa. The third paper examines the evolution of business relationships, particularly between startups and medium-sized enterprises, highlighting successful collaborations based on shared strategic objectives and the importance of complementing business strategies. The research contributes to industrial marketing research, shedding light on the crucial role of business relationships in supporting innovative changes. The results underscore the importance of strategic collaboration, complementarity of business strategies, and shared visions in fostering innovation within business networks. Through this study, the intricate interplay between strategic initiatives within specific companies and the broader network context has been revealed, emphasizing how the interconnection of companies in their networks plays a crucial role in promoting strategic innovation and reconfiguring business models

    THE IMPACT OF SOCIAL THEATRE ON SOCIAL DETERMINANTS OF HEALTH: POSSIBLE EVALUATION TOOLS

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    La tesi ha come domanda e oggetto di ricerca se e come sia possibile valutare l’impatto della partecipazione ad esperienze di teatro sociale sulla salute, in particolare sui suoi determinanti sociali, affrontando l’argomento a livello sia teorico sia applicato sul campo. La prima sezione introduce le definizioni e concezioni teoriche di “salute” e “teatro” considerate, evidenziandone elementi di vicinanza, con uno specifico approfondimento sulle esperienze dell’applied theatre e del teatro sociale. La seconda sezione espone e analizza le metodologie di valutazione esistenti e applicabili sia nel campo della salute sia delle arti performative (in particolare di applied theatre e teatro sociale), presenti in letteratura e nelle esperienze sul campo, rilevate attraverso un lavoro di mappatura di esperienze di teatro sociale per la salute nel territorio italiano. La terza sezione propone, alla luce delle prime due, un originale strumento per valutare l’impatto di un’esperienza di laboratorio di teatro sociale su uno specifico determinante sociale di salute, ovvero la coesione sociale. Dopo un’analisi del contesto del case study – il laboratorio di teatro sociale valutato è stato realizzato con docenti della scuola primaria - la sezione presenta e discute ideazione ed applicazione della metodologia proposta, evidenziandone limiti e potenzialità per future esperienze di valutazione di esperienze di teatro sociale in relazione ai determinanti sociali della salute.The thesis has as its question and research object whether and how it is possible to evaluate the impact of participation in social theater' s experiences on health, particularly on its social determinants; the research addresses the topic at both a theoretical and field study. The first section introduces the definitions and theoretical conceptions of "health" and "theatre" considered, highlighting elements of proximity, with an in-depth analysis of the experiences of applied theater and social theatre. The second section exposes and analyzes the existing and applicable evaluation methodologies both in the field of health and the performing arts (in particular applied theater and social theatre). present in the literature and in field experiences, detected through a mapping work of experiences of social theater for health in Italy. The third section proposes, in light of the first two, an original tool to evaluate the impact of a social theater workshop on a specific social determinant of health, namely social cohesion. After an analysis of the context of the case study - the social theater laboratory evaluated was carried out with primary school teachers - the section presents and discusses the design and application of the proposed methodology, highlighting its limits and potential for future evaluation experiences of theater experiences social in relation to social determinants of health

    TRANSFORMATIVE EXPERIENCE DESIGN: COSTRUIRE SPAZI E AMBIENTIDI LAVORO IN GRADO DI ELICITARE EMOZIONI POSITIVE ED ESPERIENZE TRASFORMATIVE

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    L’esperienza rappresenta una componente fondamentale della nostra vita e del nostro sistema economico poiché regola il nostro rapporto con le persone che ci circondano e con le comunità che popoliamo. Una tipologia particolare di queste esperienze, le esperienze trasformative, è al centro di questo studio. Per quanto complesse siano, emotivamente e cognitivamente articolate, le esperienze trasformative arricchiscono le nostre vite e ci trasformano epistemicamente, permettendoci di riconfigurare il nostro sé interiore e le convinzioni che abbiamo. Il contributo di questo lavoro è quindi duplice: dimostra l’applicazione e l’efficacia di un metodo che integra UX design e psicologia (Transformative Experience Design), e codifica un approccio progettuale basato sull’evidenza che confronta i risultati dell’analisi prototipale dell’artefatto (virtuale/rendering) con l'esperienza attuale vissuta dagli utenti finali, utilizzando una metodologia quali-quantitativa. Questa tesi, quindi, fornisce (i) un contributo di sintesi riguardante la letteratura dedicata alle esperienze, al design trasformativo dell'esperienza (TED) e al ruolo delle emozioni positive nel garantire il successo dei processi di evoluzione, trasformazione, cambiamento e innovazione. Lo studio, quindi, vede (ii) l'applicazione dei principi di TED alla costruzione di uno spazio fisico in grado di suscitare emozioni complesse e positive ed esperienze trasformative attraverso viaggi emotivi. L'approfondimento dei principi fondamentali di TED è seguito da (iii) un doppio studio sugli impatti reali dell'artefatto condotto attraverso l'impiego di metodologie qualitative, quantitative e neuroscientifiche.Experience represents a paramount component of our lives and our economic system by regulating our relationship with the people around us and the communities we populate. A particular type of these experiences, the transformative experiences, is at the heart of this study. As complex as they are, emotionally and cognitively articulated, transformative experiences enrich our lives and transform us epistemically, allowing us in reconfiguring our inner selves and the beliefs we have. The contribution of this work is therefore twofold: it demonstrates the application and effectiveness of a method that integrates UX design and psychology (Transformative Experience Design), and it codifies an evidence-based design approach that compares the results of the prototype analysis of the artifact (virtual/rendering) with the current experience lived by end users, using a qualitative-quantitative methodology. This dissertation, therefore, provides (i) a synthesis contribution concerning the literature devoted to experiences, transformative experience design (TED), and the role of positive emotions in ensuring successful processes of evolution, transformation, change, and innovation. The study, then, sees (ii) the application of the principles of TED to the construction of a physical space capable of eliciting complex, positive emotions, and transformative experiences through emotional journeys. The deepening of the core principles of TED is followed by (iii) a double study on the actual impacts of the artifact conducted through the employment of qualitative, quantitative, and neuroscience methodologies

    A TERMINOLOGICAL RECONSTRUCTION OF ARABIC VARIETY IN APOLOGETICAL AND GOSPEL TEXTS: BIRTH, FLOURISHING, ISLAMIC INFLUENCE, AND SURVIVAL

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    Gli arabi professarono il Cristianesimo fin dai suoi albori e prima della nascita dell’Islam. Come le comunità cristiane contribuirono ad arricchire la lingua araba, così l’Islam interagì e influenzò la lingua della letteratura arabo cristiana. Indago sulla possibilità che le chiese orientali possano ancora oggi beneficiare di questa produzione letteraria tanto ricca quanto poco esplorata, influenzata da condizioni socio-culturali particolari e che si arrestò. Questa tesi esplora le fonti storiche e letterarie per ricostruire la terminologia dei cristiani arabofoni, dai tempi pre-islamici all’età d’oro copta del XIV secolo, nei campi dell’apologetica e della traduzione dei Vangeli. L’obiettivo è delineare le caratteristiche linguistiche del patrimonio letterario arabo-cristiano e tracciare le dinamiche sociali e culturali che determinarono e influenzarono questa produzione. La metodologia applicata combina la teoria descrittiva della traduzione di Toury e la sociologia della cultura di Bourdieu. Lo studio tenta di collocare le traduzioni dei Vangeli all’interno della cultura in esame e offre un modo per approfondire e confrontare le traduzioni bibliche; e descrive questa letteratura secondo i tre principali campi identificati secondo il pensiero di Bourdieu. In conclusione, questa tesi contribuisce a offrire una nuova prospettiva attraverso cui leggere la letteratura cristiana araba al fine di rivalutarla in tempi moderni.Arabs confessed Christianity since its early days and before the rise of Islam. As Christian communities contributed to enriching the Arabic language, so Islam came to interact with and influence the language of Arabic Christian literature. I ask whether today the Eastern churches could still benefit from this rich albeit under-researched literary production, one influenced by particular socio-cultural conditions and which came to a halt. This thesis explores the historical and literary sources to reconstruct the terminology of Arabic-speaking Christians, from pre-Islamic times to the Coptic Golden Age of the XIV century, in the fields of apologetics and Gospel translation. My aim is to outline linguistic characteristics of the Arab-Christian literary heritage and to trace the social and cultural dynamics that determined and influenced this production. The methodology applied combines Toury’s theory of Descriptive Translation and Bourdieu’s Sociology of Culture. The study tries to collocate the translations of the Gospels within the culture concerned and offer a way to deepen and compare biblical translations; and it describes this literature according to the three major Bourdian fields identified. In conclusion, this thesis contributes a new lens through which to read Arabic Christian literature in order to revalue it in modern times

    The religious policy of Vespasian

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    La tesi intende proporre una riflessione sistematica sulla politica religiosa di Vespasiano. Dopo aver analizzato la politica religiosa di Nerone, ultimo grande predecessore di Vespasiano, la ricerca si concentra sul primo dei Flavi. Vespasiano durante il suo soggiorno in Egitto fu secondo la propaganda serapista autore di miracoli: attraverso questi prodigi egli intendeva legittimare la sua posizione di preminenza. Il padre di Tito ebbe sin dagli inizi della sua carriera rapporti con il mondo giudaico e non sviluppò nei confronti di esso una prospettiva pregiudizialmente ostile: la decisione di distruggere Gerusalemme e il suo Tempio fu dettata da motivazioni politiche. Dal momento che durante il regno di Vespasiano nessuna azione di repressione nei confronti dei seguaci di Cristo è stata registrata, l’atteggiamento del princeps nei confronti del cristianesimo è stato giudicato non ostile. L’arrivo di Vespasiano a Roma fu preceduto dalla diffusione di omina imperii che intendevano legittimare la sua posizione. Numerose furono le sue iniziative tese a valorizzare la religione tradizionale romana sul modello di Augusto. Il culto imperiale fu il mezzo attraverso il quale Vespasiano accreditò se stesso e la sua dinastia assicurandosi la fedeltà delle province occidentali.The thesis aims to propose a systematic reflection on Vespasian’s religious policy. After analyzing the religious policy of Nero, the last great predecessor of Vespasian, the research focuses on the first of the Flavians. According to serapist propaganda, during his stay in Egypt, Vespasian was the author of miracles: through these wonders, he intended to legitimize his leading position. Titus’ father had relations with the Jewish world from the beginning of his career and did not develop a prejudicially hostile perspective towards it: the decision to destroy Jerusalem and its Temple was due to political reasons. Since no repressive actions against the followers of Christ were recorded during the reign of Vespasian, the princeps’ attitude towards Christianity was judged to be non-hostile. Vespasian’s arrival in Rome was preceded by the spread of omina imperii which intended to legitimize his position. He undertook several initiatives aimed at valorizing traditional Roman religion on the model of Augustus. Through the imperial cult, Vespasian credited himself and his dynasty by securing the loyalty of the western provinces

    Nurturing the Roots: Memory and Intergenerational Responsibility in an Intercultural Perspective

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    Le domande identitarie accompagnano la persona lungo tutto il suo percorso esistenziale, nell’intreccio tra diversi orizzonti temporali. Interrogarsi su "Chi sono? Chi divento?" significa dunque al contempo confrontarsi anche con la dimensione della memoria: individuale, familiare e collettiva. A partire dall’appropriazione di tali radici, la persona può accedere a percorsi di autodeterminazione, costruire traiettorie esistenziali intenzionali ed elaborare la propria soggettività nell’intreccio di molteplici appartenenze. Nell’esperienza di ragazze e ragazzi con background di migrazione, la sfida dell’elaborazione di un’identità plurale acquisisce però tratti di peculiarità proprio in relazione all’esperienza migratoria, sia essa vissuta in prima persona oppure ereditata dalla famiglia. Il presente studio ha approfondito tali nuclei semantici, con particolare riferimento al ruolo che le relazioni intergenerazionali possono assumere in simili percorsi. Questi rapporti ed il loro valore radicante, sono stati dunque esplorati tanto in merito al legame con nonne e nonni quanto alle relazioni vissute nella comunità locale. La ricerca, condotta con approccio partecipativo ed assumendo a riferimento la prospettiva ermeneutico-fenomenologica, ha esplorato i significati che ragazze e ragazzi preadolescenti attribuiscono alle radici, alle appartenenze e alle relazioni con le generazioni precedenti. Infine, sono state delineate alcune traiettorie pedagogiche, di carattere sistemico.The questions about one’s identity follow the person in his or her existential journey, in the interweaving of different temporal dimensions. Questioning "Who am I? Who do I become?" also means deepening the dimension of memory: individual, family and collective. Starting from the acquisition of such roots, the person can access pathways of self-determination, build intentional existential trajectories and elaborate his or her own subjectivity crossing of multiple belongings. However, in the experience of young with a migration background, the challenge of elaborating a plural identity acquires special features precisely in relation to the migration experience, whether lived personally or casted from the family. This research delves into these semantic cores, with specific reference to the role that intergenerational relations can assume in such pathways. These relationships and their rooting value were therefore explored with regard to the bond young people have both with grandparents and with old people in the local community. The research was conducted through a participatory approach and using the hermeneutic-phenomenological perspective as a reference. It explored the meanings that pre-adolescents attach to roots, a sense of belonging and relations with older generations. Finally, some pedagogical trajectories were outlined, within a systemic perspective

    POVERTY, DEHUMANIZATION, AND SOCIAL EXCLUSION: HOW ENTERPRISES MITIGATE SOCIAL CHALLENGES

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    Le sfide sociali come la povertà, la deumanizzazione e l'esclusione sociale rappresentano formidabili ostacoli per società equi e giuste in tutto il mondo. La povertà, che va oltre la mancanza di risorse finanziarie, comprende una serie di fattori interconnessi che privano gli individui delle necessità fondamentali e delle opportunità. Le politiche discriminatorie e l'accesso limitato all'istruzione e all'occupazione perpetuano questo ciclo. La deumanizzazione, che nega le qualità umane agli altri, persiste come processo sociale con profonde implicazioni, specialmente per i gruppi marginalizzati. Il contesto sociale influisce sulle relazioni di deumanizzazione e sulla capacità degli individui di riacquistare l'agenzia. L'esclusione sociale, multiforme e diffusa, nega l'accesso alle risorse e la partecipazione alla società, aggravando la marginalizzazione. La ricerca accademica si concentra sulle strategie organizzative per affrontare queste sfide, con un enfasi sulla misurazione dell'impatto, sui modelli di business innovativi e sulle prospettive globali. Tuttavia, gli sforzi imprenditoriali spesso falliscono senza il coinvolgimento della comunità. Questa tesi indaga come le organizzazioni affrontano la povertà, la deumanizzazione e l'esclusione sociale attraverso tre studi utilizzando la Grounded Theory. Gli studi rivelano la persistenza dell'informalità tra gli imprenditori in estrema povertà, il potenziale di umanizzazione nei contesti deumanizzanti e il ruolo delle pratiche comunitarie nell'empowerment degli individui emarginati. La Grounded Theory offre un robusto approccio qualitativo per comprendere e affrontare questioni sociali complesse, facilitando lo sviluppo di teorie e interventi pratici a livello aziendale.Societal challenges such as poverty, dehumanization, and social exclusion present formidable barriers to fair and just societies worldwide. Poverty, extending beyond financial insufficiency, encompasses a web of interconnected factors depriving individuals of fundamental necessities and opportunities. Discriminatory policies and limited access to education and employment perpetuate this cycle. Dehumanization, denying human qualities to others, persists as a societal process with profound implications, especially for marginalized groups. The social context influences dehumanizing relationships and individuals' ability to regain agency. Social exclusion, multifaceted and pervasive, denies access to resources and participation in society, exacerbating marginalization. Academic research focuses on organizational strategies to address these challenges, emphasizing impact measurement, innovative business models, and global perspectives. However, entrepreneurial endeavors often fall short without community involvement. This thesis investigates how organizations mitigate poverty, dehumanization, and social exclusion through three studies employing Grounded Theory. The studies reveal the persistence of informality among entrepreneurs in extreme poverty, the potential for humanization in dehumanizing contexts, and the role of community practices in empowering marginalized individuals. Grounded Theory offers a robust qualitative approach to understanding and addressing complex social issues, facilitating theory development and practical interventions at the enterprise level

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